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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha stanziato 33,7 milioni di euro. Gli enti locali hanno tempo fino al 10 dicembre 2024 per presentare domanda e accedere al finanziamento.
Obiettivi del fondo unico e stato attuale dell’edilizia scolastica italiana
Il Fondo Unico per l’Edilizia Scolastica è stato istituito dal decreto-legge n. 124/2019 e poi successivamente convertito nella legge n. 157/2019. Lo scopo del documento normativo è quello di rispondere a due urgenze critiche:
- Migliorare la sicurezza degli edifici scolastici attraverso verifiche di vulnerabilità e lavori di adeguamento alle normative sismiche per le costruzioni.
- Promuovere la ristrutturazione energetica, contribuendo al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.
Secondo il report “Ecosistema Scuola” di Legambiente, infatti, lo stato delle scuole italiane è precario: molti edifici sono privi di certificazioni di agibilità e non rispondono ai moderni standard di sicurezza. Tale situazione impone interventi rapidi e mirati per garantire ambienti di apprendimento sicuri ed efficienti.
Come accedere al bando del Fondo Unico per Edilizia Scolastica?
Per partecipare al bando del Fondo Unico per Edilizia Scolastica, gli enti locali devono seguire una procedura rigorosa, presentando la candidatura attraverso apposita piattaforma online entro il termine stabilito del 10 dicembre 2024. Ogni ente può proporre un solo progetto riguardante un edificio specifico, e il valore massimo del finanziamento pari a 1,5 milioni di euro.
La documentazione necessaria da allegare comprende:
- Studio di fattibilità tecnico-economica, obbligatorio per la validità della domanda.
- Aggiudicazione dei lavori che deve avvenire entro sei mesi dalla pubblicazione dell’Avviso Pubblico.
Per quanto riguarda l’erogazione del finanziamento del Fondo Unico per Edilizia Scolastica, le risorse saranno distribuite in tre tranche:
- 30% come anticipo, previa richiesta dell’ente beneficiario.
- Tra il 60% e il 90% in base all’avanzamento dei lavori.
- 10% alla fine, dopo il collaudo.
Qualora gli enti accantonassero eventuali fondi del finanziamento non spesi potranno reinvestirli solo con l’autorizzazione del MIM.
Quali sono gli interventi ammessi al finanziamento del MIM?
Il finanziamento offerto Fondo Unico per Edilizia Scolastica rappresenta un’opportunità concreta per migliorare le scuole italiane, affrontando due delle sfide più critiche: l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica.
Con una scadenza improrogabile al 10 dicembre 2024, gli enti locali devono agire prontamente assicurando una gestione trasparente dei fondi e pianificando interventi di alta qualità finalizzati a:
- Riduzione dei consumi energetici: grazie all’installazione di impianti moderni e materiali isolanti, le scuole possono abbattere i costi di riscaldamento e raffrescamento.
- Miglioramento della sicurezza: le verifiche di vulnerabilità sismica permettono interventi mirati per adeguare le strutture agli standard antisismici, essenziali in molte regioni italiane.
- Valorizzazione del patrimonio edilizio: le scuole rinnovate rappresentano un investimento per le comunità, con un impatto positivo sulla qualità della vita e sull’educazione.
In un contesto di emergenza climatica e rischio sismico, questi investimenti non solo proteggono le nuove generazioni, ma rappresentano un passo verso un futuro più sicuro e sostenibile.