20 Novembre 2024
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Non immagini cosa fa una mattonella piezoelettrica? Forse non sai cos’è davvero
Immagine di un pavimento piezoelettrico all'interno di un edificio industriale
La mattonella che trasforma i passi in energia è sogno o realtà? In questo articolo sveliamo qual è il presente e il futuro del pavimento piezoelettrico.

Se non hai mai sentito parlare delle mattonelle piezoelettriche, qui trovi tutte le informazioni su una tecnologia promettente. Anche se mai davvero esplosa in tutte le sue potenzialità.

 

Cos’è il pavimento piezoelettrico?

 

Alla base del pavimento piezoelettrico c’è il fenomeno fisico che converte l’energia cinetica – come quella generata dal calpestio – in energia elettrica (piezoelettricità). Ogni mattonella piezoelettrica è composta da materiali in grado di sviluppare una differenza di carica elettrica quando sottoposti a pressione.

 

In pratica, quando una persona cammina su questa mattonella, si crea un piccolo flusso di corrente che può essere utilizzato per alimentare dispositivi elettronici a basso consumo, come lampioni LED o segnali luminosi. Ogni singola mattonella può generare fino a 7 watt di energia per ogni passo, a seconda dell’efficienza del materiale. Questa potenza, per quanto limitata, è interessante per applicazioni in ambienti con traffico pedonale elevato, come marciapiedi o stazioni di trasporto pubblico.

 

Perché il pavimento piezoelettrico non decolla?

 

Le mattonelle piezoelettriche, come detto, generano energia elettrica pulita sfruttando la pressione esercitata dai passi delle persone. Anche se l’idea di ottenere energia dal calpestio è conosciuta da tempo, lo sviluppo è limitato principalmente dai costi elevati di produzione.

 

La tecnologia del pavimento piezoelettrico non è nuova, ma negli ultimi anni l’aumento della domanda di energia ha riportato l’attenzione su questa soluzione innovativa. Tuttavia, l’ostacolo principale rimane il costo: attualmente, una singola mattonella piezoelettrica di circa 75 cm² costa tra i 550 e i 2900 euro: costi proibitivi che limitano l’applicazione su larga scala.

 

Ovviamente, dobbiamo immaginare un pavimento diverso da quelli tradizionali, come il pavimento in gres, o il pavimento in parquet in legno: le mattonelle piezoelettriche sono realizzate con materiale sintetico riciclato, all’interno del quale si cela un’anima di rame e magneti.

 

A livello globale, si possono citare come implementazione della tecnologia le mattonelle piezoelettriche utilizzate durante i Giochi Olimpici di Londra, o in alcune piste da ballo ecosostenibili in Europa.

 

Per ora, quindi, il concetto di Smart Energy Floor è più un’idea che una realtà, ma con i giusti investimenti e innovazioni tecnologiche, non è impossibile immaginare questa soluzione diffusa, non solo nelle nostre città, ma anche nelle abitazioni e nelle industrie.

 

Futuri scenari di applicazione delle mattonelle piezoelettriche

 

Due sono gli scenari principali che potrebbero rendere il pavimento piezoelettrico economicamente sostenibile:

 

  • Riduzione dei costi di produzione: alcuni studi universitari, come quello dell’Università del Wisconsin, stanno sperimentando materiali piezoelettrici meno costosi e ricavati da materiali di scarto, come la fibra di legno. Questa soluzione potrebbe abbattere significativamente i costi, rendendo la tecnologia più accessibile.

 

  • Applicazioni industriali: una seconda strada potrebbe essere l’uso delle mattonelle piezoelettriche in ambienti industriali. In fabbriche e magazzini, queste mattonelle potrebbero essere utilizzate per convertire le vibrazioni e la pressione esercitata dai macchinari in energia utile per l’azienda, contribuendo alla sostenibilità energetica.

 

A siffatte condizioni, l’installazione di pavimenti piezoelettrici potrebbe avere un ritorno economico interessante. E, anche se il sogno di città completamente “lastricate” di mattonelle piezoelettriche è ancora lontano, si tratta senza dubbio di una delle tecnologie più innovative e promettenti per il futuro dell’energia sostenibile.

 

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