Come demolire un muro portante? Permessi e prassi

Come si fa a demolire un muro portante? Prima di tutto è importante sapere che non sempre è possibile effettuare questo tipo d’intervento. E in ogni caso ci si deve comunque attenere all’iter burocratico e agire in sicurezza rispettando le norme. Vediamo nel dettaglio tutte le casistiche.

 

demolire muro portante

 

La demolizione di un muro portante è un’operazione che richiede precisione, conoscenza tecnica approfondita e un rigoroso rispetto delle normative vigenti. In questo articolo, esploreremo il percorso da seguire per un intervento sicuro e conforme alla legge.

 

Cosa sono i muri portanti e come si riconoscono?

 

I muri portanti sono elementi strutturali che hanno il compito cruciale di sostenere il peso dell’intera struttura, assicurando che ogni altro elemento possa riposare su di essi in sicurezza.

 

Collegati direttamente alle fondamenta dell’edificio, i muri portanti sono l’ossatura su cui si regge l’abitazione, rendendoli indispensabili per la stabilità dell’intero costrutto.

 

Ecco perché, la rimozione o la modifica di un muro portante non sono operazioni da prendere alla leggera. Un intervento imprudente può compromettere l’integrità strutturale dell’edificio, con conseguenze potenzialmente disastrose, soprattutto in aree soggette a sollecitazioni come quelle provocate da terremoti.

 

Identificazione dei muri portanti

 

Riconoscere un muro portante può sembrare una sfida, ma ci sono alcuni indizi chiave che possono guidare anche i non esperti:

 

  • Spessore: la prima differenza notabile tra un muro portante e un semplice tramezzo è lo spessore. I muri portanti presentano uno spessore maggiore poiché devono sopportare carichi significativi, inclusi il peso della struttura e i carichi dinamici come quelli prodotti dal vento o dai terremoti.

 

  • Travi: le travi di supporto dell’edificio si appoggiano sui muri portanti. Identificare le travi può offrire una chiara indicazione su quale sia il muro destinato a sostenere maggiori carichi.

 

  • Rumore: un metodo empirico ma efficace per individuare un muro portante è quello di battere con i pugni sulle pareti. Un suono sordo è spesso indicativo della presenza di un muro portante, a differenza del suono più vuoto che caratterizza i tramezzi.

 

  • Continuità: in edifici a più livelli, i muri portanti sono quelli che proseguono senza interruzioni attraverso i vari piani, estendendosi fino alle fondamenta. Questa continuità garantisce una distribuzione uniforme del peso dall’alto verso il basso.

 

Nonostante questi metodi possano fornire indicazioni utili, la conferma definitiva sull’identità di un muro portante richiede l’intervento di un professionista. Architetti, geometri o ingegneri civili hanno le competenze e gli strumenti per effettuare valutazioni precise, garantendo così interventi sicuri e conformi alle normative vigenti.

 

Quali sono le operazioni necessarie per abbattere o modificare un muro portante?

 

L’abbattimento di un muro portante o anche la sua modifica richiedono una pianificazione accurata e il rispetto di specifiche normative.

 

Mentre i tramezzi sono più semplici da gestire, assicurandosi che non contengano tubazioni o impianti nascosti, la manipolazione di muri portanti, specialmente in edifici storici, necessita di un approccio ben più rigoroso.

 

La prima e più importante fase di questo processo è l’intervento di un tecnico abilitato, quale un ingegnere o un architetto. Questo professionista è incaricato di:

 

  • Effettuare una valutazione preventiva dettagliata per assicurarsi che le condizioni dell’edificio consentano il nuovo intervento.

 

  • Progettare l’intervento nel rispetto delle normative vigenti, comprese quelle antisismiche, per garantire la sicurezza dell’edificio post-modifica.

 

  • Gestire la richiesta dei permessi necessari presso gli enti competenti, un passaggio obbligatorio prima di iniziare qualsiasi lavoro.

 

Procedura tecnica per la modifica di un muro portante

 

Una volta accertata la fattibilità del progetto, il tecnico procederà alla definizione delle specifiche tecniche dell’intervento. Per aprire un varco in un muro portante, sarà necessario:

 

  • Stabilire le dimensioni del varco: in base alla funzionalità desiderata e alle necessità strutturali.

 

  • Implementare una cerchiatura: questa struttura, realizzabile in cemento armato o acciaio, fungerà da cornice di sostegno intorno al nuovo varco. La cerchiatura è indispensabile per compensare la rimozione di materiale dal muro portante, preservando così la stabilità dell’edificio.

 

  • Assicurare un supporto adeguato: é vitale che, dall’altro lato del varco, sia presente una muratura di supporto di almeno 100 cm, inclusa la profondità del muro ortogonale, per garantire un’adeguata distribuzione dei carichi.

 

Demolire una parete portante: quando si può? 

 

La demolizione di una parete portante, o parte di essa, rappresenta un’operazione che può incontrare diverse limitazioni, dettate sia da vincoli strutturali che normativi.

 

Ecco in quali circostanze non è possibile procedere con la demolizione di una parete portante.

 

Vincoli di conservazione e norme urbanistiche

 

Innanzitutto, è importante considerare la presenza di eventuali vincoli storici o artistici che possono interessare l’edificio. Se l’edificio è classificato come bene sottoposto a tutela, ogni intervento sulle strutture portanti potrebbe essere severamente limitato o addirittura vietato.

 

Allo stesso modo, gli strumenti urbanistici locali possono imporre restrizioni specifiche su questo tipo di interventi, al fine di preservare il tessuto urbano e la sicurezza pubblica.

 

Zone sismiche e considerazioni strutturali

 

Particolare attenzione va rivolta alle zone sismiche, dove la normativa tende a essere più restrittiva a causa del potenziale impatto degli interventi sulla resistenza sismica dell’edificio.

 

In queste aree, anche interventi apparentemente minori, come la realizzazione di tracce per l’alloggiamento degli impianti, possono compromettere l’integrità strutturale dell’edificio e sono quindi sconsigliati o soggetti a rigorose limitazioni.

 

Per aumentare la resistenza delle strutture in muratura, soprattutto in contesti sismici, può essere necessario procedere con il consolidamento dell’edificio, che può includere la chiusura di nicchie e l’ottenimento di una maggiore continuità strutturale attraverso la creazione di un “corpo di fabbrica scatolare”.

 

Qual è la prassi per abbattere/modificare i muri portantI?

 

L’intervento su muri portanti, sia che si tratti dell’apertura di varchi mediante cerchiature, sia che si realizzi mediante l’uso di materiali come il cemento armato o l’acciaio, segue un iter burocratico e tecnico preciso, finalizzato a garantire la sicurezza dell’edificio e il rispetto delle normative vigenti.

 

Dal punto di vista procedurale, la demolizione di un muro portante rientra nella categoria delle opere di manutenzione straordinaria. Questo implica la necessità di ottenere un permesso specifico presso l’Ufficio Tecnico del Comune o presso lo Sportello Unico per l’Edilizia.

 

Questo permesso deve riportare chiaramente i dati di:

 

  • Committente: la persona o l’entità che commissiona i lavori.

 

  • Progettista: il professionista incaricato della progettazione dell’intervento.

 

  • Direttore dei lavori: la figura responsabile del corretto svolgimento dei lavori.

 

  • Costruttore: l’impresa edile o l’artigiano scelto per eseguire i lavori.

 

Alla richiesta di autorizzazione devono essere allegati, il progetto tecnico, in duplice copia, che include tutti i dettagli dell’intervento pianificato, e la relazione illustrativa, che descrive l’intervento, le caratteristiche dei materiali impiegati, e un fascicolo con i calcoli strutturali.

 

Il progetto esecutivo deve essere presentato all’ente competente, solitamente identificato come Genio Civile, che ha giurisdizione regionale su base provinciale. Dopo la presentazione, l’ente dispone di 45 giorni per esaminare i documenti e rilasciare un attestato di deposito, che autorizza l’inizio dei lavori.

 

Al termine dei lavori, entro un termine di 60 giorni, il direttore dei lavori è tenuto a depositare presso l’ufficio tecnico comunale una relazione di fine lavori, anch’essa in duplice copia. Una di queste copie verrà restituita al direttore dei lavori come conferma di ricezione.

 

Infine, il tecnico abilitato rilascia un certificato di collaudo finale, attestante la conformità dell’intervento alle normative e ai requisiti tecnici applicabili. Questo documento è essenziale non solo per garantire la sicurezza dell’intervento ma anche per regolarizzare la situazione amministrativa dell’edificio presso le autorità competenti.

 

Che permessi servono per demolire i muri portanti?

 

La modifica o demolizione di muri portanti in un edificio richiede una serie di permessi specifici, poiché si tratta di interventi che incidono sulla struttura portante dell’edificio e, di conseguenza, sulla sua sicurezza. Vediamo quali sono i passi principali e i permessi necessari per procedere legalmente con questi lavori.

 

Per ottimizzare i tempi, alcune amministrazioni comunali consentono all’architetto responsabile del progetto di dichiarare, sotto la propria responsabilità penale, che i lavori possono iniziare in conformità con le date concordate con il committente, a condizione che tutte le opere strutturali siano intraprese solo dopo aver ottenuto l’approvazione definitiva del Genio Civile.

 

Questo significa che è possibile procedere con la rimozione di pavimenti, impianti e muri non portanti in attesa dell’autorizzazione finale.

 

Prima dell’effettivo inizio dei lavori strutturali, l’architetto deve inoltre presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune in cui si trova l’immobile. Questo documento è cruciale per attestare formalmente l’inizio dei lavori.

 

Infine, è necessaria la nomina di un collaudatore, tipicamente un ingegnere con almeno 10 anni di iscrizione all’albo professionale, incaricato di monitorare tutte le fasi di realizzazione dell’opera. Il collaudatore verifica il rispetto delle norme di sicurezza e la conformità dei lavori agli standard richiesti.

 

Eliminare un muro portante: attenzione alla sicurezza!

 

L’eliminazione di un muro portante è un’operazione che richiede la massima attenzione e rigore, sia per la complessità strutturale che per le implicazioni in termini di sicurezza.

 

Vediamo quali sono gli aspetti fondamentali da considerare.

 

Identificazione degli impianti

 

Prima di iniziare qualsiasi opera di demolizione, è cruciale identificare la presenza di eventuali impianti interni al muro, come tubazioni idrauliche, cavi elettrici o altri sistemi.

 

Questo passaggio previene il rischio di danneggiamenti accidentali che potrebbero avere conseguenze gravi, come fughe d’acqua o cortocircuiti.

 

Nei nuovi edifici, sarebbe opportuno effettuare e conservare un reportage fotografico dettagliato della disposizione degli impianti prima della fase di intonacatura, facilitando così eventuali interventi futuri.

 

Norme di sicurezza sul lavoro

 

La sicurezza sul luogo di lavoro durante la demolizione è di primaria importanza. È essenziale rispettare tutte le normative vigenti in materia, adottando misure di protezione per gli operai e assicurando che tutte le attrezzature utilizzate siano adeguate e conformi agli standard di sicurezza.

 

Il rispetto di queste norme tutela sia i lavoratori coinvolti direttamente nei lavori sia chi si trova nelle vicinanze dell’area di cantiere.

 

Comunicazione e coordinamento tra le imprese

 

Nel caso in cui nel cantiere siano presenti più imprese, anche non operanti contemporaneamente, è fondamentale una buona comunicazione e coordinamento.

 

Il committente, o un suo delegato, deve compilare e inviare un atto di notifica preliminare specificando la data di inizio lavori, le imprese coinvolte e la durata prevista dell’intervento.

 

Questo documento deve essere inviato sia alla ASL (Azienda Sanitaria Locale) che alla Direzione Provinciale del Lavoro, garantendo così che tutte le normative relative alla sicurezza sul lavoro siano rispettate e che le autorità competenti siano informate dell’opera in corso.

 

Progetto di abbattimento/modifica muri portanti: a chi rivolgersi?

 

La prima e fondamentale tappa nel progetto di abbattimento o modifica di un muro portante è la consulenza di professionisti qualificati, come architetti e ingegneri strutturali. Questi esperti hanno le competenze necessarie per elaborare un progetto esecutivo che include calcoli strutturali dettagliati, la scelta dei materiali adeguati e le tecniche costruttive più idonee per l’intervento.

 

Oltre alla progettazione tecnica, è essenziale navigare l’iter burocratico necessario per ottenere tutti i permessi richiesti dalle autorità locali. Questo processo può variare significativamente a seconda della legislazione vigente nel luogo in cui si trova l’edificio, richiedendo una conoscenza approfondita delle procedure locali. 

 

Una volta ottenuta l’approvazione del progetto e i permessi necessari, è cruciale selezionare una ditta edile qualificata, fondamentale per assicurare che l’intervento venga realizzato seguendo le specifiche tecniche progettuali e rispettando i più alti standard di sicurezza.

 

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