Sistemi di impermeabilizzazione delle fondazioni: quali sono i più efficaci?

Le fondazioni di un edificio sono uno degli elementi strutturali delle costruzioni edili, e garantirne l’impermeabilità è fondamentale per prevenire danni pericolosi e problemi di umidità.

L’acqua, se non gestita correttamente, può causare infiltrazioni profonde compromettendo la stabilità dell’edificio. Al fine di prevenire tale situazione è importante trovare un sistema di impermeabilizzazione delle fondazioni efficace.

In questo articolo, ci proponiamo di analizzare le diverse tecniche disponibili e di offrire una guida pratica per scegliere le soluzioni giuste per proteggere l’edificio da infiltrazioni indesiderate.

Quali sono le cause dell’umidità nelle fondazioni?

L’umidità nelle fondazioni può derivare da diverse fonti e fattori. Le principali cause includono:

• Acqua piovana e falde freatiche: l’acqua piovana che si disperde nel terreno e le falde freatiche possono penetrare nelle fondamenta, specialmente in assenza di un adeguato sistema di drenaggio.

• Materiali da costruzione porosi: materiali come i laterizi e il calcestruzzo possono assorbire l’umidità per capillarità, favorendo la risalita dell’acqua verso l’alto.

• Presenza di sali disciolti: l’acqua può contenere sali disciolti che, depositandosi sui materiali da costruzione, ne accelerano il deterioramento. Questi sali possono anche causare efflorescenze, visibili come macchie bianche sulle superfici murarie.

• Tipologia di terreno e mancanza di drenaggio: terreni sabbiosi e ghiaiosi tendono a smaltire rapidamente l’acqua, ma possono generare pressione idrostatica sulle fondazioni. Al contrario, i terreni argillosi trattengono l’acqua, aumentando il rischio di infiltrazioni. L’assenza o l’inadeguatezza di sistemi di drenaggio intorno alle fondamenta aggrava il problema dell’umidità, poiché l’acqua non viene correttamente deviata lontano dalle strutture interrate.

Come scegliere il sistema di impermeabilizzazione delle fondamenta più adatto?

La scelta del sistema di impermeabilizzazione delle fondazioni richiede un’analisi dettagliata di diversi fattori. È importante considerare:

• Tipo di terreno: i terreni sabbiosi e ghiaiosi, che smaltiscono rapidamente l’acqua, possono creare significative pressioni idrostatiche. I terreni argillosi, essendo meno drenanti, aumentano il rischio di infiltrazioni.

• Profondità della falda: la vicinanza della falda freatica alle fondazioni influisce sulla quantità di acqua che può penetrare e sulla pressione esercitata.

• Condizioni climatiche e ambientali: le precipitazioni frequenti e le variazioni termiche possono influenzare l’efficacia dei materiali di impermeabilizzazione.

• Caratteristiche dell’edificio: la tipologia e l’uso dell’edificio determinano i requisiti specifici di impermeabilizzazione. Ad esempio, edifici residenziali possono avere esigenze diverse rispetto a edifici commerciali o industriali.

Una corretta valutazione di questi aspetti permette di scegliere il sistema più adatto, garantendo protezione e durabilità.

Principali metodi di impermeabilizzazione delle fondazioni

Tra i principali metodi di impermeabilizzazione possiamo riscontrare: 

• Membrane bituminose: sono costituite da strati di bitume, un materiale derivato dal petrolio, che offre eccellenti proprietà impermeabilizzanti. Sono adatte per terreni con pressione idrostatica media e sono resistenti ai cicli di gelo e disgelo. La loro applicazione può avvenire sia a freddo che a caldo, offrendo flessibilità in termini di installazione.

• Membrane sintetiche: sono realizzate con materiali come PVC, EPDM e TPO. Sono flessibili, resistenti ai raggi UV e alle sostanze chimiche, rendendole ideali per terreni con alta pressione idrostatica. La loro leggerezza e facilità di installazione le rendono una scelta popolare per molti tipi di costruzioni.

• Impermeabilizzanti cementizi: sono composti da miscele di cemento e additivi chimici che formano una barriera protettiva sulla superficie del calcestruzzo. Sono adatti per situazioni con bassa pressione idrostatica e possono essere applicati internamente o esternamente. Questo metodo è particolarmente utile per sigillare crepe e porosità nel calcestruzzo.

• Sistemi bentonitici: utilizzano la bentonite sodica, una argilla naturale che si espande a contatto con l’acqua, formando una barriera impermeabile. Questi sistemi sono spesso combinati con geotessili per migliorare la resistenza e l’efficacia. Sono versatili e adatti a vari tipi di terreno, offrendo una protezione affidabile contro infiltrazioni d’acqua.

La scelta del metodo di impermeabilizzazione deve essere basata su un’analisi attenta delle specifiche esigenze del sito di costruzione e delle condizioni ambientali.

Ogni metodo offre vantaggi unici che possono essere sfruttati per garantire la massima protezione delle fondazioni.

Vantaggi delle membrane bituminose nell’impermeabilizzazione delle fondazioni

La guaina bituminosa offre numerosi vantaggi per l’impermeabilizzazione delle fondazioni:

• Facilità di applicazione e versatilità: può essere applicate con facilità, sia a freddo che a caldo. Si adatta a diverse tipologie di terreno, soprattutto quelli con pressione idrostatica media, garantendo una protezione affidabile e costante delle fondazioni.

• Protezione duratura: offre una protezione efficace e duratura contro l’umidità, prevenendo infiltrazioni.

• Resistenza ai cicli di gelo e disgelo: mantiene le loro proprietà anche in condizioni climatiche avverse, evitando crepe e danni strutturali.

Queste caratteristiche rendono le membrane bituminose una scelta eccellente per progetti che richiedono soluzioni di impermeabilizzazione robuste e durevoli.

Quando conviene usare membrane sintetiche per impermeabilizzare le fondazioni?

Le membrane sintetiche sono particolarmente indicate in situazioni di alta pressione idrostatica grazie alle loro proprietà uniche:

• Flessibilità: la loro natura flessibile consente di adattarsi facilmente a diverse configurazioni e movimenti del terreno, mantenendo l’integrità della barriera impermeabile.

• Resistenza chimica: offrono una resistenza eccellente contro una vasta gamma di agenti chimici presenti nel terreno, prevenendo la degradazione.

• Leggerezza e durabilità: sono leggere e facili da installare, riducendo i tempi e i costi di posa. Al contempo forniscono una protezione di lunga durata contro infiltrazioni d’acqua, anche in condizioni difficili, garantendo la sicurezza delle strutture interrate.

Queste membrane sono ideali per progetti che richiedono una protezione avanzata contro l’umidità in ambienti con elevate pressioni idrostatiche e condizioni sfidanti.

Come agiscono gli impermeabilizzanti cementizi?

Gli impermeabilizzanti cementizi funzionano creando una barriera protettiva direttamente sulla superficie del calcestruzzo deteriorabile.

Questi prodotti sono composti da una miscela di cemento e additivi chimici che, una volta applicati, penetrano nei pori del calcestruzzo e formano una struttura cristallina.

Questo processo sigilla efficacemente le micro-fessure e i pori, impedendo all’umidità di penetrare. Sono particolarmente indicati per aree con bassa pressione idrostatica e possono essere applicati sia internamente che esternamente, migliorando la durabilità delle strutture in calcestruzzo.

La loro applicazione è versatile e può avvenire su nuove costruzioni o su strutture esistenti che necessitano di una maggiore protezione contro l’umidità. Gli impermeabilizzanti cementizi sono ideali per ambienti interrati come cantine e seminterrati, dove l’umidità può causare danni significativi nel tempo.

Inoltre, la loro capacità di creare una barriera impermeabile li rende una scelta eccellente per serbatoi d’acqua e piscine, garantendo che l’acqua rimanga contenuta senza perdite.

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Per tale motivo è necessario trovare il sistema più efficace per impermeabilizzarle. Il processo di verifica preliminare e, nel caso di intervento, non può prescindere dalla consulenza di tecnici specializzati.

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