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Hai mai pensato che un interruttore o una semplice sedia da giardino potessero diventare icone globali del design? Eppure questi due oggetti di uso quotidiano dimostrano che è possibile, anche quando questa trasformazione non era nei piani degli ideatori.
L’interruttore Castiglioni: simbolo del ‘design democratico’
Chi avrebbe mai pensato che un interruttore, creato nel 1968 dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, sarebbe diventato uno degli oggetti di design più iconici della storia? Realizzato per VLM di Buccinasco (oggi Relco Group), questo piccolo ma fondamentale dispositivo ha rivoluzionato il mondo degli interruttori, rimanendo per anni anonimo per volere stesso dei progettisti.
Ma cos’ha di speciale? Praticamente nulla, eccetto la forma, pensata per essere facilmente riconoscibile anche al buio, con il pollice che trova i piani inclinati che portano direttamente al pulsante. Un “clic” inconfondibile lo rende, in effetti, un prodotto capace di resistere al passare del tempo, tanto che sono stati prodotti oltre 25 milioni di pezzi. Design democratico al 100%: un oggetto proposto a mani basse nel rifacimento degli impianti elettrici, ma che pochi sanno che porta la firma dei Castiglioni.
La sedia da giardino in plastica: un’icona del design anonimo
Nel mondo del design ci sono oggetti che, pur senza una firma nobile, entrano di diritto nella storia. È il caso della comune sedia da giardino in resina bianca, quella presente in ogni angolo di prato o balcone da decenni. Insomma la Cenerentola degli oggetti dell’arredamento da outdoor.
Eppure, proprio lei, figlia del design anonimo, ha conquistato un posto nella classifica dei 25 oggetti che hanno segnato il secolo stilata dal T Style Magazine del New York Times. Ma come è riuscita a entrare in un elenco che ospita pezzi straordinari come il Sacco di Zanotta o la chaise longue di Le Corbusier?
Nonostante il suo materiale (la plastica) oggi tanto demonizzato, questa sedia ha un valore d’uso straordinario e una durabilità fuori dal comune. Semplice, pratica, economica, ma soprattutto un’icona popolare, rappresenta il lato “umile” del design.
Funzionalità o estetica: il dubbio amletico dell’interior design
Gli oggetti che appartengono al design anonimo, come l’interruttore dei Castiglioni o la nostra sedia da giardino, non sono certo frutto di ego smisurati o di design d’élite, ma di soluzioni semplici ed efficaci per migliorare la vita quotidiana.
Questi oggetti sono diventati iconici proprio grazie alla loro capacità di rispondere a necessità reali senza costi esorbitanti. Il design democratico, come lo definiscono gli esperti, è quello che rende accessibile a tutti l’eleganza della funzionalità. In un’epoca in cui spesso si cerca la bellezza nella complicazione, questi oggetti insegnano agli interior designer che la vera innovazione può stare nella semplicità.
Il fatto che oggetti come l’interruttore dei Castiglioni o la sedia da giardino siano stati inseriti in classifiche prestigiose, dimostra che la funzionalità è una forma di bellezza che non ha bisogno di ostentare. L’accessibilità e la capacità di durare nel tempo sono i tratti distintivi di questi pezzi di design, che continuano ad arricchire le nostre vite, spesso senza che nemmeno ce ne rendiamo conto. Oggi, più che mai, riflettere sul valore del design democratico ci aiuta a ricordare che l’eleganza non sta solo nelle forme, ma anche nella praticità e nell’uso quotidiano.