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Cos’è Mare Monstrum?
Mare Monstrum è l’annuale dossier che Legambiente dedica ai reati ambientali sul mare e sulle coste. Una fotografia, fatta di storie e di numeri, per inquadrare il fenomeno del cemento abusivo, degli scarichi e della pesca illegale che minacciano e deturpano paesaggio e ambiente in Italia.
I dati del report, raccolti da forze dell’ordine e Capitanerie di porto, sono presentati in occasione del viaggio di Goletta Verde: una campagna itinerante lungo le coste della nostra Penisola.
Al motto di “Non ci fermeremo mai”, Goletta Verde 2024 e la sua gemella Goletta dei Laghi toccano località balneari di mare e di lago per sensibilizzare le persone sui pericoli per le acque marine e lacustri. I viaggi si concluderanno rispettivamente il 13 agosto e il 2 agosto.
Dati abusivismo edilizio in Italia 2023: coste martoriate
I primi dati del report Mare Monstrum di Legambiente sono piuttosto impietosi: 10.257 i reati accertati nel 2023 dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto nelle regioni costiere, + 11,1% rispetto al 2022.
Le tipologie spaziano dai reati di cementificazione illegale alla gestione illecita di cave e concessioni demaniali.
Il mattone selvaggio colpisce soprattutto le coste del Sud Italia:
- Campania, 1.531 reati (14,9% del totale nazionale);
- Puglia, 1.442 reati (14,1% del totale);
- Sicilia, 1.180 reati (11,5% del totale).
La conclusione è amara e merita provvedimenti. L’abusivismo edilizio nelle zone costiere è oggetto di ordinanze di demolizione oltre 6 volte superiori ai provvedimenti presi per analoghi reati nell’entroterra.
“No”, fermo di Legambiente al Salva Casa
La piaga degli abusi edilizi non conosce battute di arresto, motivo per cui Legambiente chiede al Governo misure tempestive ed efficaci.
Come il conferimento dei pieni poteri ai Prefetti per le demolizioni delle strutture abusive, non abbattute dai Comuni (spesso per mancanza di fondi, n.d.r.).
Ma anche la correzione del Decreto Salva Casa per il quale Legambiente chiede di eliminare il silenzio-assenso dal testo di legge (prossimo all’approvazione definitiva).
Tale provvedimento impone ai Comuni di valutare la pratica di sanatoria entro 45 giorni, pena la validità della stessa. Tempi giudicati troppo stretti da Legambiente, considerando la media dell’iter burocratico pubblico.
Queste le parole di Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente: “I dati resi noti in anteprima di Mare Monstrum mostrano l’urgenza di intervenire con leggi adeguate. Lo abbiamo chiesto al Governo e a tutte le forze politiche con i nostri emendamenti al decreto Salva casa che per noi resta un condono camuffato”.