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CCNL Edilizia: i punti della piattaforma sindacale
Si discutono nelle assemblee dei lavoratori i punti approvati in modo unitario da FENEALUIL, Filca Cisl e Fillea Cgil. La piattaforma, valida per il triennio 2024-2026, contiene le proposte per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Edilizia.
La nota di presentazione della piattaforma sottolinea che bonus e superbonus per le ristrutturazioni, insieme all’avvio operativo del PNRR hanno spinto lo sviluppo del settore: il nuovo Contratto Nazionale Ance e Coop dovrà quindi riconoscere ai lavoratori il valore del contributo alla crescita.
Per tale ragione i sindacati chiedono un aumento retributivo di 275 euro annui.
Piattaforma sindacale 2024-2026: edilizia cruciale per PNRR e Direttiva Green
La piattaforma sindacale, base per le contrattazioni del prossimo rinnovo del Contratto Nazionale dell’Edilizia, rimarca la centralità del settore per gli obiettivi della missione 3 del PNRR (infrastrutture per la mobilità sostenibile) e di altre 5 missioni che coinvolgeranno, anche indirettamente, l’edilizia.
A ciò si aggiunge la sfida di ammodernamento conseguente all’entrata in vigore della direttiva europea sulle Case Green, che riguarderà tutto il patrimonio immobiliare e infrastrutturale, pubblico e privato, del Paese.
E ancora, nell’ottica della sostenibilità ambientale, i sindacati pongono l’accento sull’implementazione di tecnologie e tecniche innovative.
Come, ad esempio, i prefabbricati e le costruzioni modulari (per abbattere i tempi e diminuire la produzione di rifiuti), e anche i sistemi di costruzione a secco (per ridurre l’uso di acqua).
Nuovo Contratto Nazionale Edilizia: focus sulla sicurezza nei cantieri
Al centro del confronto per il Contratto Nazionale dell’Edilizia c’è lo spinoso tema della sicurezza.
I fatti di cronaca, come le morti bianche, e la mancanza di controlli mirati, insieme alle condizioni lavorative alle quali devono sottostare manovali e muratori, sono argomenti prioritari per le parti sindacali e per le imprese del settore.
Le assemblee attualmente in corso, che coinvolgono oltre un milione di addetti edili tra operai, tecnici e impiegati e che termineranno alla fine di giugno 2024, chiedono flessibilità negli orari di lavoro, ma anche il potenziamento dei controlli RLST per la sicurezza.
Inoltre, è stata proposta la creazione di una CIPE (Carta di identità professionale edile). Collegata al codice fiscale del lavoratore, la CIPE servirebbe per il corretto conteggio delle ore di lavoro, nonché per la vigilanza sanitaria preventiva delle malattie professionali e degli infortuni.
Infine, la piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale per l’Edilizia guarda alla digitalizzazione come a uno strumento di supporto per la sicurezza e la legalità. Ecco perché è sottolineata l’importanza dell’introduzione obbligatoria del BIM negli appalti pubblici superiori a un milione di euro, a fare data dal 1° gennaio 2025.