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Ad agosto la fiducia delle imprese edili scende a 101,3, terzo peggior risultato negli ultimi 3 anni. Male ingegneria civile e lavori specializzati, meglio le aspettative di occupazione. Ecco cosa dicono i dati Istat.
La fotografia Istat: fiducia in calo per le imprese edili
Il mese appena trascorso segna un passo indietro per la fiducia delle imprese di costruzione. Secondo la nota pubblicata dall’Istat a fine agosto, l’indice della fiducia è sceso a quota 101,3 contro il 102,3 di luglio, segnando uno dei peggiori livelli degli ultimi tre anni. Ecco l’andamento dei principali comparti:
Settore |
Luglio 2025 |
Agosto 2025 |
Variazione |
Costruzione di edifici |
101,7 |
101,7 |
stabile |
Ingegneria civile |
109,8 |
107,6 |
-2,2 |
Lavori specializzati |
103,5 |
99,9 |
-3,6 |
Ordini professionali e occupazione: luci e ombre per gli addetti ai lavori
Analizzando più nel dettaglio le risposte delle imprese edili e di costruzione, il quadro risulta contrastato:
- Occupazione: segnali positivi in tutti i comparti (+8,1 edifici, +10,5 ingegneria civile, +6,7 lavori specializzati).
- Ordini e piani di costruzione: solo l’ingegneria civile registra una crescita (+13,7), mentre peggiorano costruzione di edifici (-2,9) e lavori specializzati (-8,7).
Il dato medio di agosto (101,3) è il terzo più basso degli ultimi 37 mesi: valori inferiori si erano registrati solo a novembre 2022 (99,9) e dicembre 2024 (100,8).
Quali sono i lavori specializzati nelle costruzioni?
La categoria dei “lavori specializzati” – quella che ha registrato il calo più evidente ad agosto – comprende attività cruciali per il settore, che richiedono competenze tecniche e attrezzature mirate. Secondo la classificazione ATECO (divisione 43), rientrano tra i lavori specializzati:
- demolizioni e preparazione del cantiere;
- installazione di impianti elettrici, idraulici, termici, di condizionamento, ascensori e allarmi;
- intonacatura, tinteggiatura, posa di pavimenti, rivestimenti e vetrate;
- realizzazione di coperture, fondazioni, strutture in acciaio o calcestruzzo;
- montaggio ponteggi e opere provvisionali.
Si tratta spesso di attività affidate in subappalto, che incidono direttamente su qualità e tempi delle opere. Il -8,7% di fiducia rilevato dall’Istat in questo comparto segnala quindi difficoltà diffuse, che non riguardano solo i grandi cantieri ma anche le lavorazioni quotidiane e più concrete.
Uno sguardo di medio periodo: portafogli ordini in crescita
Il calo di fiducia non si traduce in un crollo dei cantieri. I dati trimestrali dell’Istat mostrano infatti una crescita stabile della durata dei lavori assicurati dal portafoglio delle imprese:
- ottobre 2022: 13,8 mesi
- luglio 2025: 17,5 mesi (record della serie storica)
Questo significa che, pur con oscillazioni nel clima di fiducia, le imprese edili e di costruzioni hanno davanti una pipeline di lavori più ampia e solida rispetto al passato. Da rimarcare, poi, che il peggioramento di agosto non riguarda solo l’edilizia, come dimostrano i seguenti dati dell’indagine Istat:
- industria manifatturiera: da 87,8 a 87,4;
- commercio al dettaglio: da 105,7 a 102,8;
- servizi di mercato: unica eccezione positiva, da 93,8 a 95,0.
Il comparto costruzioni rimane dunque un pilastro, ma con dinamiche interne altalenanti, strettamente legate sia alla congiuntura economica generale sia a fattori specifici del settore.