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Edilizia pubblica: il ministro Salvini ha firmato il decreto sui fondi per la riqualificazione dei luoghi di culto in 9 regioni italiane. Ecco quali sono gli interventi più onerosi.
Riqualificazione dei luoghi di culto: approvati i fondi
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha recentemente approvato un programma di interventi per il restauro e il risanamento conservativo dei luoghi di culto. Lo stanziamento complessivo ammonta a 11.549.199 euro.
I fondi come stabilito dal Decreto ministeriale prot. n. 231, del 17 settembre 2024, sono distribuiti sul triennio 2024-2026 e sono destinati alla conservazione del patrimonio storico-artistico delle Regioni italiane.
Il testo di legge assegna le risorse a 9 Regioni, con interventi mirati su edifici di rilevanza storica e culturale, come il Convento di San Francesco a Lamezia Terme e la Chiesa San Giovanni Battista e Martino a Ciriè (Torino).
Quali sono i lavori più costosi finanziati dal decreto sull’edilizia di culto?
Di seguito, la tabella che riporta i dettagli degli interventi approvati, i luoghi culto beneficiari e l’importo complessivo richiesto, con un focus sui 10 lavori con maggiore impatto sui finanziamenti:
Beneficiario |
Intervento |
Importo totale |
Convento di San Francesco di Paola – Lamezia Terme, Sambiase (CZ) |
Restauro e messa in sicurezza |
€ 4.400.000 |
Chiesa San Giovanni Battista e Martino – Ciriè (TO) |
Conservazione |
€ 1.150.000 |
Chiesa di S. Fermo Minore di Brà (o dei Filippini) – Verona |
Risanamento conservativo e consolidamento strutturale della facciata |
€ 783.384 |
Campanile della Chiesa di S. Fermo Minore di Brà – Verona |
Restauro e risanamento conservativo |
€ 779.642 |
Chiesa e Convento di San Francesco di Paola – Taranto |
Risanamento conservativo |
€ 710.000 |
Chiesa di Santa Maria Assunta – Chiuduno (BG) |
Restauro e valorizzazione |
€ 500.000 |
Chiesa del SS. Rosario – Roccagloriosa (SA) |
Restauro e completamento |
€ 370.000 |
Chiesa Arcipretale dei Santi Pietro e Paolo (FR) |
Conservazione e recupero |
€ 350.000 |
Chiesa madre di San Nicola di Bari – San Giuliano del Sannio (CB) |
Consolidamento e progettazione |
€ 300.000 |
Santuario di Santa Maria dei Miracoli – Milano |
Restauro degli elementi lignei |
€ 232.000 |
Santuario di S. Sofia – Poderia (loc. Pantrato, Salerno) |
Restauro e messa in sicurezza |
€ 200.000 |
Gli interventi previsti rispondono all’esigenza di conservazione del patrimonio storico, ma anche di sicurezza, nel rispetto delle normative che regolano l’edilizia dei luoghi di culto.
Come funzionano gli interventi edilizi sui luoghi di culto?
I lavori saranno gestiti dai Provveditorati interregionali per le opere pubbliche, con possibilità di stipulare convenzioni con i beneficiari per una corretta esecuzione degli interventi.
La normativa sulla costruzione dei luoghi di culto in Italia, così come quella per la gestione e la manutenzione o riqualificazione, è strettamente regolamentata sia a livello statale che regionale.
A livello statale, il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) fornisce le linee guida generali per le costruzioni, inclusi i luoghi di culto.
A livello regionale, le singole regioni possono emanare normative che tengono conto delle peculiarità territoriali e delle esigenze delle diverse comunità religiose presenti sul territorio.
Dal momento che molti luoghi di culto in Italia sono considerati beni culturali, come tali sono soggetti a specifiche tutele: il restauro o la riqualificazione edilizia devono seguire le disposizioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42), che prevede procedure autorizzative particolari e l’obbligo di coinvolgere le Soprintendenze competenti.