24 Settembre 2025
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La piantumazione nei giardini privati senza pavimentazione contribuisce all'adattamento climatico urbano.

È proprio il caso di dirlo: “Le piccole azioni fanno la differenza”. E un recente studio di ricercatori belgi su come i giardini privati contribuiscono all’adattamento climatico, lo dimostra. Così anche il tuo spazio verde diventa parte della soluzione per il futuro della Terra.

 

Perché i giardini privati contrastano il cambiamento climatico?

 

Il cambiamento climatico sta trasformando le nostre città, ma un aspetto spesso sottovalutato riguarda l’importanza dei giardini privati nella lotta contro i suoi effetti. Un recente studio condotto dall’Università di Lovanio (Belgio) ha dimostrato come anche le azioni individuali possano contribuire in modo significativo alla resilienza delle comunità. Lo studio, pubblicato nella rivista Cambridge University Press, ha anche messo in evidenza un aspetto fondamentale: la consapevolezza collettiva è la chiave per motivare l’azione individuale.

 

Nelle Fiandre, i giardini privati coprono circa il 12% del territorio, ma un quinto di questa superficie è pavimentata. Questo dato, seppur apparentemente insignificante, ha implicazioni profonde per la gestione delle acque piovane, la riduzione delle isole di calore e la mitigazione dei rischi da siccità e inondazioni.

 

I ricercatori hanno creato un’infografica che mostra come la rimozione della pavimentazione nei giardini possa portare benefici sia a livello individuale che collettivo. I risultati sono chiari: quando i cittadini comprendono che il loro piccolo contributo è parte di un cambiamento più grande, sono più disposti a intraprendere azioni, anche se comportano sacrifici o costi aggiuntivi.

 

Dove sono in Italia le politiche per il verde?

 

Le proposte politiche legate alla gestione dei giardini privati non sono facili da implementare. Eppure, lo studio ha evidenziato che i cittadini sono più propensi ad accettare misure rigorose, soprattutto se sono supportate da incentivi finanziari concreti. Ed eccoci al punto, in Italia la questione del verde è marginale: il nostro Paese fatica a dare concretezza alle politiche del verde comune, figuriamo a quelle private.

 

Per non parlare degli incentivi, che ormai sembrano un miraggio: la parola d’ordine in tutti i bonus casa è “taglio”, non “sostegno”. In questo contesto, ogni tipo di ‘buona azione’ è delegata al singolo. Ma è davvero sostenibile economicamente rendere il giardino privato un bene per la comunità? La domanda è lecita, e la risposta non può che arrivare dalle aziende di giardinaggio attive sul territorio. Sono loro, infatti, che possono fornire preventivi per progettazione giardini privati e interventi di manutenzione finalizzati a rendere lo spazio verde non solo bello, ma anche funzionale per l’adattamento climatico.

 

Le azioni che contano per un cambiamento collettivo

 

Mentre le grandi infrastrutture sono spesso l’oggetto principale delle politiche climatiche, l’approccio suggerito dai ricercatori belgi suggerisce che intervenire sui giardini privati può essere una soluzione altamente efficace e, sorprendentemente, a portata di mano.

 

Rimuovere la pavimentazione in eccesso, come visto, permette di immagazzinare meglio l’acqua piovana e riduce l’effetto delle isole di calore. In Belgio, ad esempio, l’adozione di politiche più rigorose sui permessi per la pavimentazione dei giardini ha trovato un forte sostegno da parte dei cittadini, perché è stato mostrato loro che il fine sarebbe stato un migliore benessere dell’intera comunità.

 

In altre parole, l’adattamento climatico non è solo una questione di politiche globali o di infrastrutture pubbliche: i governi devono riconoscere un potenziale diverso, sostenendo azioni individuali che contribuiscono a un cambiamento collettivo.

 

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