29 Ottobre 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» “Ho il sugo sul fuoco!”: le scuse più creative per farsi aprire la porta di casa
Apertura porta in emergenza: in Toscana il record di chiamate ai VVF

Chiavi dimenticate o perse e scuse originali per accelerare i soccorsi. Nella classifica dei “fuori casa” la Toscana è in testa con migliaia di chiamate per aperture di porte. Ma attenzione alle ‘furbate’ perché i Vigili del Fuoco vanno chiamati solo in caso di vera emergenza.

 

Registro dei distratti: in Toscana record di aperture porte

 

Capita a tutti: chiave lasciata nella toppa la sera prima, borsa che “inghiotte” il mazzo, porta tirata dietro di fretta. In Toscana il fenomeno è diventato cronico: nel 2024 i centralini dei vigili del fuoco hanno registrato 16.653 richieste per apertura porte e finestre, una media di circa 45 interventi al giorno.

 

Il confronto stupisce: una regione molto più popolosa come la Lombardia si ferma attorno alle 10.000 aperture, mentre l’Emilia-Romagna supera di poco la Toscana ma con più abitanti. Nel zona di Firenze le aperture delle serrature superano quota 4.000, con picchi anche a Pisa e Livorno.

 

I furbetti delle chiamate per “aprire la porta di casa”

 

Il costo, oltre ai soldi, è il tempo: poiché non si tratta quasi mai di emergenze, l’attesa può durare ore e nei giorni di maltempo o di forte carico i ritardi aumentano. Da qui nascono le “furbizie”: c’è chi inventa la pentola sul fuoco o il gas lasciato aperto per ottenere priorità. Oltre a togliere risorse a chi è davvero in pericolo, si rischia una denuncia per procurato allarme.

 

Morale della storia: perdere le chiavi è una scocciatura che si può limitare con scelte più consapevoli: valutare quando chiamare l’emergenza fabbro per apertura porte e prevenire con piccole abitudini.

 

Chiavi perse? Ecco chi contattare anche in emergenza

 

Non tutte le porte chiuse richiedono i vigili del fuoco. Se non c’è un pericolo immediato per persone o cose, la strada maestra è il professionista. Un fabbro esperto, in molti casi, riesce a riaprire senza danni e se la serratura non ha mandata, talvolta basta un intervento “gentile”.

 

Per evitare brutte sorprese:

  • chiedi sempre un’indicazione chiara dei costi del fabbro: diritto di chiamata, tariffa oraria, eventuali maggiorazioni emergenza notturna o festiva;
  • fatti spiegare se l’intervento di apertura porta è distruttivo (con sostituzione cilindro) o non distruttivo;
  • chiarisci il tipo di infisso da aprire (porta blindata, doppia mappa, cilindro europeo), il piano e l’accesso.

 

In sintesi: trasparenza prima di tutto. Se qualcuno evita di parlare di cifre al telefono o rifiuta di specificare le maggiorazioni, consideralo un campanello d’allarme.

 

Prevenzione e trucchi pratici

 

La prevenzione batte qualsiasi intervento d’emergenza:

 

  • fai almeno due copie e consegna un mazzo di chiavi a una persona di fiducia nel raggio di 15-20 minuti da casa;
  • usa un portachiavi vistoso e “rumoroso” per ridurre le dimenticanze;
  • per B&B e affitti brevi, concorda un punto di recupero chiavi alternativo e il contatto diretto dell’host;
  • considera soluzioni smart (tastierino, cilindro elettronico, cassaforte portachiavi certificata) solo se installate correttamente e coperte da garanzia.

 

Se, nonostante tutto, resti fuori: respira, verifica con calma se la porta ha mandata, prova a contattare un vicino con la copia e, se serve, chiama un professionista qualificato seguendo le regole sopra.

 

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