5 Settembre 2025
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Indice fiducia costruzioni in calo e portafoglio cantieri in crescita - Istat agosto 2025

Ad agosto la fiducia delle imprese edili scende a 101,3, terzo peggior risultato negli ultimi 3 anni. Male ingegneria civile e lavori specializzati, meglio le aspettative di occupazione. Ecco cosa dicono i dati Istat.

 

La fotografia Istat: fiducia in calo per le imprese edili

 

Il mese appena trascorso segna un passo indietro per la fiducia delle imprese di costruzione. Secondo la nota pubblicata dall’Istat a fine agosto, l’indice della fiducia è sceso a quota 101,3 contro il 102,3 di luglio, segnando uno dei peggiori livelli degli ultimi tre anni. Ecco l’andamento dei principali comparti:

 

Settore

Luglio 2025

Agosto 2025

Variazione

Costruzione di edifici

101,7

101,7

stabile

Ingegneria civile

109,8

107,6

-2,2

Lavori specializzati

103,5

99,9

-3,6

 

Ordini professionali e occupazione: luci e ombre per gli addetti ai lavori

 

Analizzando più nel dettaglio le risposte delle imprese edili e di costruzione, il quadro risulta contrastato:

 

  • Occupazione: segnali positivi in tutti i comparti (+8,1 edifici, +10,5 ingegneria civile, +6,7 lavori specializzati).
  • Ordini e piani di costruzione: solo l’ingegneria civile registra una crescita (+13,7), mentre peggiorano costruzione di edifici (-2,9) e lavori specializzati (-8,7).

 

Il dato medio di agosto (101,3) è il terzo più basso degli ultimi 37 mesi: valori inferiori si erano registrati solo a novembre 2022 (99,9) e dicembre 2024 (100,8).

 

Quali sono i lavori specializzati nelle costruzioni?

 

La categoria dei “lavori specializzati” – quella che ha registrato il calo più evidente ad agosto – comprende attività cruciali per il settore, che richiedono competenze tecniche e attrezzature mirate. Secondo la classificazione ATECO (divisione 43), rientrano tra i lavori specializzati:

 

  • demolizioni e preparazione del cantiere;
  • installazione di impianti elettrici, idraulici, termici, di condizionamento, ascensori e allarmi;
  • intonacatura, tinteggiatura, posa di pavimenti, rivestimenti e vetrate;
  • realizzazione di coperture, fondazioni, strutture in acciaio o calcestruzzo;
  • montaggio ponteggi e opere provvisionali.

 

Si tratta spesso di attività affidate in subappalto, che incidono direttamente su qualità e tempi delle opere. Il -8,7% di fiducia rilevato dall’Istat in questo comparto segnala quindi difficoltà diffuse, che non riguardano solo i grandi cantieri ma anche le lavorazioni quotidiane e più concrete.

 

Uno sguardo di medio periodo: portafogli ordini in crescita

 

Il calo di fiducia non si traduce in un crollo dei cantieri. I dati trimestrali dell’Istat mostrano infatti una crescita stabile della durata dei lavori assicurati dal portafoglio delle imprese:

 

  • ottobre 2022: 13,8 mesi
  • luglio 2025: 17,5 mesi (record della serie storica)

 

Questo significa che, pur con oscillazioni nel clima di fiducia, le imprese edili e di costruzioni hanno davanti una pipeline di lavori più ampia e solida rispetto al passato. Da rimarcare, poi, che il peggioramento di agosto non riguarda solo l’edilizia, come dimostrano i seguenti dati dell’indagine Istat:

 

  • industria manifatturiera: da 87,8 a 87,4;
  • commercio al dettaglio: da 105,7 a 102,8;
  • servizi di mercato: unica eccezione positiva, da 93,8 a 95,0.

 

Il comparto costruzioni rimane dunque un pilastro, ma con dinamiche interne altalenanti, strettamente legate sia alla congiuntura economica generale sia a fattori specifici del settore.

 

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