24 Dicembre 2025
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Hotellerie de Mascognaz: qual è la storia della sua realizzazione e cosa hanno di speciale le case Walser

Nascosto sopra Champoluc, un antico borgo Walser diventa rifugio d’élite: restauro conservativo, dettagli d’epoca, comfort contemporanei. Paolo Vitelli ha trasformato Mascognaz in un albergo diffuso di 11 chalet. Oggi, con Giovanna, arrivano le 5 stelle e una cucina d’autore. Scopri quanto costa dormire qui.

 

Da gli yacht al villaggio Walser: il lusso cambia orizzonte

 

Un sogno che corre dal blu del mare alle creste innevate: così Paolo Vitelli, pioniere della nautica di lusso (Azimut Benetti), ha portato la sua idea di ospitalità in quota, ai 1.800 metri del villaggio di Mascognaz sopra Champoluc. Qui, dove le baite Walser guardano il Monte Rosa, un nucleo di antiche case in legno e pietra è rinato in forma di albergo diffuso.

 

Una rinascita paziente, iniziata nel 1998 e arrivata fino all’estate 2022, che oggi prosegue sotto la guida della figlia Giovanna Vitelli. Nel 2025 è arrivato anche il riconoscimento delle cinque stelle: un traguardo che sigilla un’idea di lusso intimo, radicato nella tradizione costruttiva alpina e pensato per chi cerca autenticità senza rinunciare all’eccellenza.

 

La storia parte da lontano, dal 1969, quando Vitelli fonda Azimut Benetti e guida il gruppo a diventare leader mondiale nella produzione di yacht oltre i 24 metri. A Mascognaz il modello non è la “grande nave”, ma il villaggio. Chalet indipendenti, privacy naturale, luce e silenzio trasformano l’esclusività in esperienza. Non un lusso ostentato, ma cucito sui ritmi della montagna, con suite racchiuse in rascard secolari e una spa con grandi vetrate che incorniciano il Rosa, dove il panorama diventa parte della bioarchitettura.

 

Che cosa sono i rascard?

 

I rascard sono edifici rurali, abitazioni tipiche dei Walser, popolazione di ceppo alemanno originaria del canton Vallese. Nel tempo i Walser si sono insediati anche in Liechtenstein, Austria e Francia e, sul versante italiano, in Piemonte (Valsesia e Ossola) e in Valle d’Aosta (ad Ayas e nella valle del Lys).

 

Il rascard è una macchina semplice e geniale: basamento in pietra, sovrastruttura in legno, intelligenza costruttiva nata per reggere clima e quota. Con un restauro conservativo rigoroso, Vitelli trasforma l’edificio in un piccolo hotel di sei camere e il concetto di casa di lusso in montagna assume una dimensione diversa.

 

Dall’idea all’albergo diffuso Hotellerie de Mascognaz

 

L’innamoramento per Mascognaz diventa progetto: non un unico edificio, ma un albergo diffuso costruito “casa dopo casa”. Sorge però un problema: dal Quattrocento a oggi le proprietà si sono stratificate, accumulate e sovrapposte. Ogni rascard appartiene a fratelli, cugini, nipoti e affini che si dividono millesimi, ricordi e diritti di passaggio.

 

Un rompicapo che richiede pazienza quasi biblica: rintracciare gli eredi, negoziare, convincere, tornare. E mentre la mappa delle quote si scioglie, ogni acquisto si traduce in un cantiere di restauro con materiali autoctoni e arredi recuperati fra gli antiquari valdostani. Alla fine, gli chalet storici diventano undici, per un investimento complessivo intorno agli 8 milioni di euro.

 

La fama dell’albergo diffuso cresce senza perdere la misura. Fra gli ospiti figurano l’ex Presidente francese Nicolas Sarkozy, oggi in carcere, e sua moglie Carla Bruni, accolti nella grande suite Monte Rosa, una delle più affascinanti.

 

Quanto si spende per dormire all’ Hotellerie de Mascognaz?

 

I prezzi per dormire una notte? Dipende dal periodo e dal tipo di sistemazione, ovviamente, ma variano dai 310€ circa per arrivare oltre i 450€ a notte per le suite superior in alta stagione.

 

Cucina d’altitudine: contemporaneità che rispetta la tradizione

 

L’improvvisa scomparsa di Paolo Vitelli il 31 dicembre 2024 non interrompe la rotta. Giovanna, già presidente operativa del gruppo nautico, prende in mano anche Mascognaz e porta a termine una serie di adeguamenti sull’edificio principale che, nella stagione 2025, valgono la classificazione a cinque stelle. Il rinnovamento passa anche dalla tavola.

 

Arriva la chef Veronica Forchielli, giovane interprete della cucina di montagna contemporanea con esperienze stellate sotto la guida di Niko Romito. La sua firma unisce tecnica attuale e ingredienti del territorio: piatti nitidi, leggibili, che esaltano la materia prima e dialogano con l’ambiente. È la traduzione gastronomica della filosofia di Mascognaz: eleganza essenziale, attenzione al dettaglio, rispetto per il contesto.

 

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