25 Novembre 2024
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Decreto legge

Una mini sanatoria per gli immobili con piccole difformità. 

 

Il recente decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri introduce una serie di novità significative in materia di edilizia e urbanistica. Tra queste, una mini sanatoria per regolarizzare le piccole difformità edilizie, semplificazioni per l’edilizia libera e la possibilità di vendere case abusive non ancora demolite. Scopriamo insieme i dettagli di questo importante provvedimento.

 

Edilizia libera: nuove opere senza permessi

 

Il decreto amplia la definizione di edilizia libera, includendo interventi che non richiedono alcun titolo abilitativo, permesso o comunicazione. Tra questi, le vetrate panoramiche amovibili (Vepa) per porticati, logge e balconi, che offrono protezione dagli agenti atmosferici e migliorano le prestazioni acustiche ed energetiche.

 

Inoltre, vengono introdotte nuove categorie di opere di schermatura solare, come tende da sole, tende a pergola e strutture simili. Queste opere, purché non creino spazi stabilmente chiusi, rientrano nell’edilizia libera, contribuendo a ridurre l’impatto visivo e armonizzandosi con le linee architettoniche esistenti.

 

Semplificazione per l’accertamento di conformità

 

Una delle novità più rilevanti è l’addio al requisito della doppia conforme per l’accertamento di conformità delle parziali difformità edilizie. D’ora in poi, sarà sufficiente che l’intervento sia conforme alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda e a quella edilizia vigente al momento della realizzazione.

 

Il decreto introduce anche la possibilità per i comuni di rilasciare sanatorie condizionate alla realizzazione di interventi di adeguamento edilizio, come la rimozione di barriere architettoniche o l’efficientamento energetico. Il silenzio-rigetto viene sostituito con il silenzio-assenso, accelerando così le procedure burocratiche.

 

Superare le difficoltà nella dimostrazione della legittimità dell’immobile

 

Il decreto semplifica la dimostrazione dello stato di legittimità degli immobili, stabilendo che sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio. Questo riduce gli oneri amministrativi per i cittadini, che non dovranno più ricostruire l’intera storia dei titoli edilizi rilasciati nel passato.

 

Inoltre, tra i titoli idonei a dimostrare la legittimità dell’immobile rientrano anche quelli rilasciati nei casi di accertamento di conformità e di interventi eseguiti in base a permesso annullato. Le parziali difformità verranno così sanate, contribuendo a dimostrare lo stato legittimo dell’immobile.

 

Sblocco delle vendite di case abusive

 

Un altro punto cruciale del decreto riguarda lo sblocco delle vendite di case abusive non ancora demolite. Il comune potrà procedere all’alienazione dei beni abusivi, condizionando sospensivamente il contratto all’effettiva rimozione delle opere abusive da parte dell’acquirente.

 

Questa misura non solo favorisce la rimozione delle opere abusive, ma incentiva anche la rigenerazione urbana, la riqualificazione di aree degradate e la valorizzazione di immobili dismessi. Un terzo delle entrate derivanti dall’alienazione degli immobili abusivi sarà destinato a queste finalità, promuovendo così interventi di recupero e valorizzazione urbana.

 

Il nuovo decreto legge rappresenta un passo avanti significativo verso la semplificazione delle procedure edilizie e urbanistiche, offrendo nuove opportunità per regolarizzare le piccole difformità edilizie e promuovendo la rigenerazione urbana.

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