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Intrappolati nel caos del Superbonus, decine di cittadini denunciano lavori incompleti e crediti fiscali contestati. Intanto il caso del suicidio di Alex Benedetti apre nuovi scenari drammatici.
Il dramma del DJ e la rabbia dei truffati del superbonus: cosa sta accadendo?
L’incubo del Superbonus si è trasformato in una tragedia che ha sconvolto decine di famiglie e, purtroppo, anche la vita di Alex Benedetti. Il noto DJ e direttore di Virgin Radio si sarebbe trovato coinvolto in una vicenda che ha intrappolato numerosi cittadini in una spirale di debiti e lavori incompleti.
Una chat con 45 partecipanti, tutti ex clienti dello stesso ingegnere, racconta la disperazione di chi si è affidato a un general contractor ora in liquidazione. “Era uno di noi” scrivono nella chat, mentre emergono dettagli inquietanti su forniture mai installate, lavori lasciati a metà e un sistema di crediti fiscali che si è rivelato un’arma a doppio taglio.
La storia di Benedetti non è isolata. Molti dei truffati del Superbonus raccontano di essere stati attratti dalla visibilità online dell’ingegnere sardo, che prometteva riqualificazioni rapide e agevolazioni fiscali. “Ho visto i suoi video sui social – racconta un ex cliente – e nel 2022 ha fatto arrivare nella mia cascina materiali come pompe di calore e pannelli fotovoltaici. Ma gli operai si sono limitati a posizionare i pannelli senza installarli.”
Una situazione che si ripete in diversi casi, con il contractor che sparisce e i proprietari di casa lasciati con cantieri incompleti e debiti da saldare. A peggiorare il quadro, l’intervento dell’Agenzia delle Entrate, che contesta i crediti maturati per le cosiddette “forniture a piè d’opera”, ossia materiali acquistati ma non installati.
Molti rischiano ora di dover restituire decine di migliaia di euro per colpe non loro. “Era tutto conforme alla normativa – afferma un altro truffato – solo che successivamente le regole sono cambiate, rendendo retroattivamente illegale ciò che prima era perfettamente in regola”.
I casi dei truffati del Superbonus mettono in guardia ancora una volta sull’importanza di accurate verifiche prima di affidarsi a un tecnico specializzato, come geometra o ingegnere, per una ristrutturazione o una riqualificazione edilizia.
La consultazione dell’iscrizione all’albo nazionale degli ingegneri è un passaggio dovuto ma non basta. Bisogna controllare recensioni, chiedere referenze dirette e, soprattutto, visionare lavori già completati con successo.
Attenzione anche alle operazioni di marketing smaccate: oggigiorno i social amplificano la voce anche di persone poco serie che promettono lavori ben fatti in tempi record e a costi stracciati.
Verso la class action dei truffati del Superbonus
L’ombra del Superbonus si allunga sulle aule dei tribunali. Oltre ai contenziosi individuali, cresce l’idea di un’azione collettiva contro lo Stato italiano per chiedere giustizia. L’associazione Cande (Class Action Nazionale dell’Edilizia), guidata da Roberto Cervellini, ha già riunito oltre 250 imprese del settore per un’azione legale che punta a un risarcimento.
Anche a livello europeo si muovono le prime pedine: Antonio Damanti De Caro, tra i cittadini coinvolti, annuncia la volontà di portare la questione davanti alla Corte di giustizia dell’Unione Europea, accusando l’Italia di aver ostacolato chi ha rispettato le normative europee sull’efficienza energetica.
Parallelamente, un’altra battaglia si sta giocando a Strasburgo, con un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo promosso dall’avvocato Francesco Verri per conto di coloro che si definiscono gli “esodati del Superbonus”. La speranza è che una sentenza favorevole possa aprire la strada a una compensazione per chi si è trovato, suo malgrado, vittima di un meccanismo legislativo e fiscale che ha cambiato le regole del gioco a partita già iniziata.
