23 Marzo 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Sempre meno imprese edili italiane nelle costruzioni: chi sta conquistando il settore?
Imprese edili straniere in crescita in Italia negli ultimi 10 anni.

Imprese edili di costruzioni: 1 cantiere su 5 non è italiano, così cambia il mercato. Analizziamo i dati del recente rapporto di settore prodotto da Unioncamere-Infocamere Movimprese.

 

Come è cambiato il rapporto tra imprese edili italiane e straniere negli ultimi dieci anni?

 

Secondo i dati di Unioncamere e InfoCamere, nel 2014 in Italia erano attive 734.147 imprese edili italiane e 127.597 imprese edili straniere, per un totale di 861.744 imprese nel settore delle costruzioni.

 

A dicembre 2024, il numero totale di imprese è sceso a 827.262, con 660.652 imprese italiane e 166.610 imprese straniere. Questo indica una diminuzione di 73.495 imprese italiane e un aumento di 39.013 imprese straniere nel settore edile. Di conseguenza, la percentuale di imprese edili straniere è passata dal 14,8% del 2014 al 20,1% del 2024 (+30%): in pratica un cantiere su cinque non è di capitale italiano.

 

Anno
Imprese edili italiane
Imprese edili straniere
Totale imprese edili
Percentuale imprese straniere
2014
734.147
127.597
861.744
14,8%
2024
660.652
166.610
827.262
20,1%

 

Da quali Paesi provengono principalmente gli imprenditori edili stranieri in Italia?

 

Le imprese individuali rappresentano la forma giuridica predominante tra le imprese straniere nel settore delle costruzioni. Secondo i dati disponibili, le nazionalità più rappresentate tra i titolari di queste imprese sono Romania, Marocco e Albania.

 

I cittadini romeni risultano tra i più attivi nel settore delle costruzioni in Italia, seguiti dagli imprenditori marocchini, che hanno consolidato una presenza significativa nel comparto edile, e dagli albanesi, anch’essi protagonisti di questa crescita imprenditoriale. Queste comunità hanno contribuito in modo determinante all’espansione delle imprese straniere nel settore delle costruzioni, radicandosi stabilmente nel tessuto economico italiano.

 

Quali sono le implicazioni per il settore delle costruzioni in Italia?

 

L’aumento delle imprese edili straniere ha portato a una diversificazione del mercato, grazie all’ingresso di imprenditori con differenti competenze e metodologie operative, favorendo l’innovazione e la competitività. Allo stesso tempo, questa crescita ha contribuito all’integrazione economica delle comunità immigrate, supportando lo sviluppo locale e la coesione sociale.

 

Le imprese straniere hanno mostrato una resilienza notevole, riuscendo non solo a sopravvivere ma anche a prosperare in un contesto economico spesso sfidante. La loro capacità di adattamento e la volontà di integrarsi nel tessuto economico italiano rappresentano un valore aggiunto per l’intero Paese.

 

Tuttavia, il fenomeno pone anche alcune sfide regolamentari, rendendo necessario un adeguamento delle politiche pubbliche per garantire una concorrenza leale e il rispetto delle normative vigenti.

 

Relativamente al futuro dell’edilizia, Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha sottolineato che “L’Italia delle imprese è sempre più multietnica”, evidenziando come questa diversità sia positiva sia per l’integrazione sia per contrastare la denatalità che potrebbe influire sul sistema imprenditoriale nazionale. Ha inoltre affermato che “Se la concorrenza è leale è la benvenuta e migliora il tessuto delle imprese”.

 

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