Piano Casa 2019: cosa sapere?
Piano Casa 2019, ecco cosa c’è da sapere: normativa, possibilità concrete, consigli su come individuare l’impresa e il tecnico più adatto.
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Il Piano Casa 2019 è una opportunità per tutti coloro che intendono procedere con ristrutturazioni pesanti, che prevedono ampliamenti volumetrici. In questo articolo offriamo una panoramica del Piano Casa 2019, informazioni dettagliate sulla normativa e consigli per risparmiare senza compromettere il risultato finale.
Cosa è il Piano Casa?
Il Piano Casa è un piano straordinario varato nel 2008. Lo scopo era incentivare l’edilizia (settore in crisi quasi endemica) attraverso l’estensione su tutto il territorio nazionale di una normativa edilizia “provvisoria”, che prevedeva tra le altre cose una possibilità di ampliamento volumetrico pari o superiore al 20%.
Il Piano Casa del 2008 sanciva si la possibilità per le amministrazione regionali di fare riferimento alla normativa, ma solo fino a quando non avessero provveduto a varare un proprio e specifico regolamento edilizio con simili finalità, e comunque non oltre il 31 dicembre 2017.
Stando alla volontà originaria del legislatore, dunque, il Piano Casa sarebbe dovuto estinguersi per tutte le Regioni italiane non più tardi di questa data, in favore di regolamenti locali. Molte amministrazioni, però, si sono dimostrate impreparate al cospetto di questo impegno, sicché hanno richiesto o comunque stabilito una proroga annuale, biennale o addirittura triennale.
Il risultato coincide con una frammentazione pressoché totale, o almeno con un contesto estremamente eterogeneo. Le Regioni più virtuose hanno già varato il proprio regolamento, altre hanno optato per una proroga del Piano Casa, altre invece sono rimaste completamente scoperte. E’ il caso, dunque, di fare il punto regione per regione. Lo faremo nel prossimo paragrafo.
Piano Casa 2019: le novità
Ecco la situazione del Piano Casa 2019 regione per regione.
- Abruzzo. Proroga fino al 31 dicembre 2019.
- Basilicata. Trasformazione del Piano Casa in regolamento permanente.
- Calabria. Proroga fino al 31 dicembre 2020.
- Campania. Proroga fino al 31 dicembre 2019.
- Emilia Romagna. Piano Casa abolito, provvedimenti recepiti dalle normative regionali.
- Friuli Venezia Giulia. Piano Casa abolito, provvedimenti recepiti dalle normative regionali.
- Lazio. Piano Casa abolito, provvedimenti recepiti dalle normative regionali.
- Liguria. Trasformazione del Piano Casa in regolamento permanente.
- Lombardia. Piano Casa abolito, provvedimenti recepiti dalle normative regionali.
- Marche. Proroga fino al 31 dicembre 2020.
- Molise. Proroga fino al 31 dicembre 2020.
- Piemonte. Situazione in itinere. In origine il Piano Casa doveva essere trasformato in provvedimento permanente ma sono sorte controversie legali sulla rigenerazione urbana.
- Puglia. Proroga fino al 31 dicembre 2019.
- Sardegna. Proroga fino al 31 dicembre 2019.
- Sicilia. Proroga fino al 31 dicembre 2020.
- Toscana. Proroga fino al 31 dicembre 2020.
- Umbria. Possibilità di ampliamento recepito già nel 2015 con una legge regionale.
- Valle d’Aosta. Trasformazione del Piano Casa in regolamento permanente.
- Veneto. Proroga fino al 31 dicembre 2019.
Piano Casa 2019: i provvedimenti
In linea di massima, il Piano Casa 2019 (ovvero la proroga per l’anno corrente del vecchio Piano Casa) consente un ampliamento volumetrico di almeno il 20%. Le varie regioni, però, hanno recepito il Piano Casa, sia per ciò che concerne la proroga sia per ciò che concerne la trasformazione/integrazione nelle legislazione regionale, in maniera molto varia, sfruttando gli spazi di autonomia concessi della Costituzione.
Dunque, alcune regioni consentono un aumento volumetrico addirittura maggiore. Le Marche, per esempio, consentono un aumento del 35% se accompagnato da adeguamento sismico e del 50% se accompagnato con ricostruzione mediante metodi antisismici moderni.
L’assetto più frequente, comunque, consiste nella possibilità di aumento volumetrico del 20% nei casi ordinari, e del 35% nei casi caratterizzati da demolizione antecedente alla ricostruzione.
Piano Casa 2019: a chi rivolgersi?
Il consiglio è di rivolgersi a un bravo tecnico. La normativa, infatti, è complessa. Anzi, è resa più ostica del solito dalla frammentazione che caratterizza il contesto, tra proroghe, integrazione dei provvedimenti nella normativa esistente, trasformazione del Piano Casa in leggi regionali.
Se possibile, magari in ottica risparmio, rivolgetevi a una impresa edile che offra, oltre alla normale manodopera, anche il contributo di un progettista.
Puntate sì al risparmio, ma senza tralasciare la questione delle competenze, che è sempre importante, a maggior ragione quando ci si muove in un terreno accidentato come quello delle normative edilizie (specie se a carattere provvisorio).
Ampliare o costruire casa: come risparmiare?
Sia che vogliate ampliare casa, o costruirla (quasi) ex novo a seguito di una demolizione, i margini per risparmiare sono molto ampi. E’ sufficiente, come sempre in questi casi, brandire con efficacia l’arma del preventivo.
Contattate più imprese edili, chiedete a ciascuna il preventivo, confrontate le varie ipotesi di costo così ottenute. Infine, individuate la soluzione che vi offre le maggiori garanzie in termini di rapporto qualità prezzo.
Questo metodo, che riserva grande importanza al preventivo, è l’unico che consente di risparmiare cifre rilevanti senza mettere in secondo piano la qualità.