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Prometteva la ristrutturazione casa a costo zero con il Superbonus, ma incassati i soldi il cantiere nemmeno partiva. L’indagine vede un noto imprenditore come presunto autore di un maxi-bluff da miliardi di euro.
Migliaia di denunce per la ristrutturazione truffa con il Superbonus
Come riporta il quotidiano online Today.it, sono migliaia i cittadini e le imprese che denunciano ritardi, cantieri mai avviati e somme ingenti sparite nel nulla relative a ristrutturazioni di case e condomini. Ma stavolta non sembra la solita truffa del Superbonus, perché le cifre in ballo sono ingenti.
Motivo per cui la Procura di Roma sta indagando su una fitta rete di operazioni sospette. Il cuore delle accuse? Un meccanismo apparentemente semplice ma “mortalmente” efficace, con ramificazioni che si estendono fino a Svizzera, Lussemburgo e Irlanda. La promessa di una ristrutturazione gratis, gli anticipi e poi il nulla.
Negli ultimi mesi, forum e social media si sono riempiti di lamentele che accendono le luci su un meccanismo di Superbonus truffa. Amministratori di condominio, imprese e residenti denunciano comportamenti affatto trasparenti da parte di una nota azienda romana. I racconti convergono su una prassi comune: richieste di somme modeste, comprese tra i 500 e i 1.000 euro, per avviare pratiche amministrative preliminari, che però non si sono mai tradotte in cantieri operativi.
Quali sono le cifre in ballo per l’indagine sui cantieri fantasma?
Le dimensioni del problema sono impressionanti. Secondo un esposto presentato dall’avvocato Andrea Ciandri, il valore totale dei cantieri saltati in seguito a questa presunta truffa con il Superbonus è di svariate centinaia di milioni di euro: “Hanno acquisito somme modeste da migliaia di cittadini con la promessa di lavori mai iniziati”, denuncia il legale.
Un consulente tecnico, tra i tanti che si sono rivolti alla magistratura, fornisce dettagli agghiaccianti: “Ho gestito circa 150 contratti per questa azienda. Nessuno è stato onorato. Ho anticipato 8.000 euro di tasca mia, più 23.000 euro di spese documentate. Non ho visto un centesimo”.
I numeri del presunto sistema del Superbonus truffa
Elemento |
Valore stimato |
Anticipi richiesti |
500-1.000 euro per unità |
Cantieri “avviati” |
Oltre 3.000 |
Crediti edilizi cartolarizzati |
Circa 1,5 miliardi di euro |
Perdite denunciate |
Milioni di euro per imprese e residenti |
Chi è l’imprenditore dietro i falsi lavori con il Superbonus?
La vicenda si intreccia con i crediti edilizi generati dal Superbonus. Documenti ufficiali mostrano che una serie di società, come la Castione Spv, ha gestito crediti per un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro. Queste società, spesso registrate in località estere, cartolarizzavano i crediti trasformandoli in obbligazioni da vendere sul mercato internazionale. I legami portano in Svizzera, Lussemburgo e Irlanda, dove operano attori finanziari come iSwiss Bank, il cui CEO aveva dichiarato di puntare a cartolarizzare fino a 11 miliardi di euro.
Ma chi è la figura chiave di questa rete? Al centro delle denunce per la truffa dei lavori con il Superbonus emerge il nome di Marco Matteoni. Parliamo di un noto imprenditore romano, ex presidente di Confartigianato Edilizia Roma e Lazio. Matteoni ha un passato da protagonista nell’edilizia e nello sport, avendo ricoperto per breve tempo la presidenza dell’Arezzo Calcio, ed è già stato coinvolto in vicende giudiziarie per bancarotta, dalle quali è stato assolto.
Ai giornalisti di Today.it che seguono l’inchiesta, ha dichiarato che il crollo del mercato dei crediti edilizi lo ha messo in difficoltà, costringendolo a siglare contratti su contratti per cercare di mantenere in vita il sistema. Tuttavia, la Procura di Roma prosegue le indagini per accertare se dietro a questa rete si celi un preciso schema di frode e truffa con il Superbonus o solo un gigantesco fallimento gestionale.