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“Mattone” pesante per famiglie e piccoli proprietari. Costi di gestione e manutenzione e crescita dell’inflazione tra i fattori più negativi. Scarica qui il rapporto completo con i numeri e le soluzioni proposte per il futuro della casa in Italia.
Rapporto Censis Federproprietà: Dl casa, un salvagente o una promessa mancata?
Stando al 3° Rapporto Federproprietà-Censis “Agenda 2024-2030 la transizione abitativa: la casa possibile”, presentato il 13 dicembre a Roma, il decreto “Salva casa” – che prevede la regolarizzazione di alcune irregolarità edilizie – divide l’opinione pubblica. Secondo il rapporto, il 44,5% degli italiani vede positivamente il provvedimento, mentre il 31,3% lo giudica negativamente. Il restante 24,2% non esprime un’opinione, segno di una diffusa incertezza sui reali benefici di questa misura.
Per quanto riguarda l’utilità del decreto, il 37,9% ritiene che possa portare vantaggi economici e sociali, mentre il 32,4% resta scettico e quasi il 30% non si sbilancia. Malgrado le promesse di semplificazione normativa, solo il 26,7% dei proprietari ha già intrapreso migliorie domestiche grazie alle nuove regole, mentre la maggioranza (60,5%) non ha fatto nulla. Questo dato solleva dubbi sull’efficacia concreta del decreto.
Un altro tema critico evidenziato dal Rapporto Censis Federproprietà è quello dell’efficientamento energetico, considerato ormai una necessità dal 67,6% degli italiani che guardano con apprensione all’eventuale obbligo di ristrutturare casa con entrata in vigore della Direttiva Case Green. Tuttavia, l’84% ritiene che i costi siano troppo elevati, e l’88,2% invoca un sostegno pubblico per rendere gli interventi più accessibili.
Una linea di pensiero evidenzia anche nel recente manifesto “Un Patrimonio da Salvare” laddove si sottolinea la necessità di finanziare Ecobonus e Sismabonus. Nonostante l’interesse, il prezzo dei lavori per la ristrutturazione energetica – aggravato dagli effetti dell’inflazione – frena molti proprietari dal compiere il passo.
Casa: risorsa o peso economico?
La casa, un tempo simbolo di sicurezza e stabilità economica, sta diventando un obiettivo sempre più irraggiungibile per molti italiani. Secondo il Rapporto Federproprietà-Censis ben il 78,9% degli italiani ritiene che comprare un’abitazione fosse più semplice in passato.
Questa percezione è condivisa trasversalmente da giovani, adulti e anziani, a prescindere dal reddito. Non è solo una questione di nostalgia: è un dato che riflette la realtà di un mercato immobiliare sempre più oneroso. A peggiorare le cose, l’82,2% dei proprietari segnala che i costi di gestione e manutenzione delle abitazioni sono diventati insostenibili. Questa sensazione è particolarmente acuta tra i redditi più bassi (88,8%), ma non risparmia neanche quelli più alti (75,6%).
Inoltre, il 69,3% teme un possibile aumento delle tasse sulla proprietà, inclusa una temuta patrimoniale. In un contesto di svalutazione del patrimonio immobiliare – che ha perso il 16,8% del suo valore reale tra il 2014 e il 2024 – la casa rischia di trasformarsi da risorsa a fardello.
Il commento al rapporto Censis Federproprietà (scarica online)
Secondo Giorgio De Rita, segretario generale del Censis, la casa non è solo un luogo fisico, ma un investimento e un’eredità per le generazioni future. Tuttavia, l’aumento dei costi di gestione e manutenzione, unito a una stagnazione economica pluridecennale, sta minacciando questo pilastro della società italiana. A complicare il quadro, l’accesso ai mutui è diventato più difficoltoso, riducendo ulteriormente le possibilità per i giovani di acquistare una casa.
Un altro elemento critico riguarda la concentrazione immobiliare. La riduzione del numero di giovani eredi porta a un aumento degli immobili destinati agli affitti brevi, alimentando un mercato poco stabile. Infine, l’housing sociale rimane un tema irrisolto: mancano politiche abitative adeguate a rispondere alle trasformazioni sociali in atto.
Il Rapporto Censis Federproprietà porta all’attenzione del pubblico tante ombre legate all’accesso difficile ai mutui, ai prezzi delle case e ai costi di gestione insostenibili. Se desideri approfondire, ti consigliamo di scaricare il report completo in PDF con tutti i dati e le analisi degli addetti ai lavori sulla situazione del mattone in Italia.
