29 Marzo 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Fisco, caccia ai furbetti del Superbonus e non solo: chi rischia di più nei prossimi tre anni?
Le lettere compliance fanno luce sui furbetti della ristrutturazione con Superbonus.

Scatta la maxi-stretta del Fisco: 60.000 lettere di compliance per stanare chi ha omesso variazioni catastali dopo il Superbonus. Nel mirino ruderi e immobili a rendita zero. Ecco come si muoverà l’Agenzia fino al 2027.

 

Superbonus e Lettere compliance: scatta la maxi operazione del Fisco

 

L’Agenzia delle Entrate ha ufficialmente dato il via a un piano triennale che prevede 60.000 lettere di compliance inviate a contribuenti sospettati di aver abusato del superbonus 110%, senza aggiornare il valore catastale degli immobili. Parte così una delle campagne di controllo più mirate degli ultimi anni. 

 

L’attacco parte dai casi più gravi e sospetti: fabbricati in costruzione, ruderi ed edifici collabenti, formalmente ancora a rendita zero, ma che sono stati ristrutturati grazie alle agevolazioni e hanno generato cessioni di credito. Il Fisco li considera potenziali immobili fantasma, da riportare alla luce.

 

In questa prima fase, 10.000 lettere compliance stanno partendo in tutta Italia. Le comunicazioni, tutt’altro che “amichevoli”, intimano ai proprietari di fornire spiegazioni dettagliate, chiarendo perché non sia stata aggiornata la rendita catastale. Chi non risponderà o non si adeguerà, rischia un accertamento fiscale formale, con esiti che potrebbero tradursi in sanzioni salate, recuperi d’imposta e contenziosi fiscali.

 

E questa è solo la punta dell’iceberg: il piano dell’Agenzia prevede un’escalation inevitabile e capillare:

  • 15.000 lettere compliance nel 2025
  • 20.000 nel 2026
  • 25.000 nel 2027

 

Chi oggi non riceve la lettera compliance non può dormire sonni tranquilli: l’Agenzia ha in mano dati, incroci catastali e informazioni sulle cessioni di credito. Il rischio di finire nel radar è concreto e crescente.

 

Tabella – Lettere di compliance previste per immobili post-superbonus

 

Anno

Lettere Compliance previste

Obiettivo operativo

2024

10.000

Casi critici: immobili fantasma a rendita catastale nulla

2025

15.000

Estensione del controllo a nuove categorie

2026

20.000

Rafforzamento mirato delle attività ispettive

2027

25.000

Blitz finale su immobili rivalutati

Totale lettere compliance

60.000

Operazione di bonifica post-superbonus

 

Stretta fiscale in arrivo: quanto aumenteranno i controlli dal 2025 al 2027?

 

La campagna di lettere compliance sul Superbonus è solo una parte del gigantesco piano di potenziamento dei controlli fiscali delineato dall’Agenzia. Il documento PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) fissa numeri netti e traiettorie chiare: a partire dal 2025 scatterà un incremento generalizzato dei controlli su imposte dirette, Iva e Irap.

 

  • +15% di controlli nel 2025
  • +16% nel 2026
  • +18% nel 2027

 

Nel dettaglio, si parla di:

 

  • 370mila controlli nel 2025
  • 375mila nel 2026
  • 380mila nel 2027

 

A questi vanno aggiunti i soggetti sottoposti a verifica congiunta con la Guardia di Finanza: 70.000 nel 2025, che saliranno a 75.000 nei due anni successivi. Ma ciò che desta particolare attenzione è l’efficacia crescente delle verifiche: il tasso di positività – cioè, la probabilità che un controllo individui una reale anomalia – crescerà dal 92% nel 2025 al 94% nel 2027.

 

Questo significa che quasi ogni verifica fiscale porterà alla scoperta di un’irregolarità. La macchina del Fisco, in altre parole, non solo si muove di più, ma colpisce con precisione chirurgica. Il segnale è inequivocabile: il Fisco cambia marcia e punta tutto su una strategia che unisce tecnologia, incrocio dati e repressione mirata.

 

Insomma, le lettere compliance per il Superbonus sono solo la punta dell’iceberg: chi ha agito con leggerezza o ha tentato scorciatoie furbette ha poco tempo per rimediare. Sarà davvero così?

 

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