8 Aprile 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Altro che condizionatore! Arrivano le piastrelle ispirate alla pelle d’elefante per raffrescare la casa
Le piastrelle in micelio ispirate alla texture della pelle d'elefante raffrescano naturalmente la casa.

Funghi e pelle d’elefante: la nuova e sorprendente svolta dell’edilizia sostenibile promette case fresche e a basso impatto ambientale grazie a piastrelle rivoluzionarie. Ecco come funziona questa innovazione molto naturale.

 

Funghi e ‘pelle d’elefante’ per raffrescare la tua casa

 

Piastrelle di casa ispirate alla pelle d’elefante al posto del condizionatore. Sembra una provocazione, ma è realtà scientifica: i ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore (NTU Singapore), in collaborazione con lo studio bioSEA, hanno ideato un innovativo sistema per raffrescare la casa.

 

La star di questa rivoluzione edilizia è il micelio. L’apparato radicale dei funghi, già noto nel mondo della bioedilizia per le sue proprietà isolanti, è inserito nella classifica dei materiali più innovativi. Ma la novità sta nel fatto che, unito a scarti organici e modellato in piastrelle dalla superficie rugosa (proprio come la pelle degli elefanti), diventa una sorta di “aria condizionata naturale”.

 

Il design biomimetico riproduce le fessure cutanee degli elefanti, che in natura servono per trattenere l’acqua e facilitare l’evaporazione, raffreddando l’animale. Allo stesso modo, queste piastrelle agiscono sulla temperatura ambientale, garantendo isolamento termico e raffrescamento passivo. In condizioni di pioggia simulata, il raffrescamento ottenuto arriva fino al 70%. Non male per un materiale composto da funghi e trucioli di bambù!

 

I vantaggi delle piastrelle di micelio

 

Rispetto ai soliti isolanti sintetici, le piastrelle di micelio con texture pelle d’elefante vincono su più fronti. Da un lato sono naturali, biodegradabili, altamente porose e dall’altro hanno una conduttività termica competitiva. In parole povere? Isolano bene e rispettano l’ambiente.

 

Durante i test condotti sulle piastrelle in micelio ispirate alla pelle d’elefante, la versione “rugosa” delle piastrelle si è raffreddata del 25% più velocemente rispetto a quella liscia. E se questo non è abbastanza, si è anche riscaldata più lentamente (solo il 2% in più di tempo), dimostrando una gestione termica davvero smart.

 

Una fotocamera a infrarossi ha evidenziato come le piastrelle perdano temperatura più velocemente sul lato piatto, dopo essere state scaldate a 100 °C, con un raffreddamento pari a 4,26 °C al minuto.

 

Anche la produzione ha un’impronta green: si parte da funghi ostrica (Pleurotus ostreatus) coltivati su un mix di avena, trucioli di bambù e acqua, il tutto inserito in stampi esagonali in simil pelle di elefante progettata tramite algoritmi. Il composto cresce per circa un mese in condizioni controllate, viene poi essiccato per tre giorni a 48 °C per evitare ulteriori sviluppi fungini.

 

Le piastrelle simil pelle di elefante sono il domani dell’edilizia sostenibile?

 

Con un settore edilizio che consuma circa il 36% dell’energia globale e contribuisce per il 39% alle emissioni di CO₂ (secondo il GlobalABC delle Nazioni Unite), trovare soluzioni sostenibili non è più un’opzione, ma una necessità. Le piastrelle di micelio rappresentano una risposta concreta: prodotte da materiali di scarto, facili da coltivare, ad alta efficienza termica e totalmente biodegradabili.

 

Questa tecnologia apre la strada a edifici che si autorinfrescano, riducendo la necessità di sistemi meccanici energivori e contribuendo alla decarbonizzazione del settore. Le case in grado di raffreddarsi da sole sfruttando le stesse strategie termiche della pelle d’elefante africano stanno incuriosendo la comunità scientifica tanto che la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Energy and Buildings.

 

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