Scopri il contenuto di questa pagina in breve
La Regione Lazio ha recentemente emesso nuove direttive che segnano un punto di svolta nella gestione dei pareri di compatibilità paesaggistica, cruciali per chi intende regolarizzare situazioni edilizie pregresse attraverso il condono o l’accertamento di conformità.
Queste indicazioni rappresentano una boccata d’aria fresca per i proprietari di immobili e per gli operatori del settore edilizio, conferendo maggiore chiarezza e sicurezza in un ambito spesso considerato un labirinto burocratico.
I chiarimenti sul condono in aree vincolate
Il fulcro delle nuove disposizioni è il principio “tempus regit actum”, che stabilisce come le istanze di condono debbano essere valutate in base alla legislazione vigente al momento della loro presentazione. Questo approccio è stato confermato da una recente sentenza del TAR Lazio, garantendo che le normative e i vincoli successivamente introdotti non pregiudichino le richieste già inoltrate.
Differenze normative nel condono edilizio
Le nuove linee guida chiariscono anche come le diverse leggi sul condono edilizio debbano essere interpretate: le domande presentate in passato dovranno essere valutate secondo le normative esistenti al momento della loro presentazione, senza che le modifiche legislative più restrittive possano influenzarne negativamente l’esito.
Sanatoria edilizia e il nulla osta paesaggistico
Un altro punto saliente riguarda il rilascio del nulla osta paesaggistico: esso è preventivo e non può essere emesso a posteriori per le sanatorie, sottolineando la necessità di una pianificazione attenta e rispettosa del patrimonio ambientale e paesaggistico, in linea con le finalità di conservazione e valorizzazione promosse dalla Regione.
Le nuove indicazioni della Regione Lazio
Le direttive della Regione Lazio pongono fine a vecchie interpretazioni, affermando chiaramente che le normative sul condono edilizio devono essere applicate in maniera coerente con i principi attuali, e che il nulla osta paesaggistico riveste un ruolo preventivo insostituibile nella tutela del paesaggio.
Queste novità non solo semplificano il percorso per chi deve navigare tra le maglie della burocrazia edilizia, ma rappresentano anche un importante passo avanti nella tutela dell’integrità paesaggistica del Lazio, in particolare nelle aree di rilevante interesse ambientale come il Parco dei Castelli Romani.