Come proteggersi durante il lavoro questo inverno
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Come proteggersi durante il lavoro ed evitare rischi per la propria salute? Al di là delle misure di sicurezza attive, che riguardano la gestione degli spazi e degli strumenti, una grande importanza va conferita al tema dell’abbigliamento. Vestirsi “bene” è fondamentale per garantirsi la massima sicurezza mentre si lavora, soprattutto durante i mesi freddi. Ecco qualche consiglio per scegliere i capi più adatti.
Quanto è importante il giusto abbigliamento da lavoro protettivo?
La risposta più esatta è: tanto. L’abbigliamento protettivo è fondamentale per qualsiasi attività lavorativa che esponga anche solo in linea teorica il lavoratore a rischi per la sua salute. Il giusto abbigliamento può letteralmente salvare la vita, in particolare quando:
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Si maneggiano strumenti particolari, che possono causare traumi fisici;
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Si lavora a contatto con il terreno, fosse anche con finalità di giardinaggio;
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Si utilizzano combustibili o sostanze corrosive;
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Si svolge un’attività professionale all’aperto, in balia degli agenti atmosferici. Ciò vale soprattutto in inverno, quando le probabilità che piova, nevichi o faccia semplicemente freddo sono più elevate.
I capi di abbigliamento da lavoro proteggono da infortuni che nella migliore delle ipotesi sono fastidiosi, nella peggiore possono causare uno stato di invalidità. La questione riguarda chi si adopera nel fai da te, i liberi professionisti ma anche e soprattutto le aziende, che hanno tutto l’interesse (pratico, etico ed economico) a proteggere i propri lavorativi.
Le normative da questo punto di vista sono stringenti, dunque non ci si può permettere di prendere la questione sottogamba. Ciò significa rivolgersi solo a produttori-rivenditori specializzati in vestiti, accessori e capi “da lavoro”, di carattere protettivo. Tra i migliori in circolazione spicca Engelbert Strauss, azienda tedesca che in questi anni ha dimostrato di sapersi porre come punto di riferimento per chi vuole garantire ai lavoratori tutta la sicurezza necessaria, a partire proprio dal vestiario.
L’offerta è molto ampia e comprende giacche, pantaloni, gilet, maglie, maglioni, grembiuli, camici e persino calze e intimo. A spiccare però è soprattutto la sezione di abiti da lavoro impermeabili di Engelbert Strauss, che coniuga efficacia, sicurezza, comodità e stile.
Quali capi di abbigliamento si dovrebbero indossare durante il lavoro?
Ovviamente, dipende dall’attività professionale che si deve compiere. Di norma sono sempre gradite scarpe antinfortunistiche comode e resistenti, che proteggono il piede. Stesso discorso per i guanti, che tornano sempre utili. Per quanto concerne i pantaloni, è consigliabile che contengano molte tasche, in quanto è molto probabile che sia necessario tenere sempre con sé un certo numero di strumenti.
Alcuni capi sono però specifici di certe professioni. I capi ad alta visibilità, a carattere catarifrangente, rappresentano la norma per chi lavora nei cantieri stradali e autostradali, negli aeroporti o in tutti quei contesti frequentati da veicoli.
Allo stesso modo, i vigili del fuoco dovrebbero lavorare con giacche ignifughe. Gli elettricisti dovrebbero indossare accessori realizzati con materiali che non conducono elettricità.
Chi è a contatto con sostanze nocive al contatto o comunque sporche dovrebbe indossare capi molto resistenti, impermeabili. E’ il caso degli operatori che lavorano nelle fognature, o di coloro che rischiano di entrare a contatto con fluidi umani (es. medici, chirurghi etc).
Tutti, se lavorano all’aperto e durante la stagione invernale, dovrebbero indossare almeno un capo impermeabile, che tenga caldo e metta al riparo dalla pioggia. Il rischio di incorrere in affezioni respiratorie non va affatto sottovalutato.
Alcuni capi di abbigliamento necessari, attività per attività
E’ utile menzionare alcune attività circoscritte, e associare a ciascuno un capo di abbigliamento particolare, dovrebbe essere indossato senza se e senza ma.
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Lavori leggeri, stile fai da te, a basso rischio: tute di cotone.
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Attività da operaio o da meccanico. tute di poliestere, che resistano agli strappi.
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Attività da laboratorio, camici di cotone.
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Lavori mediamente impegnativi, ma che impongono un contatto prolungato con il suolo (es. giardinaggio): salopette di cotone.
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Lavori di tinteggiatura: tute usa e getta.
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Attività di costruzione in strada e autostrada: giacche e pantaloni colorate e catarifrangenti.
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Attività da taglialegna: pantaloni rinforzati.
In ogni caso, andrebbero valutati i materiali, l’estetica e la resa nella pratica.
I materiali sono essenziali per comprendere da un lato – come spiegato su casa.iltabloid.it – le garanzie di sicurezza del capo di abbigliamento, e dall’altro il grado di comfort. L’estetica è fondamentale, a modo suo, specie se le attività lavorative prevedono un contatto con terzi. La resa nella pratica, invece, impone una prova vera e propria, finalizzata a intuire quanto effettivamente il capo “calza” sul singolo.
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