Detrazioni fiscali sostituzione vasca con doccia

Cosa sono e come funzionano le detrazioni fiscali per sostituire una vasca con una doccia. Ecco una rapida guida online con tutte le informazioni del caso.

Se conoscete qualcuno che abbia da poco finito di ristrutturare casa vi avrà sicuramente parlato di detrazioni fiscali per ristrutturazione, ma nello specifico in cosa consistono le detrazioni fiscali sostituzione vasca con doccia? Cerchiamo di capire di cosa si tratta e di districarci nella burocrazia, che non è mai semplicissima!

 

 

detrazioni sostituzione vasca con doccia

 

Le agevolazioni fiscali per ristrutturazione casa sono un incentivo economico a favore di tutte quelle persone che devono eseguire dei lavori di ristrutturazione in casa. Spesso, si approfitta dell’occasione per ristrutturare anche il bagno, rifacendo l’impianto idraulico, i pavimenti e sostituendo i sanitari.

 

Tra le modifiche maggiormente effettuate dalle famiglie italiane vi è la sostituzione della vasca con la doccia. Lo stato italiano, cerca di incentivare gli interventi di ristrutturazione edilizia nelle abitazioni private, attraverso la concessione di un bonus fiscale del 50%. In pratica, se si spende una certa cifra per ristrutturare la propria casa, la metà dell’esborso economico viene rimborsata tramite dichiarazione dei redditi.

 

detrazioni sostituzione vasca con doccia

 

In che modo è possibile detrarre le spese sostenute per l’intervento?

 

Partiamo col dire in cosa consiste la trasformazione della vasca in doccia. Si tratta di un intervento molto veloce da realizzare (se le mani sono esperte) e per niente invasivo dal punto di vista dello sporco creato durante il lavoro. Il risultato sarà quello di ritrovarsi in casa un comodo e grande box doccia nel giro di un solo giorno lavorativo.

 

detrazioni sostituzione vasca con doccia

 

Questo intervento è ottimale in tutte quelle abitazioni in cui non ci sia più la necessità di avere la classica vasca da bagno che, notoriamente, occupa un bel po di spazio. Se si ha un bagno piccolo ad esempio, l’intervento può risolvere anche i problemi di spazio, permettendo al proprietario di casa, di poter mettere accanto al nuovo box doccia, una lavatrice, un termosifone, una scarpiera o qualsiasi altro elemento d’arredo occorra.

 

La sostituzione della vasca con il box doccia può essere una soluzione ottimale, quando non sia addirittura obbligata, soprattutto in quelle abitazioni dove vivono persone anziane o con ridotte capacità motorie. Sedersi ed alzarsi dalla vasca infatti, benché per la maggior parte delle persone sia un gesto semplice ed automatico, per gli anziani può essere scomodo, faticoso e pericoloso.

 

Soprattutto in quest’ultimo caso, avere a disposizione un ampio box doccia, comodo e facilmente accessibile, fa dormire sonni tranquilli a tutti coloro abbiano delle persone care che rientrano nelle categorie sopra citate. E l’operazione è ancor più utile se queste vivono da sole. In generale la doccia è molto più comoda rispetto alla vasca da bagno, anche per le famiglie moderne che sono sottoposte quotidianamente ai ritmi vertiginosi imposti dalla vita. La maggior parte di queste persone preferiscono fare una doccia in modo rapido piuttosto che perdere del tempo a lavarsi nella vasca.

 

detrazioni sostituzione vasca con doccia

 

E se la si vuole dire tutta, la doccia è anche decisamente più igienica. Come detto, la sostituzione della vasca con il box doccia, richiede poche ore di lavoro e non provoca eccessivo sporco residuale. Quello che non abbiamo ancora detto invece è che il costo dell’operazione è davvero modesto. Senz’altro meno costoso della sostituzione della vasca con il classico piatto doccia comprensivo di sportelli. Altro vantaggio è quello di non dover smantellare il bagno e di non dover impazzire per reperire i rivestimenti delle pareti (le piastrelle) da applicare nella zona dove prima c’era la vasca.

 

ll brevetto infatti prevede che la parete venga rivestita da un apposito elemento coprente, facile da pulire ed esteticamente gradevole da vedersi. Insomma, trasformare la vasca in una comoda doccia è un intervento da cui scaturisce un netto miglioramento dello stile di vita domestico quotidiano. Ed in più potrebbe essere un intervento detraibile fiscalmente.

 

Ma trasformare la vasca in doccia è davvero detraibile? Ed in quali casi? La sostituzione della vasca con il box doccia rientra tra gli interventi di ristrutturazione ordinaria. L’intervento è equiparato a quello della classica sostituzione dei sanitari del bagno. Proprio per questo motivo purtroppo, non è possibile godere della detrazione del 50% previsto per gli interventi di ristrutturazione edilizia delle abitazioni.

 

Si potrebbe obiettare che tale intervento, se eseguito nelle abitazioni dove vi sia la presenza di persone diversamente abili, ai quali è necessario permettere l’accessibilità ovunque tramite l’eliminazione delle barriere architettoniche, questo diniego non valga. L’Agenzia delle Entrate invece ha rigettato anche questa obiezione, motivando il parere negativo attraverso l’assunto che questo tipo di intervento non rientra tra le fattispecie previste dal Decreto Ministeriale 236/89 in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.

 

In quali casi la sostituzione della vasca con la doccia è detraibile fiscalmente?

 

Il caso più comune è quando la trasformazione della vasca in doccia sia uno dei lavori eseguiti durante una manutenzione straordinaria dell’abitazione. Per manutenzione straordinaria si intende la ristrutturazione di elementi strutturali per i quali è consentito usufruire del bonus fiscale.

 

detrazioni sostituzione vasca con doccia

 

In questa categoria rientrano il rifacimento delle tubature del bagno, la realizzazione di un secondo bagno, lo spostamento dei tramezzi delle camere e via dicendo. In sostanza, la trasformazione della vasca in doccia è detraibile solo se ricade all’interno di tutta una serie di interventi restaurativi o conservativi dell’abitazione.

 

Per quanto riguarda il procedimento per usufruire delle agevolazioni fiscali del 50%, previste in caso di ristrutturazioni edilizie, è necessario seguire un certo iter, pena il decadimento del diritto ad usufruire del bonus.

 

Quali sono le fasi necessarie per ottenere l’agevolazione fiscale?

 

Il bonifico parlante come unico mezzo di pagamento. Per potere aver diritto alla detrazione del 50% prevista in caso di ristrutturazione edilizia, è obbligatorio pagare la ditta incaricata dei lavori attraverso un bonifico bancario o postale. Ma ciò non basta.

 

detrazioni sostituzione vasca con doccia

 

E’ necessario che sulla causale del bonifico sia riportata la dicitura: “Pagamento lavori di ristrutturazione edilizia art. 16-bis DPR917/86 fattura numero xx del gg/mm/aaaa”. In realtà questa è una delle tante formule comprensive degli elementi indispensabili che devono essere presenti nella causale: la legge, il numero della fattura, la data della fattura. In banca e nell’ufficio postale comunque, si trovano nei moduli già predisposti con la dicitura esatta. Basterà solo completarli con i dati mancanti.

 

Per usufruire delle detrazioni bisogna comunicare qualcosa all’Agenzia delle Entrate?

 

Per usufruire delle detrazioni fiscali relative alla sostituzione della vasca con la doccia, è fondamentale seguire le procedure richieste dall’Agenzia delle Entrate. Innanzitutto, è necessario che i lavori rientrino nel quadro dei bonus ristrutturazione o del bonus mobili, a seconda delle specifiche esigenze.

 

Una volta confermato che i lavori sono idonei per la detrazione, bisogna comunicare l’inizio dei lavori all’Enea, l’Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, tramite una procedura online. Inoltre, è essenziale conservare tutta la documentazione relativa ai lavori, come fatture e bonifici parlanti, per dimostrare le spese sostenute. Questa documentazione dovrà essere presentata nella dichiarazione dei redditi per poter godere delle detrazioni previste.

 

È importante anche assicurarsi che l’impresa esecutrice dei lavori invii all’Agenzia delle Entrate i dati delle fatture elettroniche relative agli interventi effettuati. In sintesi, per ottenere le detrazioni per la sostituzione della vasca con la doccia, è necessario un’attenta pianificazione e la gestione accurata di tutti gli aspetti burocratici e fiscali coinvolti.

 

In caso di ristrutturazione, a quale aliquota iva si ha diritto?

 

In caso di ristrutturazione edilizia, si può usufruire di un’aliquota IVA agevolata. Normalmente, l’aliquota IVA ridotta applicabile ai lavori di ristrutturazione edilizia è del 10%. Questo tasso ridotto si applica a una vasta gamma di interventi, compresi quelli di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, nonché ristrutturazione edilizia propriamente detta, sia per le abitazioni private che per gli edifici destinati ad uso diverso dall’abitazione.

 

È importante sottolineare che ci sono alcune condizioni e limitazioni specifiche da rispettare per beneficiare di questa aliquota IVA agevolata. Per esempio, i lavori devono essere effettuati su immobili esistenti e non su nuove costruzioni. Inoltre, la documentazione fiscale relativa ai lavori, come fatture e ricevute, deve indicare chiaramente l’aliquota IVA applicata e la natura dei lavori effettuati.

 

In alcuni casi specifici, come interventi per il risparmio energetico o l’eliminazione delle barriere architettoniche, potrebbe essere applicabile un’aliquota IVA ancora più bassa. Pertanto, è sempre consigliabile consultare un esperto fiscale o l’Agenzia delle Entrate per ottenere informazioni aggiornate e dettagliate in base alle caratteristiche specifiche della ristrutturazione.

 

La detrazione prevede anche il costo dell’iva?

 

Sì, la detrazione fiscale prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia include anche il costo dell’IVA. Quando si calcola l’importo detraibile per i lavori di ristrutturazione, si considera l’intero importo speso, comprensivo dell’IVA pagata.

 

Questo significa che, se si usufruisce di un’aliquota IVA agevolata del 10% per i lavori di ristrutturazione, l’importo su cui si calcola la detrazione fiscale include sia il costo del lavoro (manodopera e materiali) sia l’IVA applicata a tali costi. La detrazione fiscale viene poi calcolata come una percentuale di questo importo totale, secondo le percentuali e i limiti stabiliti dalla normativa vigente per il bonus ristrutturazione.

 

È importante conservare tutta la documentazione fiscale (fatture, ricevute, bonifici parlanti) che dimostra le spese sostenute, inclusa l’IVA, per poter beneficiare correttamente delle detrazioni nelle dichiarazioni dei redditi.

 

In quanti anni viene liquidata la somma spettante in seguito alla detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione?

 

La detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia viene suddivisa e liquidata in 10 quote annuali di pari importo. Questo significa che l’importo totale della detrazione spettante viene ripartito in un periodo di 10 anni.

 

Ad esempio, se un contribuente ha diritto a una detrazione di 10.000 euro per lavori di ristrutturazione, potrà beneficiare di una detrazione annua di 1.000 euro per i successivi 10 anni. Questa detrazione viene applicata direttamente nella dichiarazione dei redditi annuale, riducendo l’imposta sul reddito dovuta dal contribuente.

 

È importante ricordare che, per mantenere il diritto alla detrazione, il contribuente deve rimanere in possesso dei requisiti necessari per tutta la durata del periodo di 10 anni. Inoltre, se il contribuente non ha un’imposta sufficiente da cui detrarre l’importo in un dato anno, la parte non utilizzata della detrazione non può essere portata avanti negli anni successivi o richiesta come rimborso.

 

Cosa bisogna fare per ottenere la detrazione?

 

detrazioni sostituzione vasca con doccia

 

Per ottenere la detrazione non bisogna far altro che indicare, durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, l’importo speso per l’intervento di ristrutturazione.

 

Ci sono dei campi appositi sui modelli 730 e 740. In caso di difficoltà o di dubbio, meglio affidarsi ad un commercialista o al più vicino CAF.

 

Qualora vi troviate in difficoltà a comprendere bene le agevolazioni fiscali per ristrutturazione, vi conviene farvi consigliare dalla ditta che avrete scelto per effettuare la sostituzione vasca con doccia. Ad ogni modo per risparmiare, oltre ad approfittare degli incentivi, richiedete più preventivi sostituzione vasca con doccia dalle imprese della vostra zona.

 

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Mara Gentile
6 anni fa

Salve potreste dirmi se per trasformare una vasca in doccia è necessario chiedere un permesso o inviare comunicazione di inizio lavori al Comune di Residenza? grazie

Simone Fossa
5 anni fa

Buongiorno, tutto molto preciso e dettagliato… Ma manca l’informazione fondamentale che è causa di litigi con i privati… per la manutenzione straordinaria occorre una CILA… COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI ASSEVERATA… l’asseverazione vá fatta da un professionista iscritto all’albo, pertanto per accedere alle detrazioni, occorre una pratica che ha un costo…

Admin
Redazione Edilnet™
5 anni fa
Reply to  Simone Fossa

Salve Simone, grazie della precisazione.
Un saluto

Lorenzo
1 anno fa

Preciso che nel decreto 236/89 punto 8.1.16 si legge testualmente “Nei casi di adeguamento è consentita la eliminazione del bidet e la sostituzione della vasca con una doccia a pavimento al fine di ottenere anche senza modifiche sostanziali del locale, uno spazio laterale di accostamento alla tazza w.c. e di definire sufficienti spazi di manovra”. Ne consegue che la sostituzione della vasca con doccia a pavimento è ammessa ed incentivabile al 75% con il bonus barriere architettoniche.

Admin
Redazione Edilnet™
1 anno fa
Reply to  Lorenzo

Salve Lorenzo, grazie della precisazione.
Un saluto dal team del Blog di Edilnet

Elisabet
1 anno fa

Buongiorno, se rispetto all’ingresso, la ristrutturazione del bagno prevede a sinistra la sostituzione della vasca con una doccia a vela a filo pavimento e sulla parete di destra , che dista un metro dalla doccia, la sostituzione del lavandino con uno lungo 80 cm con due cassettoni , è possibile avere un passaggio sufficiente per consentire poter beneficiare del bonus del 75%? Grazie

Admin
Redazione Edilnet™
1 anno fa
Reply to  Elisabet

Salve Elisabet, le consigliamo di contattare una impresa della sua zona, richiedendo un preventivo gratuito online (la registrazione non è necessaria) direttamente attraverso il form sovrastante, o direttamente su Edilnet.
In seguito – i professionisti specializzati (fino ad un massimo di 4) la contatteranno per fornirle il preventivo e/o le informazioni gratuitamente.
Un saluto dallo staff del Blog di Edilnet

Vincenzo Persi
1 anno fa

Ho fatto sostituire la vasca con un box doccia. Ho espletato tutti i compiti burocratici previsti. Ho emesso il bonifico parlante. Il caf ha spiegato che non può scaricare perché è un intervento singolo del bagno e invece deve interessare tutti i componenti sanitari dello stesso.

Admin
Redazione Edilnet™
1 anno fa
Reply to  Vincenzo Persi

Ciao Vincenzo, sono Luca del Team Edilnet.

Dalla tua descrizione, sembra che tu abbia effettuato una ristrutturazione parziale del bagno. Capisco la tua confusione riguardo alla detrazione fiscale. Per i lavori di ristrutturazione edilizia è possibile beneficiare di una detrazione IRPEF del 50% fino a un massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Il bonus ristrutturazioni 2023 riguarda interventi su singole unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e relative pertinenze.

Non c’è un obbligo di intervento sull’intero bagno o tutti i componenti sanitari. Se hai sostituito la vasca con un box doccia, questa operazione rientra nei lavori di manutenzione straordinaria e dovresti avere diritto alla detrazione fiscale, purché tu abbia rispettato le modalità di pagamento (bonifico parlante) e abbia comunicato l’intervento in maniera corretta all’Enea.

Se pensi che ci sia stato un errore, potrebbe essere utile rivolgersi a un professionista o un consulente fiscale per un controllo più approfondito della situazione. Ogni caso è unico e potrebbe esserci un particolare nel tuo che necessita di ulteriori chiarimenti.