Bonus casa 2019: gli ultimi aggiornamenti

Ecco cosa sapere sul bonus casa 2019: novità, detrazioni, consigli per risparmiare senza compromettere la qualità del risultato finale.

 

Il Bonus Casa 2019 rappresenta una risorsa per chiunque voglia ristrutturare la propria abitazione o intervenire sull’arredamento. Nell’articolo che segue elencheremo le novità rispetto all’anno scorso e offriremo una panoramica delle detrazioni. Infine, forniremo qualche consiglio per risparmiare senza compromettere la qualità degli interventi.

 

Cosa è il Bonus Casa 2019

Con l’espressione Bonus Casa 2019 si intende il complesso piano di agevolazioni per le ristrutturazione edilizie messe in campo dal Governo nella scorsa finanziaria. Fa il paio con i bonus casa degli anni precedenti, dai quali si differenzia però per la gamma di interventi presi in considerazione e, in parte, con le aliquote.

Le differenze tra i bonus casa sono fisiologici nel sistema normativo italiano. Le misure, infatti, vengono considerate dal legislatore come emergenziali, e finalizzate a sostenere il comparto edilizio in un momento di crisi. Vengono quindi confermate, almeno nella loro variante più accomodante, di anno in anno, con tutte le modifiche del caso.

 

Un appartamento ristrutturato grazie al Bonus Casa 2019.

 

Bonus Casa 2019: la normativa

Secondo la normativa, che è contenuta nell’ultima Legge di Bilancio, al bonus casa possono accedere coloro che intendono ristrutturare casa, riqualificare dal punto di vista energetico la propria abitazione, intervenire sull’arredamento. A patto, però, che i lavori in programma rientrino nell’elenco stabilito dallo stesso legislatore.

Il meccanismo con cui si concretizza l’agevolazione è abbastanza semplice: chi commissiona i lavori (il proprietario, il nudo proprietario, il fiduciario d’impresa, l’usufruttuario) può detrarre dall’IRPEF parte della spesa effettuata per i lavori. La quantità di spesa detraibile cambia da tipo di intervento a tipo di intervento. Per esempio:

 

  • I lavori di ristrutturazione semplice, purché non leggeri (devono richiedere almeno una CILA) scontano una detrazione del 50%.
  • Gli interventi di adeguamento sismico (Sisma Bonus) scontano una detrazione del 75% se al termine dei lavori si registra il miglioramento di una classe; dell’85% se il miglioramento è di due classi.
  • Gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica (Eco Bonus) scontano una detrazione del 65-75%.
  • L’acquisto di elettrodomestici di classe A o superiore sconta una detrazione del 50%.
  • L’acquisto di mobili idem.

 

Le agevolazioni sono valide per gli interventi realizzati non oltre il 31 dicembre 2019. E’ previsto anche un tetto di spesa, che cambia in base al tipo di intervento:

 

  • Ristrutturazioni edilizie, di qualsiasi genere: max 96.000 €.
  • Acquisto elettrodomestici e mobili max 10.000 €.

 

Bonus casa: gli aggiornamenti per il 2019

Rispetto al 2018 si segnalano alcune modifiche del regolamento. Le più importanti sono le seguenti.

 

  • Abrogazione del Bonus Giovani Coppie. Alle coppie in cui era presente almeno un individuo con una età inferiore ai 35 anni era riservato un trattamento speciale, ovvero la possibilità di detrarre fino a 16.000 euro di spesa per l’acquisto di immobili ed elettrodomestici.
  • Abrogazione della super-agevolazione per la sostituzione di infissi. Nel 2018, chi sostituiva gli infissi vecchi con delle varianti nuove e ad elevato grado di isolamento energetico, spettava una detrazione del 65%. Il Bonus Casa 2019 prevede invece una detrazione al 50%.

 

I lavori di ristrutturazione di una casa per cui si richiederà il Bonus Casa 2019.

 

Bonus casa 2019: come funziona?

Del meccanismo in generale abbiamo già parlato. E’ bene comunque fare qualche precisazione circa il corretto iter da seguire. Esso si articola, in riferimento al solo Bonus Casa 2019, nei seguenti passaggi.

 

  • Pagamento delle spese per i lavori con bonifico parlante (ovvero recante gli estremi di legge, il nome dell’impresa edile etc.).
  • Invio della documentazione/richiesta di agevolazione al sito dell’ENEA.
  • Detrazione in fase di dichiarazione di redditi.

 

A tal proposito è bene specificare un punto: la detrazione non si realizza tutta in una volta, bensì nel corso di dieci anni di imposta. Dunque va prima stabilita la somma da detrarre nel complesso, e divisa successivamente per dieci. Il primo anno di imposta si detrarrà il primo deciso, il secondo anno di imposta si detrarrà il secondo decimo etc.

 

Bonus casa 2019: a chi rivolgersi?

Per ottenere il bonus casa 2019 è assolutamente necessario rivolgersi a una impresa edile.

Inoltre, è estremamente consigliato fare riferimento a un tecnico, magari il progettista stesso, per l’invio della comunicazione e la risoluzione della pratiche burocratiche. I moduli, infatti, sono di difficile compilazione ed è praticamente scontato sbagliare, se si opta per uno sciagurato fai da te.

Infine, per la parte relativa alla detrazione vera e propria, è bene fare riferimento a un commercialista.

 

Una casa ristrutturata grazie al Bonus Casa 2019.

 

Bonus casa 2019: a cosa fare attenzione?

Come già accennato, sono tanti gli elementi cui prestare attenzione. Dunque, il consiglio principale è di abbandonare ogni velleità di fai da te. Fatevi assistere passo passo, sia dall’impresa edile che dal tecnico.

Un aspetto su cui porre la massima attenzione, e che spesso è motivo di errore e di esclusione del beneficio, consiste nella composizione del bonifico. Esso deve comprendere dati specifici, e da un certo punto di vista persino complessi. Fatevi assistere anche mentre assolvete a questo onere.

 

Ristrutturare col Bonus Casa 2019: come risparmiare?

Di per sé, accedere al Bonus Casa 2019 vuol dire risparmiare cifre considerevoli. E’ possibile però generare un risparmio ulteriore, agendo sulle parcelle dei professionisti e dell’impresa edile. Da questo punto di vista, il consiglio è di brandire con intelligenza l’arma del preventivo.

Contattate più imprese edili e più tecnici, richiedete sempre il preventivo, confrontate i costi. Solo dopo aver analizzato e valutato le proposte di una mezza dozzina di soggetti, procedete con la scelta finale.

 

 

 

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