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Le mini case sono la risposta al mercato che cambia?
Il modo di dire “Less is more” (“Meno è di più”) si applica perfettamente alle nuove tendenze abitative. Budget limitati e ambienti ridotti, progettati per sfruttare al massimo spazi ridotti, stanno decretando il successo delle mini case.
Il trend in Italia è confermato da un provvedimento governativo, che potrebbe impattare sul settore edile, e da un nuovo prodotto che irrompe sul mercato modificando abitudini abitative e stili di vita.
Che si tratti di una seconda casa o di un investimento di ristrutturazione per mettere a reddito un piccolo immobile, con cambio di destinazione d’uso, le mini case sono al centro dell’attenzione politica e di nuovi progetti imprenditoriali.
Mini case: in arrivo un emendamento al Decreto Salva Casa
Il Decreto Salva Casa (DL 29 maggio 2024, n. 69), da poco pubblicato in Gazzetta e diventato legge, potrebbe a breve essere oggetto di modifiche finalizzate a rendere abitabili cantine, seminterrati e lavatoi.
I parlamentari della Lega, infatti, hanno preparato un emendamento per cambiare i requisiti minimi di altezza e superficie per l’abitabilità.
Tali norme risalgono al decreto Sanità del 1975, che contiene le istruzioni sull’altezza minima e i requisiti igienico-sanitari.
In particolare, l’altezza è fissata a m 2,40 per i locali abitativi riducibili a m. 2,20 per i corridoi, i bagni, e i ripostigli. Mentre, la superficie attualmente è pari a minimo 28 metri quadri per un monolocale.
La normativa, secondo ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), è restrittiva e vetusta. E sulla stessa lunghezza d’onda sembra essere il Governo.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini – primo promotore del Decreto Salva Casa – vorrebbe superare una logica lontana da Paesi come Inghilterra e Germania, dove le altezze minime sono inferiori e dove non esiste la superficie minima abitabile.
Ikea cavalca l’onda delle Tiny House
Chi sembra aver giocato d’anticipo sulle mini case è Ikea. Il colosso svedese dell’arredamento ha investito in una nuova nicchia di mercato: case prefabbricate montabili e smontabili in poche ore, che necessitano solo degli allacciamenti finali per essere abitate.
Piccole, economiche ed ecologiche, le tiny house sono facili da spostare e da riparare e garantiscono massima funzionalità e comfort in spazi ridotti e a costi contenuti: 40.000 euro il prezzo per un modello da 17 mq.
Le mini case Ikea sono state progettate in collaborazione con la società ESCAPE, azienda statunitense che costruisce abitazioni trasportabili e chiavi in mano.
All’interno si trovano la camera da letto con letto matrimoniale, il bagno con servizi e la cucina dotata di cappa. La dotazione standard prevede anche lavatrice, asciugatrice, frigorifero, pompa di calore e scalda bagno.
Vani porta oggetti, un grande armadio e prese USB completano gli accessori di serie.