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Le recenti alluvioni in Toscana portano alla ribalta il problema di come gestire una casa allagata. Qui alcuni consigli degli esperti in risanamento edilizio su procedure di emergenza, bonifica degli ambienti e strategie per prevenire danni strutturali e muffe.
Prevenire danni strutturali e muffe dopo un’alluvione
Dopo l’alluvione in Toscana che nei giorni scorsi ha colpito in particolare la provincia di Firenze, Sesto Fiorentino e il Mugello, molti cittadini si trovano ad affrontare le conseguenze dell’acqua nelle case, nelle cantine e nei garage. Le principali preoccupazioni riguardano i possibili danni agli elementi strutturali e la bonifica degli ambienti per evitare odori sgradevoli e soprattutto la proliferazione di muffe.
Ecco, quindi, che è importante agire tempestivamente e correttamente per ripristinare la salubrità degli edifici. Abbiamo presentato una serie di domande ad alcuni tecnici esperti che lavorano per le aziende di risanamento ambienti in provincia di Firenze. Qui sotto riportiamo le loro indicazioni sperando possano essere utili per chi si trova a vivere il post alluvione.
Quali sono le procedure per il risanamento delle pareti?
Il metodo per risanare pareti umide dipende dalla gravità del danno, ma esistono alcune linee guida generali da seguire per non commettere errori:
- Evitare il lavaggio con acqua: è fondamentale non pulire le pareti con idropulitrici o getti d’acqua, poiché l’umidità può penetrare ulteriormente nei materiali, aggravando i danni.
- Non usare strumenti di asciugatura inadeguati: metodi fai-da-te come phon o aria calda diretta possono disgregare l’intonaco, peggiorando la situazione.
- Non rimuovere il fango manualmente: l’uso di spazzole è il modo più sicuro per eliminare i detriti senza compromettere la struttura delle pareti.
- Minimizzare il tempo di esposizione all’acqua: più un materiale rimane a contatto con l’acqua, più i danni saranno gravi e difficili da riparare.
Per contrastare la formazione di muffe nei materiali lignei, gli esperti consigliano l’uso di sali di boro, una soluzione economica ed efficace per prevenire la proliferazione di funghi e batteri.
Come accelerare l’asciugatura delle pareti e degli ambienti?
L’asciugatura è un processo cruciale per il risanamento degli edifici dopo un’alluvione. La temperatura dell’ambiente gioca un ruolo chiave: una stanza di 50 metri quadrati impiega circa 15 giorni per asciugarsi a una temperatura compresa tra 27 e 30 gradi. Se la temperatura è inferiore, il processo può richiedere fino a 60 giorni.
Matteo Cellini, esperto di intonaci, consiglia di utilizzare ventilatori potenti attivi 24 ore su 24, abbinati al riscaldamento, anche nei periodi più caldi. Tuttavia, bisogna evitare l’uso di phon o camini a legna, poiché potrebbero creare sbalzi termici dannosi per le pareti.
Un altro aspetto fondamentale è il rifacimento dell’intonaco degli edifici colpiti: se l’acqua ha raggiunto 50 cm dal pavimento, è necessario rimuovere e rifare almeno un metro di intonaco per garantire una corretta deumidificazione.
Alluvione in Toscana: i metodi più efficaci per sanificare la casa
Dopo un’alluvione, il rischio maggiore è la proliferazione di muffe e batteri dovuti ai residui lasciati dall’acqua contaminata. Per una sanificazione efficace della casa allagata, gli esperti consultati consigliano:
- Rimozione dell’intonaco danneggiato: assorbendo la sporcizia, l’intonaco vecchio va sostituito con uno nuovo.
- Disinfezione certificata: se possibile, affidarsi ai migliori professionisti di disinfezione e sanificazione di zona per una bonifica approfondita, soprattutto in presenza di contaminanti come oli, gasolio o alghe.
- Uso della pittura a calce: un metodo naturale ed economico per prevenire la formazione di muffe. La calce ha proprietà antimuffa e protegge le superfici nel lungo termine.
- Bicarbonato per la pulizia della muffa: per rimuovere le muffe superficiali, si può utilizzare una soluzione di acqua e bicarbonato. In caso di muffe più resistenti, si consiglia di applicare una pasta di bicarbonato e strofinare energicamente.
Infine, per chi possiede un pavimento in parquet rovinato dall’acqua, l’applicazione di sali di boro può contribuire a prevenire la decomposizione del materiale, garantendo un ripristino più duraturo e sicuro.