5 Dicembre 2024
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Lavori edili non finiti: nota azienda condannata a risarcire 45.000 euro
Ha pagato per la ristrutturazione chiavi in mano, ma si ritrova con lavori non finiti. La vicenda finisce in Tribunale e vince risarcimento.

Ma quale ristrutturazione chiavi in mano? I lavori in casa diventano un incubo e la costringono a finire in aula di Tribunale: ecco chi sono i protagonisti di questa storia.

 

La vicenda dei lavori edili incompleti: antefatto

 

Il Tribunale ha dato ragione ad Antonella B. che ha vinto la sua battaglia contro Facile Ristrutturare lavori edili non finiti. L’azienda e il subappaltatore condannati a risarcimento di 45.000 euro.

 

La vicenda è finita anche nell’occhio delle indagini televisive con inchieste condotte da “Striscia la notizia” su vicende analoghe che coinvolgono l’azienda nota anche per le intense campagne pubblicitarie.

 

Nel caso in oggetto, la committente – attratta dalla promessa di ristrutturazioni immobiliari facili – ha contattato la ditta nel 2019 per risistemare un immobile in comproprietà con un’altra persona.

 

Il progetto non è mai decollato: ritardi sui lavori edili già all’inizio e battuta di arresto causa COVID. Successivamente, la ristrutturazione era ripartita con l’intervento di una ditta subappaltatrice.

 

Ma, con amara sorpresa, Antonella B. aveva riscontrato una qualità dei lavori di ristrutturazione non conforme al progetto, oltre a diversi interventi lasciati sospesi. Da qui la decisione di intraprendere le vie legali.

 

Il caso di lavori edili non finiti: ancora guai per Facile Ristrutturare

 

La cliente insoddisfatta, sentitasi truffata, sotto consiglio dei suoi avvocati ha chiesto la risoluzione del contratto di appalto, oltre alla restituzione degli acconti versati.

 

Il giudice del Tribunale di Lucca le ha dato ragione e ha condannato l’azienda Facile Ristrutturare spa a rimborsare euro 29.000 e a risarcire la richiedente con gli interessi.

 

In totale sono circa 45.000 euro da versare per lavori edili non finiti, dei quali 4/5 dovranno essere rimborsati dalla ditta subappaltatrice, contumace in giudizio, a Facile Ristrutturare.

 

Insomma, una gatta da pelare per un’azienda diventata leader delle ristrutturazioni chiavi in mano ed entrata recentemente nell’occhio del ciclone mediatico per denunce di clienti insoddisfatti.

 

Tanto che è stato recentemente chiesto al Tribunale di Roma un piano di concordato preventivo, che apre nuovi scenari (non rosei) per i creditori, tra i quali professionisti, imprese edili in subappalto e committenti.

 

Ristrutturazione chiavi in mano sicura: è possibile?

 

La vicenda dei lavori edili non finiti o fatti male potrebbe fare insorgere dei dubbi sulla soluzione della ristrutturazione chiavi in mano.

 

Può essere utile, quindi, fare un piccolo approfondimento sulla questione.

 

La ristrutturazione chiavi in mano, se fatta a dovere, non presenta alcun rischio aggiuntivo per il committente rispetto a una ristrutturazione di tipo standard.

 

Cambia sostanzialmente il numero di referenti da controllare e verificare.

 

Da una parte il cliente ha un general contractor per edilizia chiavi in mano che si occupa al 100% del progetto e dell’esecuzione lavori. Dall’altra invece ci sono più professionisti coinvolti e ditte impegnate sul cantiere.

 

Gli standard da analizzare in ogni caso sono sempre gli stessi:

 

  • conformità alla normativa di legge, ovvero documentazione in regola per operare e svolgere le attività proposte;

 

  • affidabilità, trasparenza nei contatti preliminari (come preventivi di costi e sopralluoghi mirati) e facilità di reperibilità per l’assistenza clienti durante tutto il progetto;

 

  • professionalità, lavori edili eseguiti come da capitolato nel rispetto delle tempistiche e delle forniture dei servizi come da capitolato lavori.

 

Tutti gli elementi di cui sopra devono rispondere obbligatoriamente a standard di eccellenza e devono essere verificati necessariamente in modo analitico e approfondito.

 

Perché, fidarsi della pubblicità in TV o sul Web, come insegna il caso dei lavori edili non finiti, può portare a conseguenze molto negative.

 

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