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Indagine sull’edilizia di Unioncamere Lombardia: cosa dicono i dati?
Nel 2023 il volume di affari delle imprese edili in Lombardia è cresciuto complessivamente del +8%. Si tratta del terzo anno consecutivo con tendenza positiva. È questo il dato più evidente che emerge dall’indagine di Unioncamere Lombardia.
In particolare, la crescita nei primi 9 mesi del 2023 è andata rilento con un picco del +10% nell’ultimo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2022. Di pari passo è salito anche il tasso di occupazione nel settore: + 6,1% (fonte Infocamere-Inps).
La tendenza positiva e l’accelerazione nell’ultimo periodo dell’anno appena trascorso sono da collegare alle scadenze del Superbonus.
Mercato immobiliare e ristrutturazioni: domanda in calo in Lombardia
Quali sono le prospettive per l’anno in corso per l’edilizia in Lombardia. Nonostante i dati positivi presentati nell’indagine di Unioncamere Lombardia, il primo trimestre del 2024 mostra un rallentamento.
La variazione è praticamente pari a 0 e gli imprenditori del settore sono cauti nelle previsioni del prossimo trimestre, soprattutto per quanto riguarda la domanda di nuovi lavori sia per il mercato residenziale (-18%), sia per quanto riguarda le ristrutturazioni (-23%).
Le motivazioni che inducono al pessimismo sono da un lato le criticità del mercato immobiliari e il calo delle compravendite di case in Lombardia e dall’altro l’incertezza sugli incentivi fiscali.
In particolare, il blocco della cessione del credito del Superbonus (come stabilito nel decreto agevolazioni fiscali 2024) potrebbe portare a una riduzione del volume di affari causata dal decremento dell’uso degli incentivi.
A fronte di ciò, le prospettive danno speranza soprattutto grazie ai benefici del PNRR: nel 2023, le aziende del comparto edile hanno continuato a investire in modo evidente (+32,6%).
Il commento di ANCE e di Unioncamere Lombardia
Il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio, ha così commentato i dati dell’indagine: “L’edilizia continua a rimanere un settore strategico per la Lombardia, sia per quanto riguarda il mercato privato sia pubblico a fronte degli ingenti investimenti contenuti nel PNRR”.
Auricchio ha poi rimarcato che le linee governative imporrano alle imprese una grande resilienza per recepire prontamente i cambiamenti in atto e per affrontare nuove sfide che richiedono l’impegno di figure professionali specializzate.
Anche il presidente di ANCE Lombardia, Tiziano Pavoni, ha voluto sottolineare l’importanza delle aziende edili nell’economia regionale, con una nota meno rosea: “Purtroppo, emerge sempre più un sentiment negativo legato alle aspettative sulla domanda edilizia, soprattutto per le ristrutturazioni e per il settore residenziale, registrando ulteriori peggioramenti rispetto ai valori già negativi degli ultimi trimestri”.
L’auspicio di Pavoni, per invertire la possibile tendenza negativa, è di realizzare un nuovo strumento strutturale che sostituisca sul lungo periodo il Superbonus, anche nell’ottica della riqualificazione del patrimonio edilizio necessaria per attuare la direttiva comunitaria Case Green.