Scopri il contenuto di questa pagina in breve
Un passo avanti per l’edilizia: tutte le novità del decreto salva casa.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “Misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, conosciuto come Piano Salva Casa. Questa sanatoria, fortemente voluta dal Ministro Matteo Salvini, mira a regolarizzare le piccole difformità edilizie, migliorando la gestione urbanistica del territorio.
Cosa si potrà sanare: le piccole difformità edilizie
Il Piano Salva Casa permette di regolarizzare quelle difformità che non incidono sulla struttura dell’edificio. Tra queste rientrano interventi come l’installazione di tende esterne, la creazione di tramezzi e soppalchi, e l’ampliamento di finestre. Il decreto si concentra sulle lievi difformità, ovvero quelle formali derivanti da incertezze interpretative della normativa vigente, e sulle parziali difformità realizzate senza autorizzazione.
Le tolleranze costruttive: limiti e condizioni
Il decreto introduce tolleranze costruttive per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. Le variazioni minori, come il mancato rispetto dell’altezza o della cubatura, sono accettabili se contenute entro il 2-5% delle misure previste dal titolo abilitativo, a seconda della superficie dell’unità immobiliare. Questo include anche irregolarità esecutive e differenze minori nell’ubicazione delle aperture interne e nelle opere di manutenzione ordinaria.
Interventi in parziale difformità: una nuova conformità
La sanatoria degli interventi in parziale difformità non richiede più la doppia conformità ex art.36 dpr 380/2001. Sarà sufficiente che l’intervento sia conforme alle norme urbanistiche al momento della domanda e a quelle edilizie al momento della realizzazione. Questa disposizione si applica anche agli interventi realizzati senza autorizzazione paesaggistica o in difformità da essa, con la necessità di un parere vincolante dell’autorità competente entro 180 giorni.
I costi della sanatoria: cosa aspettarsi
Per ottenere la sanatoria, sarà necessario pagare una sanzione pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile, con importi che variano tra 1.032 euro e 30.984 euro. Questa misura vuole garantire una regolarizzazione equa e proporzionata degli interventi minori, senza concedere una sanatoria per gli abusi edilizi più gravi.
Tende e strutture anti-pioggia: semplificazioni in edilizia libera
Il decreto introduce novità significative anche per le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, come tende da sole e pergole. Queste strutture entrano ufficialmente nel regime dell’edilizia libera, purché non creino spazi stabilmente chiusi e rispettino criteri estetici e tecnico-costruttivi per minimizzare l’impatto visivo.
Tra le altre misure, il decreto semplifica l’iter per il riconoscimento dello stato legittimo dell’immobile, consente l’alienazione del bene oggetto di abuso da parte del Comune e specifica che le tolleranze costruttive realizzate entro il 24 maggio 2024 sono escluse dall’autorizzazione paesaggistica. Inoltre, le nuove disposizioni in materia di tolleranze edilizie si applicano anche all’attività edilizia delle amministrazioni pubbliche, migliorando così l’efficienza nella gestione del territorio.