5 Febbraio 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Perché l’84% degli italiani ha paura della casa green?
La transizione edilizia sostenibile passa da scelte che incidono sul budget familiare.

L’84% degli italiani teme i costi della casa green: un sogno di sostenibilità che rischia di diventare un incubo finanziario. Tra dubbi e opportunità, ecco perché la transizione sostenibile divide e cosa serve per renderla accessibile a tutti.

 

Cosa pensano gli italiani della transizione sostenibile nell’edilizia?

 

Il 3° Rapporto Federproprietà-Censis Agenda 2024-2030 fa emergere i chiaroscuri della transizione verso l’edilizia sostenibile: un punto fermo nella concezione della casa di nuova generazione per gli italiani, con alcuni ma.

 

Gli interventi di riqualificazione edilizia in ottica di efficientamento energetico sono considerati fondamentali per ridurre i consumi energetici e migliorare il comfort abitativo, ma i costi iniziali spaventano. Nonostante l’81,7% delle famiglie riconosca che una ristrutturazione energetica possa aumentare il valore dell’immobile, l’84% teme che l’investimento sia troppo oneroso.

 

La paura coinvolge trasversalmente tutte le fasce sociali ed economiche: dall’88,3% delle persone con redditi bassi all’81,3% di chi appartiene alle fasce alte. Per molte famiglie, il problema principale è che i vantaggi a lungo termine non bastano a giustificare un investimento percepito come insostenibile nel presente.

 

La casa green: investimento o rischio economico?

 

La paura degli italiani in relazione alla transizione sostenibile nell’edilizia non si limita al costo iniziale di interventi come:

 

  • installazione di termostati intelligenti;

 

 

  • coibentazione tetto;

 

 

Ciò che grava è la sensazione di incertezza economica e la promessa di risparmi a lungo termine non basta a convincere chi vive già con margini stretti. Le politiche legate alla transizione verso l’edilizia sostenibile sono spesso percepite come diktat imposti dall’alto, cosa che contribuisce a diffondere diffidenza e frustrazione.

 

Gli italiani non negano i benefici futuri di una casa green: consumi ridotti, bollette più leggere e immobili rivalutati. Ma senza un supporto adeguato, il blocco dei costi iniziali rallenta la transizione verso l’edilizia sostenibile.

 

Come uscire dell’impasse?

 

Per superare questa barriera emotiva ed economica, è necessario un cambio di prospettiva e, soprattutto, politiche più vicine ai cittadini. Gli incentivi esistenti, come le detrazioni fiscali dell’Ecobonus, possono aiutare, ma non sono sufficienti se non vengono accompagnati da soluzioni concrete per ridurre il peso iniziale.

 

Un’altra chiave è iniziare con piccoli passi. Anche interventi meno onerosi, come la sostituzione delle lampadine a LED o l’isolamento termico di una parete interna, possono dare risultati tangibili, offrendo alle famiglie un primo assaggio dei vantaggi dell’efficienza energetica. Serve anche un cambio di prospettiva: la transizione verso l’edilizia sostenibile non deve essere un motivo di paura, ma un’opportunità per ripensare la gestione economica della casa e il nostro ruolo nella lotta al cambiamento climatico. Ignorare questa necessità, invece, potrebbe significare ritrovarsi con immobili svalutati e spese sempre più alte in futuro.

 

Per farlo servono strategie più inclusive e una narrazione diversa e più pragmatica per affrontare la transizione ecologica in modo efficace e di trasformare la paura del cambiamento in una realtà effettivamente sostenibile per tutti.

 

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