Come funzionano i serramenti scorrevoli e perché sono così apprezzati
Scopri il contenuto di questa pagina in breve
In questo articolo scoprirai come funzionano le finestre scorrevoli, quali sono le principali tipologie, i vantaggi tecnici e pratici e alcuni consigli per scegliere il modello più adatto alle tue esigenze.

Negli ultimi anni i serramenti scorrevoli, porte e finestre, sono diventati una delle soluzioni più richieste nelle ristrutturazioni e nelle nuove costruzioni.
Per quale motivo? Sicuramente, per la loro capacità di combinare design minimale, massima luminosità e ottimizzazione degli spazi. Vediamo quindi meglio cosa li rende ideali per ambienti moderni e funzionali.
Come funziona una finestra scorrevole?
Una finestra scorrevole si basa su un sistema di binari e carrelli che permette alle ante di scorrere orizzontalmente, evitando l’ingombro dell’apertura a battente. Questo meccanismo, apparentemente semplice, richiede in realtà una progettazione precisa per garantire tenuta all’aria, all’acqua e all’isolamento termico.
Come è fatta la finestra scorrevole?
Indipendentemente dal modello, le finestre a scorrimento presentano le seguenti componenti principali:
- Telaio fisso: struttura portante fissata alla muratura.
- Ante mobili: scorrono su guide superiori e inferiori tramite carrelli a rulli.
- Guarnizioni e spazzolini: garantiscono la chiusura ermetica e riducono la dispersione energetica, limitando il passaggio d’aria e di polvere lungo i binari.
- Sistemi di chiusura multipunto: migliorano sicurezza e stabilità.
Per saperne di più, sul sito Finestre.com trovi dettagli sul funzionamento dei serramenti scorrevoli e schede tecniche con le caratteristiche di questo tipo di finestre.
Perché i serramenti scorrevoli sono così apprezzati?
Le finestre e porte scorrevoli uniscono estetica e funzionalità. Ecco i principali motivi del loro successo:
1. Massima luminosità naturale
Le grandi superfici vetrate permettono di aumentare fino al 15–20% la luce naturale interna, migliorando comfort visivo e benessere psicofisico.
2. Ottimizzazione dello spazio
Nessuna anta in apertura: una soluzione ideale per ambienti piccoli o balconi stretti, ma anche per terrazze e verande dove ogni centimetro è prezioso.
3. Prestazioni energetiche elevate
Con profili multicamera e vetri basso emissivi, i moderni serramenti scorrevoli raggiungono valori di trasmittanza termica simili a quelli delle finestre tradizionali. Le tecnologie di taglio termico e vetri tripli consentono una riduzione dei consumi di riscaldamento fino al 25%, secondo i più recenti rilevamenti ENEA.
4. Isolamento acustico
Grazie a guarnizioni multiple e vetri stratificati fonoassorbenti, un infisso scorrevole certificato può ridurre i rumori esterni fino a Rw 45 dB, rendendolo adatto anche a contesti urbani.
5. Sicurezza e durabilità
Ferramenta antieffrazione, chiusure a ganci e profili rinforzati in acciaio assicurano protezione fino alla classe RC2/RC3, in linea con le norme UNI EN 1627-1630. Le versioni in alluminio o PVC richiedono manutenzione minima e resistono agli agenti atmosferici per oltre vent’anni.
6. Valore estetico e architettonico
Lo scorrevole permette di integrare l’interno con l’esterno, creando continuità visiva tra casa, terrazzo e giardino. È una scelta tipica dell’architettura contemporanea.
Quali sono le tipologie di finestre scorrevoli più diffuse e dove si usano?
Il mondo dei serramenti scorrevoli non è affatto omogeneo: sotto la definizione “scorrevole” convivono soluzioni tecnologiche diverse, progettate per esigenze abitative, climatiche e architettoniche differenti.
Le variabili principali che distinguono un sistema dall’altro riguardano il tipo di movimento dell’anta, il livello di tenuta all’aria e all’acqua, la complessità del telaio e la destinazione d’uso finale. Vediamo in dettaglio le principali tipologie oggi sul mercato.
Scorrevole in linea
È il sistema più diffuso e riconoscibile: le ante scorrono orizzontalmente su binari paralleli, restando sempre sullo stesso piano. Il telaio è generalmente in PVC o alluminio a taglio termico, con guarnizioni a spazzolino per ridurre le infiltrazioni d’aria.
Il vantaggio principale è la semplicità costruttiva. La ferramenta è ridotta al minimo, le ante sono leggere e l’ingombro contenuto. Tuttavia, poiché la chiusura non avviene per compressione ma per scorrimento, la tenuta termica e acustica risulta inferiore rispetto ai modelli alzanti. Per compensare, i produttori utilizzano profili multicamera e vetrocamera basso emissivo.
Quando sceglierla: ideale per balconi, logge, verande e ambienti secondari, dove la praticità d’uso e il costo contenuto sono prioritari rispetto alla massima prestazione energetica.
Alzante-scorrevole
Si tratta del sistema più evoluto e performante dal punto di vista tecnico. L’anta, tramite una ferramenta speciale, si solleva leggermente dal binario durante l’apertura e si abbassa in fase di chiusura, creando una pressione uniforme sulle guarnizioni. Questo meccanismo elimina i punti di dispersione termica e migliora sensibilmente la tenuta.
Le versioni moderne utilizzano telai rinforzati in acciaio, vetri doppi o tripli e carrelli capaci di sostenere pesi fino a 300–400 kg per anta. È la scelta preferita per ampie vetrate scorrevoli e per le porte-finestre di grandi dimensioni, spesso con soglia ribassata o filo pavimento per garantire continuità visiva tra interno ed esterno.
Dal punto di vista termico, un buon sistema alzante-scorrevole può raggiungere valori Uw ≤ 1,2 W/m²K, garantendo abbattimenti acustici fino a 45 dB e una durata superiore ai 25 anni.
Quando sceglierla: perfetta per living panoramici, case passive, ville e spazi open space, dove si vogliono coniugare estetica, comfort e isolamento.
Scorrevole a scomparsa
Rappresenta la soluzione più raffinata dal punto di vista estetico. L’anta, una volta aperta, scorre all’interno della parete o di un controtelaio incassato, risultando completamente invisibile.
È una scelta che punta su design e continuità architettonica, ideale quando si desidera eliminare qualsiasi barriera visiva tra interno ed esterno. Richiede una progettazione accurata già in fase di ristrutturazione o nuova costruzione, perché il controtelaio deve essere integrato nella muratura. Il binario superiore e inferiore devono essere perfettamente allineati, con sistemi di drenaggio dell’acqua.
Quando sceglierla: consigliata in progetti di design, ambienti minimalisti, ville moderne e ristrutturazioni di pregio, dove si vuole valorizzare la trasparenza e la pulizia delle linee.
Scorrevole parallelo o traslante
È una soluzione intermedia tra battente e scorrevole. L’anta si muove prima verso l’interno e poi scorre parallelamente al telaio: un doppio movimento che assicura chiusura a compressione (come una finestra tradizionale) e scorrimento fluido.
Questo sistema offre ottima tenuta all’aria e all’acqua (grazie alle guarnizioni di battuta) pur mantenendo la praticità dell’apertura scorrevole.
Quando sceglierla: ideale per camere e zone giorno esposte a nord o ovest, o in edifici ad alta efficienza energetica dove si vogliono evitare ponti termici.
Come scegliere i serramenti scorrevoli giusti
Scegliere le finestre scorrevoli non significa semplicemente decidere il colore o il materiale, ma valutare una serie di parametri tecnici e funzionali che influenzano comfort, efficienza energetica e durata nel tempo.
Valuta il contesto abitativo e climatico
Ogni ambiente impone condizioni differenti. Per esempio, in zone costiere o umide, sono preferibili le finestre scorrevoli in alluminio a taglio termico, resistente alla salsedine. Viceversa, in aree fredde o montane, il legno o il PVC multicamera garantiscono migliore isolamento. Chi abita, invece, in centri urbani rumorosi, può orientarsi su un vetro fonoisolante certificato Rw ≥ 40 dB. In generale, verifica sempre la zona climatica di riferimento (da A a F) e scegli un serramento con valore Uw conforme ai limiti ENEA.
Definisci l’obiettivo prestazionale
Cosa ti aspetti dai serramenti scorrevoli? Se l’obiettivo è il risparmio energetico, scegli un sistema con vetro triplo e profili termici rinforzati. Se punti tutto su design e minimalismo, opta per profili sottili o scorrevoli a scomparsa. Qualora, lo scopo fosse quello di conferire all’ambiente la massima apertura panoramica, la scelta potrebbe ricadere sull’alzante-scorrevole).
Controlla le certificazioni
Diffida dei serramenti privi di marcatura. In particolare, assicurati che siano conformi alle norme:
- UNI EN 14351-1: prestazioni dei serramenti esterni;
- UNI EN 12207-12208-12210: resistenza alle intemperie (aria, acqua, vento);
- UNI EN 1627: resistenza all’effrazione;
- UNI 11673-1: standard di posa in opera, perché la migliore finestra scorrevole può perdere fino al 50% delle sue prestazioni se installata in modo scorretto.
Le etichette CE e le schede tecniche devono indicare chiaramente valori di trasmittanza termica, permeabilità all’aria e abbattimento acustico.
Confronta le offerte con criterio
Richiedere più preventivi ai produttori e installatori è utile solo se vengono confrontati elementi omogenei:
- stesso materiale e tipo di vetro;
- stessa tipologia di apertura;
- stessa classe di isolamento.
Un confronto “a parità di caratteristiche” permette di valutare il rapporto qualità/prezzo, senza cadere nel tranello del prezzo più basso ma tecnicamente inferiore. Un approccio basato su dati e certificazioni consente di ottenere un infisso che unisce comfort, estetica e durabilità, in linea con le esigenze dell’abitare contemporaneo.

