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La mappa del caro casa 2025 ribalta i luoghi comuni: il mutuo costa di più dell’affitto quasi ovunque, ma i trend iniziano a cambiare. Le rate scendono, i canoni salgono e il futuro potrebbe stravolgere tutto.
I prezzi per la casa cambiano: l’affitto sale e il mutuo scende
Affittare o comprare casa? Il dilemma eterno degli italiani si rinnova nel 2025, con dati sorprendenti che ribaltano molti luoghi comuni. La fotografia scattata da Immobiliare.it racconta di tendenze in forte evoluzione.
Negli ultimi 12 mesi, infatti, le rate dei mutui sono calate o si sono stabilizzate quasi ovunque, mentre i canoni di locazione hanno continuato a salire. Un segnale chiaro che il vantaggio dell’affitto potrebbe presto evaporare.
Le città dove il mutuo è calato di più sono Milano (-9%), Bologna (-7%) e Genova (-7%), seguite da Firenze, rimasta stabile. Solo Brescia (+1%) e Aosta (+3%) hanno visto aumentare il costo del mutuo, e in misura marginale.
In parallelo, i canoni d’affitto sono esplosi in diverse aree: Genova guida la classifica con un +12%, seguita da Padova (+10%), Torino e Latina (entrambe +9%). Una dinamica che rischia di alterare presto il rapporto costi-benefici del “renting”, spingendo di nuovo gli italiani verso l’acquisto.
Acquistare casa col mutuo o prenderla in affitto: cosa conviene oggi?
Secondo l’analisi condotta su 18 città italiane, il canone d’affitto batte ancora la rata del mutuo in 12 centri su 18, spesso con distacchi netti. Ma le dinamiche stanno cambiando, e il vantaggio dell’affitto potrebbe non durare.
Prendiamo Milano, simbolo dell’emergenza casa: chi affitta spende in media 1.500 euro al mese, contro i 1.900 euro di una rata di mutuo. Il divario è significativo anche a Monza, dove il mutuo arriva a 1.400 euro contro 1.000 euro di affitto, la forbice più ampia in Italia. Situazioni simili si ritrovano a Napoli, Bologna, Firenze, Aosta, Brescia, Latina, Padova, Parma, Pesaro e Pisa. In questi casi, la locazione resta la scelta economicamente più sostenibile, almeno sulla carta.
Eppure, in sei città l’acquisto inizia a risultare più conveniente. In particolare, le sei città dove risulta più conveniente acquistare casa che restare in affitto sono:
- Genova,
- Catania,
- Roma,
- Palermo,
- Bari,
- Torino.
A Genova e Catania, il mutuo è rispettivamente di 620 e 550 euro, contro i 770 e 720 euro di affitto. Anche a Roma, Palermo, Bari e Torino, la differenza è ridotta, ma già inizia a pesare nel lungo periodo. Segnali di un mercato che cambia rapidamente e che impone nuove valutazioni a chi vuole fare una scelta immobiliare consapevole.
Tabella confronto mutuo affitto nelle città italiane
Città |
Affitto (€) |
Mutuo (€) |
Differenza (€) |
---|---|---|---|
Milano |
1500 |
1900 |
400 |
Napoli |
1043 |
1180 |
137 |
Bologna |
1086 |
1314 |
228 |
Firenze |
1764 |
1830 |
66 |
Aosta |
750 |
950 |
200 |
Brescia |
888 |
1150 |
262 |
Latina |
663 |
811 |
148 |
Padova |
985 |
1227 |
242 |
Parma |
857 |
1086 |
229 |
Pesaro |
850 |
1141 |
291 |
Pisa |
840 |
1133 |
293 |
Monza |
1000 |
1400 |
400 |
Roma |
1407 |
1385 |
-22 |
Palermo |
720 |
700 |
-20 |
Bari |
889 |
875 |
-14 |
Torino |
800 |
736 |
-64 |
Genova |
770 |
620 |
-150 |
Catania |
720 |
550 |
-170 |
L’acquisto casa è un sogno sempre più strategico
La nuova mappa del “caro casa” mostra chiaramente che non esiste più una risposta unica alla domanda “affitto o mutuo?”. Oggi più che mai, la scelta è strategica, dipende dalla città in cui si vive, dal budget disponibile, ma anche dalla capacità di cogliere il momento giusto.
Con tassi più bassi e canoni in salita, acquistare potrebbe tornare a essere l’opzione preferita, soprattutto in città come Genova, Catania o Roma, dove il vantaggio è già evidente. Ma attenzione: i costi iniziali, tra anticipo e spese notarili, restano un ostacolo forte per molti, soprattutto giovani e famiglie monoreddito.
Chi opta per l’affitto oggi, infatti, lo fa spesso per necessità più che per scelta. Ma con una rata di mutuo che inizia ad allinearsi ai prezzi degli affitti, e in certi casi a scendere sotto, la strategia di lungo termine potrebbe cambiare radicalmente.
Insomma: il canone di locazione ha vinto il confronto nel 2025, ma potrebbe perdere la battaglia nel 2026. Il “caro casa” resta un problema, ma anche un’opportunità per chi sa leggere le tendenze in tempo.