12 Dicembre 2024
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Una panoramica completa sui bonus edilizi aggiornati e su come sfruttarli al meglio

Il mondo delle agevolazioni edilizie si appresta a vivere una fase di rinnovamento e cambiamento, con l’anno nuovo che porta con sé novità importanti e opportunità da non perdere per chi ha in programma lavori di ristrutturazione e ammodernamento. Il 2023 segna un punto di svolta, con la conferma di alcune agevolazioni e la modifica di altre, tutte tese a supportare i cittadini e le imprese nel processo di valorizzazione e messa in sicurezza degli immobili.

 

Le Nuove Regole del Gioco

 

Il 2023 introduce diversi cambiamenti nel panorama dei bonus edilizi. La buona notizia è che l’aiuto per le ristrutturazioni rimarrà stabile al 50%, con un tetto massimo di spesa fissato a 96mila euro per unità immobiliare. Tuttavia, è previsto un abbassamento del contributo statale per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che passerà dal 75% al 50%. Inoltre, alcune agevolazioni come il superbonus 110% per le villette unifamiliari saranno eliminate.

 

La Detrazione del 50%: Come Funziona?

 

La Legge di Bilancio dell’anno precedente ha esteso la validità del bonus ristrutturazioni, garantendo la detrazione fiscale del 50% per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2023 fino alla fine del 2024. Questo bonus è accessibile a tutti i contribuenti, residenti o meno in Italia, e spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento. La detrazione è suddivisa in dieci quote annuali e può essere richiesta per spese sostenute durante l’anno.

 

Quali Lavori Rientrano nel Bonus?

 

Il bonus del 50% copre una vasta gamma di interventi: dalla manutenzione straordinaria alla ristrutturazione edilizia, dall’installazione di impianti fotovoltaici alle misure di prevenzione degli atti illeciti. Sono ammessi anche interventi in caso di calamità, purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Gli immobili interessati possono appartenere a qualsiasi categoria catastale, incluso il settore rurale.

 

Barriere Architettoniche e Altre Spese Ammesse

 

Per l’eliminazione delle barriere architettoniche, fino al 31 dicembre 2022, è possibile usufruire di un’agevolazione del 75% della spesa sostenuta, che poi scenderà al 50%. In questa categoria rientrano lavori come l’installazione di ascensori e montacarichi, ma anche l’adozione di tecnologie avanzate per la mobilità interna ed esterna all’abitazione. In aggiunta, è possibile detrarre spese di tipologia professionale e per l’acquisto di materiali, escludendo però quelle relative a trasloco e custodia dei mobili.

Queste novità rappresentano un’opportunità concreta per tutti coloro che desiderano investire nel miglioramento e nella sicurezza della propria abitazione, sfruttando le agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato. È il momento giusto per pianificare i lavori, valutare le opzioni disponibili e dare vita a progetti di rinnovamento edilizio sostenibile e vantaggioso.

 

 

Dettagli importanti per orientarsi tra le spese detraibili e quelle escluse

 

Il panorama delle detrazioni fiscali in ambito edilizio è vasto e ricco di opportunità, ma è fondamentale muoversi con cognizione di causa per sfruttarle appieno. Capire quali spese sono effettivamente ammesse alla detrazione e quali invece restano escluse è un passo cruciale per pianificare al meglio i propri interventi di ristrutturazione e miglioramento abitativo.

 

Spese Ammesse: Facciamo Chiarezza

 

La detrazione fiscale prevista dai bonus edilizi si applica esclusivamente alle spese sostenute per la realizzazione di interventi sugli immobili. Questo significa che non tutte le spese relative ai lavori di ristrutturazione o miglioramento rientrano automaticamente nel bonus. È quindi essenziale distinguere attentamente le spese ammissibili da quelle che non lo sono.

 

Cosa Esclude il Bonus?

 

La guida pubblicata recentemente dall’Agenzia delle Entrate fa chiarezza su alcuni punti critici, escludendo esplicitamente dall’ambito di applicazione del bonus una serie di beni e strumenti. Non rientrano, ad esempio, i telefoni a viva voce, gli schermi a tocco, i computer e le tastiere espanse. Questi oggetti, pur potendo giocare un ruolo nell’ambito dell’abitazione e del vivere quotidiano, non sono considerati spese detraibili ai fini dei bonus edilizi.

 

Un’Opportunità Alternativa: la Detrazione Irpef del 19%

 

Tuttavia, è bene sapere che esiste un’altra strada per ottenere un vantaggio fiscale sull’acquisto di questi strumenti: la detrazione Irpef del 19%. Questa opzione, dedicata ai sussidi tecnici e informatici, si rivolge a chi necessita di strumenti specifici per migliorare la propria qualità di vita all’interno dell’abitazione, a patto che siano rispettate determinate condizioni.

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