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In occasione del Forum di Cernobbio, la premier Giorgia Meloni ribadisce l’intenzione del governo di cambiare le regole per le agevolazioni sulla ristrutturazione e sulle opere edilizie. Ecco le modifiche che interessano proprietari immobiliari e imprese edili.
PNIEC e Direttiva Case Green: la roadmap per il nuovo Bonus casa
L’erogazione degli incentivi fiscali per ristrutturare casa seguirà una direttrice con due stelle polari: il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e la Direttiva Case Green. L’obiettivo è quello di mettere in atto una strategia integrata che andrà a riformare le detrazioni del Bonus Casa 2025.
Il quadro generale è chiaro: l’Unione europea chiede agli Stati membri di ridurre del 16% le emissioni e in consumi degli edifici residenziali e pubblici entro il 2030. Tale percentuale aumenterà fino al 22% entro il 2035.
La transizione energetica e la decarbonizzazione avranno costi altissimi e imporranno scelte a livello governativo, ma anche oneri economici per i proprietari immobiliari che avranno l’obbligo di ristrutturare casa senza poter contare su bonus cospicui come in passato.
La premier Giorgia Meloni, infatti, nei giorni scorsi ha ribadito che l’obiettivo è quello di cassare gli “incentivi a pioggia”. Dopo la fine del Bonus Mobili e del Superbonus, i tecnici del MISE sono adesso al lavoro per individuare altre aree di taglio.
Quali sono gli incentivi del Bonus ristrutturazione 2025?
Gli sgravi per le opere edilizie dovrebbero riguardare nel prossimo futuro soltanto gli interventi finalizzati all’efficientamento energetico.
È questa la sintesi del Bonus Casa 2025 che dovrebbe rientrare in una programmazione triennale: le misure previste riguarderanno il periodo compreso da gennaio 2025 fino almeno a dicembre 2028.
Entrando nel merito delle misure ammesse alle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione, le aliquote più alte (pari al 65%) dovrebbero essere riservate agli interventi più incisivi per la riqualificazione edilizia, come ad esempio:
- Riscaldamento a pavimento con pompa di calore;
- Sistemi VMC (Ventilazione Meccanica Controllata).
Attenzione anche agli sgravi per cambiare gli infissi: ad oggi il credito di imposta varia, a seconda del tipo di intervento, tra il 50% e il 65%.
Con le modifiche allo studio per il prossimo Bonus Casa l’aliquota potrebbe diventare unica, ma non si sa ancora quale sarà il suo importo.
Gli incentivi per ristrutturare casa saranno in base al reddito?
I tagli agli incentivi sulle opere edilizie e sulla ristrutturazione rischiano di colpire soprattutto le famiglie meno abbienti.
Non è quindi da escludere, anzi è auspicabile, che pacchetto del Bonus Casa 2025 preveda una ripartizione del Bonus in base al reddito. Tale provvedimento permetterebbe anche ai soggetti a reddito più basso di eseguire gli interventi richiesti sugli edifici che necessitano di riqualificazione.
Come evidenziato nel PNIEC, infatti, più di un quarto delle emissioni inquinanti (26%) è imputabile agli edifici residenziali e le abitazioni assorbono il 44% dei consumi energetici totali.
Ad oggi, comunque, non è dato fare previsioni più certe sulle aliquote del Bonus Casa 2025, né sugli importi massimi previsti.
Prima è necessario capire quali sono le disponibilità di cassa del MEF e quanti sono gli edifici che rientrano nel piano di riqualificazione obbligatoria.