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Il disegno di legge sulla ristrutturazione edilizia, una pietra miliare nella legislazione regionale della Puglia, si appresta a introdurre innovazioni significative.
Questo provvedimento punta a ridefinire l’approccio alla rigenerazione urbana e al riuso edilizio, orientandosi verso pratiche più sostenibili e integrate.
Inquadramento e Obiettivi del Disegno di Legge
Presentato in dettaglio dal consigliere delegato all’urbanistica, Stefano Lacatena, il disegno di legge regionale rappresenta un notevole passo in avanti nella disciplina degli interventi di ristrutturazione edilizia. Questo provvedimento legislativo mira a implementare le recenti modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 76/2020 nel Testo Unico dell’Edilizia (DPR n. 380/2001), ponendo un’enfasi particolare sulla rigenerazione urbana.
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Riqualificazione del Patrimonio Edilizio: L’obiettivo primario del disegno di legge è la trasformazione del patrimonio edilizio esistente in Puglia. Attraverso una serie di incentivi e normative, si intende stimolare la riqualificazione degli edifici, con un focus su quelli che presentano segni di degrado o che sono sottoutilizzati.
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Riduzione del Degrado Urbano: Il disegno di legge si propone di contrastare il fenomeno del degrado urbano. Le nuove normative sono volte a incentivare interventi che non solo migliorino l’estetica e la funzionalità degli edifici ma che contribuiscano anche a rivitalizzare le aree urbane, rendendole più vivibili e accoglienti.
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Adattamento ai Cambiamenti Climatici: Un aspetto innovativo del disegno di legge riguarda l’adattamento delle strutture urbane ai cambiamenti climatici. Questo si traduce in misure volte a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e a ridurre l’impatto ambientale delle aree urbane, in linea con gli obiettivi di sostenibilità a livello regionale e nazionale.
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Promozione della Rigenerazione Urbana: Il provvedimento legislativo si inserisce nel quadro della legge regionale n. 21/2008, mirando a promuovere una rigenerazione urbana che vada oltre il concetto tradizionale di edilizia residenziale. Si cerca di creare un tessuto urbano che sia sostenibile, resiliente e adeguato alle esigenze contemporanee.
Incentivi Volumetrici e Procedimenti di Riconoscimento
Il provvedimento prevede incentivi volumetrici per diversi tipi di interventi, come l’ampliamento di edifici esistenti e la demolizione e ricostruzione di strutture in specifiche zone urbane. Questi incentivi, disciplinati dai Comuni, mirano a stimolare la riqualificazione edilizia nel rispetto del consumo di suolo e delle politiche ambientali.
Ruolo dei Comuni nella Gestione degli Incentivi
I Comuni giocano un ruolo cruciale nel procedimento di riconoscimento degli incentivi. Saranno tenuti ad approvare delibere specifiche per identificare gli ambiti in cui gli incentivi volumetrici possono essere applicati, facilitando così interventi mirati di ampliamento o di demolizione e ricostruzione.
Sostenibilità Ambientale e Conformità agli Standard Europei
Per usufruire degli incentivi, gli edifici ricostruiti dovranno ottenere un punteggio minimo nella Valutazione della Sostenibilità Ambientale, conformemente alla LR n. 13/2008. Inoltre, si prevede la possibilità di emendamenti per allineare il disegno di legge alle direttive europee sulle Case Green, come annunciato dal consigliere Fabiano Amati.