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Ultime novità sul Bonus Ristrutturazioni: dal 1° gennaio 2025 dovrebbe ridursi, ma le parole del viceministro all’Economia Maurizio Leo cambiano ancora le carte in tavola.
Detrazione IRPEF 50% per le ristrutturazioni: come stanno le cose?
La pianificazione dei bonus edilizi per il prossimo triennio è in continua evoluzione. Le ultime novità riguardano il Bonus Ristrutturazione per così dire standard che, secondo programma governativo, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027 avrebbe visto passare l’aliquota di detrazione dal 50% al 36%.
In sostanza, senza inventi a livello di governo, l’agevolazione torna ad essere quella prevista dal DPR 917/86 che ha introdotto la misura: 36% di detrazione IRPEF su tetto di spesa massima di 48.000 euro.
La premier Meloni, del resto, era stata chiara: “La stagione dei bonus è chiusa”: niente più agevolazioni per i proprietari di casa.
Nelle ultime ore, però, le parole del viceministro all’Economia, Maurizio Leo, aprono uno spiraglio di speranza per chi sta pensando si comprare casa da ristrutturare o per chi vuole rimodernare la propria.
Secondo il viceministro non è escluso che l’agevolazione al 50% sia prorogata, ad alcune condizioni così spiegate dalle sue dichiarazioni: “Penso che potremmo conservare una detrazione al 50% per la prima casa, in modo tale da agevolare le persone che vogliono usufruire di un bonus edilizio per ristrutturare l’abitazione compatibilmente con le risorse”.
Riassumendo, il Bonus Ristrutturazione 2025 al 50% sarebbe ancora possibile per le prime case e compatibilmente con i fondi a disposizione.
Bonus ristrutturazione 2025 cos’è e quali interventi sono ammessi?
Il concetto di bonus ristrutturazioni non è nuovo ai proprietari di casa che, sulla base del tipo di intervento edile, hanno potuto fruire di diverse aliquote di agevolazione.
La detrazione IRPEF del 50% è valida per le spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, ma anche di restauro e risanamento conservativo.
L’agevolazione è valida per le unità immobiliari residenziali, indipendentemente dalla categoria catastale, motivo per cui si estende anche agli edifici rurali e alle pertinenze.
Per le parti comuni di edifici residenziali, invece, è ammessa anche la manutenzione ordinaria.
In sintesi, questi sono gli interventi ammessi:
- installazione di ascensori e/o scale di sicurezza;
- rifacimento o costruzione di scale e rampe;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- realizzazione o miglioramento di servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni, serramenti o persiane con serrande;
- interventi per il risparmio energetico;
- acquisto e montaggio di dispositivi per la rilevazione di gas;
- cablatura degli edifici.
Come cambia il bonus ristrutturazioni dal 2025 al 2028?
Stando a quanto stabilito dal decreto 39/2024 dal 1° gennaio 2025 la detrazione IRPEF sui costi di ristrutturazione casa passa al 36% fino al 31 dicembre 2027.
Dopodiché dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033 ci sarà un ulteriore taglio alle agevolazioni fiscali e la detrazione sarà pari al 30%.
Attenzione anche al tetto di spesa ammesso. Ad oggi è possibile coprire un limite massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, mentre dal prossimo gennaio tale soglia sarà dimezzata a 48.000 euro.
Ecco qualche esempio di scenario possibile del bonus ristrutturazione oggi e nel 2025:
Ristrutturazione casa entro 31 dicembre 2024, valore ristrutturazione 60.000 euro: aliquota 50% su unità immobiliare (anche seconda casa), valore della detrazione pari a 30.000 euro.
Ristrutturazione casa a marzo 2025: valore ristrutturazione 60.000 euro: aliquota 50% (solo su prima casa), valore della detrazione 24.000 euro.