Terremoto: come rendere una casa antisismica
L'Italia è un paese con alto rischio sismico e le ultime scosse ci hanno ricordato che il terremoto non perdona. Come rendere la propria casa antisismica?
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L’ultimo terremoto avvenuto in centro Italia ha confermato ciò che purtroppo sapevamo: il nostro paese è zona altamente sismica. In queste situazioni la paura regna sovrana ed è difficile ragionare. E’ bene però fare tesoro dell’esperienza e chiedersi: la mia è una casa antisismica? E qualora non lo fosse, che occorre fare affinché lo diventi?
Detrazioni fiscali per adeguamento sismico
Il terremoto che ha colpito il centro Italia ha riportato all’attenzione di tutti l’importanza di effettuare un adeguamento sismico agli edifici. Esistono degli incentivi in questo senso, previsti dalla legge di stabilità 2016, che consistono in una detrazione del 65% per tutti gli interventi in chiave antisismica.
Questa normativa aveva scadenza dicembre 2016, ma sarà prorogata fino a fine 2017. Per usufruire di questa agevolazione è importante pagare l’impresa che andrà ad eseguire i lavori con un bonifico parlante. Nella causale del bonifico dovranno essere inseriti i dati dell’azienda ed inoltre vi dovrà essere chiaro riferimento all’agevolazione di cui si andrà ad usufruire. L’agevolazione del 65% verrà probabilmente innalzata per il prossimo anno con la nuova normativa, ma ancora nulla di ufficiale.
E’ stato inoltre varato un decreto terremoto, che costerà 4,5 miliardi di euro e sarà introdotto nella nuova legge di stabilità. Questo decreto, specifico per le zone terremotate, andrà ad aiutare sia il pubblico che il privato, con contributi per la ricostruzione.
Lo stato dunque sembra voglia ricostruire ciò che è stato distrutto dal sisma, ma come devono comportarsi coloro che vogliono rendere la propria casa antisismica?
Ristrutturare casa per renderla antisismica
Per chi sta costruendo la propria casa non vi sono problemi. Le attuali normative da rispettare per la costruzione di nuovi edifici sono ferree, sia per quanto concerne la tipologia di materiali da utilizzare, sia per le tecniche di costruzione. Un progetto che non sia conforme ad esse non sarà approvato.
Il problema si pone quando si vuole rendere antisismica la casa in cui già si sta vivendo. Innanzitutto è bene far effettuare un sopralluogo da un professionista del settore che possa valutare l’attuale situazione dell’immobile. Vi saranno sicuramente disuguaglianze tra una casa costruita solo alcuni anni fa ed una più vecchia. Esse necessiteranno di differenti interventi, a seconda dello specifico caso.
Ad ogni modo ristrutturare in chiave antisismica significa in sostanza andare ad apportare delle modifiche all’immobile in modo da renderlo abbastanza resistente da sopportare il terremoto senza crolli, cosicché l’arrivo di una scossa sismica possa essere attutita. L’edificio deve diventare ‘dinamico’ ed oscillare nel momento in cui sopraggiunga la scossa, senza compromettere in alcun modo la struttura esistente.
Sostanzialmente ciò che va a compromettere la struttura durante un terremoto e a creare danneggiamenti, che possono essere crepe o nel caso peggiore crolli, è il fatto che nel momento in cui il sisma fa muovere le fondamenta, la parte superiore della costruzione dovrebbe oscillare con esse, quando questo non avviene l’edificio sarà sicuramente danneggiato.
Per ottenere questo la casa deve essere costruita con particolari materiali e nel rispetto delle norme antisismiche. Qualora non sia stata costruita a monte secondo questi criteri, è comunque possibile con una ristrutturazione renderla sicura.
Alcuni interventi per rendere la casa sicura
La maggior parte delle volte il crollo delle case durante il terremoto è causato da alcuni fattori:
- alcune parti dell’edificio, come muri e solai, non sono ben collegati ed uniti come dovrebbero
- il peso che la struttura portante deve sostenere è maggiore di quello che dovrebbe essere
- sono stati utilizzati materiali errati nella costruzione
Per rendere la casa antisismica l’intervento maggiormente eseguito è senza dubbio l’introduzione di tiranti, per risolvere il primo problema. Questi sono in sostanza dei tubi in metallo che vengono utilizzati per il collegamento e l’unione dei muri e del solaio, così da rendere la struttura maggiormente coesa.
I tiranti sono fondamentali per far si che tutto l’immobile sia maggiormente unito e che le parti in questione siano bloccate e non si muovano ognuna per conto proprio. Questi vengono introdotti tra pareti e pareti e tra pareti e solaio. A volte, con lo stesso scopo, vengono utilizzate iniezioni di resina, ma questa decisione sarà presa solo da un esperto a seconda del caso.
Per quanto concerne il secondo fattore, l’intervento risolutore sarà l’alleggerimento del tetto, parte superiore dell’abitazione, che in una costruzione antisismica non ha mai un peso troppo elevato. Esistono diversi materiali che possono essere utilizzati.
C’è stato un periodo in Italia, all’incirca negli anni 70, in cui si consigliava l’uso di cemento armato per i tetti. Questo era per dare una sorta di rigidità, come una copertura pesante alla casa che andasse a rinforzare la struttura. Niente di più sbagliato! La parte superiore risultava così troppo pesante per quella inferiore, soprattutto nei casi in cui quest’ultima non era stata costruita in maniera ottimale, con materiali di scarsa qualità.
Il materiale che maggiormente è consigliato per il tetto, per avere una casa antisismica è senza dubbio il legno. Caratteristiche principali che lo rendono preferibile rispetto ad altri materiali sono la leggerezza e la duttilità ed è per questo che ad oggi ci sentiamo di consigliare di costruire il tetto in legno a chi sia nel dubbio. Pesa meno rispetto al cemento armato e dunque sarà più sostenibile dalla struttura portante ed inoltre possiede una maggiore elasticità, motivi per cui sopporterà meglio il movimento sismico.
Il terzo fattore, l’uso di materiali errati o di scarsa qualità in fase di costruzione, può essere sistemato andando a rinforzare la struttura.
Si andrà quindi a procedere con il consolidamento strutturale. Le pareti saranno consolidate magari con un intonaco molto più resistente rispetto al passato, ovviamente in caso vi siano crepe o rotture sarà data la precedenza all’operazione di riparazione.
Oltre all’uso dell’intonaco potrebbero anche essere iniettate nei muri in alternativa delle particolari miscele, questo dipenderà dal caso specifico.
Il solaio deve essere controllato accuratamente, essendo una parte della casa molto a rischio in caso di terremoto. A seconda del materiale di cui è composto si deciderà come intervenire per rinforzarlo. L’ideale sarebbe il rifacimento del solaio in legno, anche in questo caso alleggerire il peso alla struttura portante sarebbe la scelta migliore (potrebbe interessarti leggere e scoprire quali sono i vantaggi che hanno le pignatte in polistirolo per solai).
Se già si ha un solaio in legno, per rinforzarlo ed aumentarne la resistenza si potranno utilizzare ulteriori tavolati in legno da aggiungere al preesistente.
Nel caso in cui il solaio sia metallico si andrà invece a rinforzare il laterizio usato nella muratura.
Questi sono i principali interventi eseguiti in chiave antisismica. Fondamentale nel sopralluogo che precederà i lavori è il controllo delle fondamenta. Un esperto in consolidamenti strutturali valuterà accuratamente la situazione e da questa analisi si deciderà eventualmente se intervenire solo sulla parte strutturale o anche sulle fondamenta.
Quanto costa rendere una casa antisismica?
Sappiamo bene che una normale ristrutturazione edilizia varia in base a diversi fattori primo tra tutti la tipologia di intervento che si andrà ad effettuare. Ancor di più una ristrutturazione in chiave antisismica avrà un costo variabile in base alle condizioni dell’immobile ed alle operazioni specifiche di cui necessita.
Mediamente possiamo affermare che una ristrutturazione antisismica ha un prezzo che va da 100 a 300 € al mq. Nell’ultimo periodo ci siamo resi conto di quanto sia un investimento sicuramente fondamentale, che può salvarti la vita. Grazie alle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della casa è già possibile risparmiare, ma per avere un ulteriore risparmio è bene non fermarsi al primo preventivo, ma confrontare diversi preventivi ristrutturazione casa.
In questo modo sarà possibile scegliere l’offerta migliore in termini di costo e di esecuzione dei lavori. Per effettuare una scelta più consapevole sull’impresa edile sarebbe preferibile leggere recensioni di clienti passati sulla ditta e visualizzare foto di lavori precedentemente effettuati.
NOTA: tutte le informazioni, i prezzi per rendere una casa antisismica, i costi da noi forniti hanno carattere puramente indicativo.
Ogni prezzo è variabile per condizioni economiche, di tempistiche, di mercato e di località.
Ecco una testimonianza ricevuta da un lettore del blog:
Quando da bambina negli anni ’80 vivevo in Provincia di Avellino, la nostra casa è stata gravemente danneggiata dal violento terremoto di cui si è sempre tanto parlato. Non ho mai dimenticato quei momenti.
Anni dopo i miei genitori hanno dovuto trasferirsi a Bergamo per lavoro con me e mio fratello, città in cui sono cresciuta e in cui ora vivo in un appartamento con mio marito. Prossimamente traslocheremo in una villetta fuori città che prima era dei miei suoceri e siamo molto felici di avere la possibilità di andare ad abitare in una zona tranquilla e con molto verde.
Però vi confesso che la prima cosa a cui ho pensato quando abbiamo deciso di voler andare a vivere lì, è stata quella di provvedere a farla mettere in sicurezza proteggendola da eventuali eventi sismici. So che potrebbe trattarsi di lavori molto costosi ma ho anche visto che con voi possiamo chiedere dei preventivi senza impegno per poi decidere come orientarci, quindi d’accordo con mio marito ho appena lasciato i dati per poter essere contattati da qualche ditta del posto.
Al momento vi ringraziamo per questa buona opportunità e vi faremo certamente sapere come andranno le cose. Vi mando i nostri più cordiali saluti
Maria Rita e Nicola G. (Bergamo)
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