30 Ottobre 2024
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Mini case e abitabilità, cosa cambia con il Decreto Salva Casa
Sottotetti e vecchi lavatoi pronti a invadere il mercato? Ecco come le mini case cambiano i requisiti di abitabilità nel Salva Casa.

Le micro case pronte a invadere il mercato?

 

Le case abitabili diventano micro e quindi sempre più piccole. I nuovi scenari dell’abitabilità introdotti dal Decreto Salva Casa fanno entrare sul mercato anche le mini case finora escluse dai criteri minimi.

 

Si allargano infatti le maglie per ottenere i requisiti per l’abitabilità: 20 metri quadri sono sufficienti per una persona (finora il minimo erano 28 mq) e 28 mq bastano per due (ne servivano 38 prima del Salva Casa).

 

Le micro case, quindi, diventano sempre più piccole non solo in superficie calpestabile, ma anche in altezza: con il minimo per l’abitabilità che passa da 2,7 metri a 2,4 metri.

 

Insomma, purché gli immobili ripettino i requisiti di condizioni igienico-sanitarie e siano certificati da adeguati interventi di ristrutturazione, le mini case sono pronte a essere immesse sul mercato.

 

Micro case e abitabilità: cosa cambia con il Salva Casa?

 

Il nuovo testo di legge modifica i requisiti minimi per l’abitabilità. In altre parole, attualmente un’abitazione è a norma se ha un’altezza minima di 2,70 metri e se dispone di una superficie minima di 28 metri quadri per una persona o di 38 per due persone.

 

L’emendamento proposto dalla Lega e inserito nel Decreto Salva Casa modifica tali requisiti. Per essere abitabile e agibile sono sufficienti 20 mq per una mini casa abitata da una persona e ne bastano 28 per le micro case abitate da due persone. Mentre, il minimo per l’altezza interna è abbassato a 2,40 metri.

 

Dunque, anche una mansarda in un sottotetto o un vecchio lavatoio potrebbero ottenere il requisito di abitabilità.

 

Gli emendamenti approvati prevedono inoltre semplificazioni per il cambio di destinazione d’uso e per il recupero dei sottotetti che diventano abitabili anche se gli interventi di recupero non permettono di rispettare le distanze minime tra gli edifici e i confini.

 

Il commento del ministro Salvini e dell’opposizione

 

Il Decreto Salva Casa, dopo l’approvazione della commissione Ambiente di Montecitorio, è atteso ora in discussione in aula alla Camera dei Deputati, dove si prevede che verrà posta la fiducia.

 

Le modifiche vanno a cambiare il regolamento igienico-sanitario per le abitazioni, risalente agli anni ’70 e completano l’azione intrapresa dai parlamentari della Lega e finalizzata a portare sul mercato numerosi immobili, finora esclusi dai parametri minimi.

 

Il provvedimento sulle micro case, soprattutto nelle grandi città, risponde alla domanda di studenti lavoratori e contribuisce a ridurre il consumo di suolo. Questo il commento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: un successo per la Lega che mantiene un impegno assunto in campagna elettorale.

 

Di tono diverso, il commento delle opposizioni, con il M5S che relativamente ai nuovi parametri di abitabilità delle micro case parla di misure da “case dei puffi” o da “box di un cavallo”.

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