Bonus Mobili 2019: guida completa
Ecco cosa c’è da sapere sul Bonus Mobili 2019: chi può richiederlo, in cosa consiste, come si ottiene, a chi rivolgersi e altro ancora.
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Il Bonus Mobili 2019 è una opportunità per coloro che intendano intervenire sull’arredamento o crearlo ex novo. Ovviamente, vi si accede a determinate condizioni. Ne daremo contezza nell’articolo che segue, offrendo informazioni specifiche anche sulle modalità di ottenimento, sulla normativa, sulle best practices per valorizzare questa singolare agevolazione.
Bonus Mobili 2019 e arredamento: di cosa si tratta?
Il Bonus Mobili 2019 è un piano di agevolazione fiscale messo a disposizione per chi acquista mobili ed elettrodomestici di classe A o superiori. Il meccanismo è simile a quello delle agevolazioni per le ristrutturazione edilizie. Consente infatti di detrarre dall’IRPEF una parte della spesa. Nello specifico, il 50%.
In realtà il Bonus Mobili 2019 è una misura provvisoria, quasi emergenziale, finalizzata nello specifico a stimolare i consumi (anche in una prospettiva di riduzione delle emissioni di anidride carbonica). Il suo carattere di provvisorietà è testimoniato dal fatto che la misura viene – eventualmente – rinnovata di anno in anno. Per fortuna, il legislatore ha deciso di confermare la misura anche per questo 2019.
Bonus Mobili 2019: a chi spetta?
Ovviamente, la questione è più complessa di così. Infatti, non è possibile ottenere il Bonus Mobili sempre e comunque, ma occorre rispettare almeno tre criteri.
- Spesa non superiore a 10.000 euro. Questo è il tetto di spesa, comunque abbastanza ampio anche se si considera il fabbisogno di una abitazione media.
- Concomitanza di interventi di ristrutturazione. E’ il punto più controverso. Si può accedere all’agevolazione, infatti, solo se l’arredamento viene modificato nel contesto di una ristrutturazione abbastanza grande (installazione scale o ascensori, realizzazione di servizi igienici, sostituzione tramezzi, modifica della facciata, realizzazione di una mansarda e altro ancora).
- Acquisto di mobili propriamente detti ed elettrodomestici di classe A o superiore. Sono esclusi dal beneficio, per esempio, gli infissi e il parquet, sebbene possano giocare un ruolo di primo piano in prospettiva arredamento.
Bonus Mobili 2019: come ottenerlo?
In primo luogo, è bene che gli interventi non abbiano avuto luogo in una data antecedente al 1° gennaio 2017. Per ottenere il beneficio, è necessario pagare i mobili e gli elettrodomestici attraverso un metodo tracciabile. Per esempio, il classico bonifico, meglio ancora se parlante, ovvero un bonifico che rechi nella causale il riferimento alla legge (daremo gli estremi nel prossimo paragrafo) ma anche il riferimento al venditore.
Secondariamente, è necessario inoltrare regolare domanda sul sito dell’ENEA. Il consiglio, a tal proposito, è di farsi seguire da un architetto o da un commercialista, dal momento che la compilazione dei moduli è abbastanza complessa.
Bonus Mobili 2019: la normativa di riferimento
La normativa di riferimento è, molto banalmente, l’ultima Legge di Bilancio. Tuttavia per comprendere appieno i risvolti dell’agevolazione, e incorrere in errori potenzialmente fatali, è bene leggere le circolare dell’Agenzia delle Entrate inerenti all’argomento. Su tutte la circolare n.7 del 2017.
Per il resto, fare sempre riferimento ai professionisti. La normativa è complicata e quindi è molto semplice incorrere in errori che possono essere causa di invalidamento o, peggio, di accertamento fiscale.
Bonus Mobili 2019: a chi rivolgersi?
Come già accennato, fare da soli è un errore. Dunque, rivolgetevi a un esperto o ai più esperti che possano:
- Vigilare o verificare anzitempo il possesso dei requisiti. Vanno ugualmente bene gli avvocati, i commercialisti, gli architetti.
- Inoltrare correttamente la domanda. La scelta migliore, in questo caso, è rappresentata dagli architetti, che tra le altre cose possono offrire un contributo significativo nella scelta dell’arredamento.
- Curare in maniera corretta la dichiarazione dei redditi, che è poi lo strumento attraverso cui si concretizza il beneficio (ossia la detrazione IRPEF). L’esperto migliore, in questo caso, è il commercialista.
Bonus Mobili 2019: a cosa fare attenzione?
L’elemento su cui porre la massima attenzione è il possesso dei requisiti. Come abbiamo visto, questi sono molto stringenti e riguardano la spesa, la tempistica, l’oggetto stesso della detrazione (es. ok gli elettrodomestici, ma solo se di classe A).
C’è inoltre un errore molto frequente ma che va evitato assolutamente: il pagamento in contanti o comunque con metodi non tracciabili. Il consiglio è di ordinare un bonifico o pagare con la carta di credito.
Infine, un consiglio: conservate sempre i documenti. L’Agenzia delle Entrate, infatti, fa dei controlli a campione, e potrebbe chiedervi numi sulle detrazioni di cui avete beneficiato. Carte alla mano, anche in caso di errore da parte dell’Agenzia, si risolve tutto in un attimo.
Bonus Mobili 2019 e arredamento casa: come risparmiare?
E’ possibile risparmiare anche quando si richiede sul Bonus Mobili 2019? Certamente. Tuttavia, è ovvio: il risparmio non riguarda l’agevolazione in sé, che è regolata da un’aliquota certo non soggetta a negoziazione, bensì riguarda il rapporto cliente-professionista. Insomma, è possibile risparmiare al momento in cui si paga un professionista per la sua attività di supporto.
Come fare? E’ sufficiente seguire un semplice metodo: contattate più professionisti, chiedete diversi preventivi, confrontate le ipotesi di costo così ottenute. Infine, individuate il professionista che sembra garantire di più in termini di rapporto qualità prezzo.
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