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Non sarà un jackpot come il Superbonus, ma la Direttiva Case Green promette grandi cose per le categorie professionali dell’edilizia. Per i geometri in particolare, l’opportunità è golosa, stando ai numeri e alle aspettative del settore.
Geometri: cosa aspettarsi dalla Direttiva Case Green?
Dimentichiamoci l’effetto “miracolo” del superbonus 110%. Quello era un evento straordinario, una spinta fuori scala che ha drogato il mercato, gonfiato i prezzi e fatto lievitare i redditi di molte categorie professionali, geometri compresi. Ma se oggi ci si aspetta che la Direttiva Case Green replichi quel boom, si rischia un abbaglio. Eppure, attenzione: anche se meno spettacolare, il nuovo corso europeo sull’efficientamento energetico edilizio potrebbe rivelarsi più solido, duraturo e – udite, udite – persino più vantaggioso per chi sa giocare d’anticipo.
A sostenerlo non sono solo slogan, ma esperti di categoria. Paolo Biscaro, presidente del Consiglio nazionale dei geometri, lo ha detto chiaro: la direttiva EPBD potrà non regalare i fuochi d’artificio del 110%, ma apre una fase di opportunità più stabile e pianificabile. «Abbiamo davanti 25 anni, non 25 mesi – spiega – e questa volta possiamo ragionare, formarci e attrezzarci per tempo».
E i numeri iniziano a delineare un quadro interessante: secondo la Fondazione Geometri Italiani, la direttiva potrebbe coinvolgere in Italia ben 3 milioni di abitazioni entro il 2030, con un costo medio per intervento pari a 28.000 euro. Un’enorme massa di lavoro tecnico, progettuale e gestionale in arrivo.
Superbonus: pioggia di soldi e danni collaterali
Guardando ai numeri, il superbonus ha rappresentato una vera e propria pioggia d’oro per i geometri. Secondo i dati della Cassa di previdenza, il reddito medio della categoria è esploso:
Anno |
Crescita reddito medio geometri (base annua) |
Note |
2021-2022 |
+44% |
Effetto pieno del superbonus |
2022-2023 |
+19,2% |
Mantenimento dei livelli post-110% |
2023-2024 |
+8% |
Ulteriore crescita nonostante il rallentamento del meccanismo bonus |
Totale |
+78% |
Aumento cumulato in soli tre anni |
Numeri difficili da ignorare. Ma a che prezzo? Il sistema ha ballato: imprese in affanno, prezzi impazziti e materiali introvabili. Un successo economico per alcuni, una bomba a orologeria per altri.
E in tutto questo, la categoria dei geometri si è attrezzata: corsi su BIM, laser scanner, droni, sicurezza e GPS. Il 50% dei costi formativi coperti dall’Ente di previdenza: un investimento che ora potrebbe rivelarsi l’asso nella manica per affrontare la nuova sfida europea.
La direttiva EPBD sarà la svolta per chi gioca in anticipo
La direttiva Case green (EPBD) prevede che gli Stati membri dell’Unione portino entro il 2030 tutti gli immobili residenziali almeno in classe energetica E, e successivamente in classe D entro il 2033. Un obiettivo ambizioso che, secondo lo studio del Centro Studi Geometri, potrebbe generare un impatto economico complessivo di 280 miliardi di euro e creare oltre 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro in Italia.
Biscaro lo spiega così: «Questa direttiva apre a interventi analoghi al superbonus ma anche a nuove attività, come l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. La sfida è trasformare questa mole di lavori in una filiera professionale stabile».
Non più una corsa contro il tempo, come avvenuto con il 110%, ma un piano con orizzonte venticinquennale. Questo consente ai geometri di pianificare, formarsi e investire con più razionalità. Chi si aspetta lo “stipendio miracoloso” rimarrà deluso. Ma chi saprà cogliere l’opportunità, potrebbe entrare in una fase professionale più solida e continua.