
Scopri il contenuto di questa pagina in breve
Cantieri più sostenibili e innovativi? Così dovrebbe essere secondo lo standard Uni/PdR 172 che introduce un sistema di rating che valorizza le aziende eco-friendly. Scopri come funzionerà e chi ne trarrà vantaggio.
Cantiere sostenibile: Uni/PdR 172 premia le imprese edili green
Un nuovo standard potrebbe rivoluzionare il modo in cui i cantieri vengono concepiti e gestiti, rendendo la sostenibilità un criterio misurabile e premiante. La Prassi di riferimento Uni/PdR 172, sviluppata dall’Ente Italiano di Normazione (Uni) in collaborazione con l’Associazione Infrastrutture Sostenibili (Ais), introduce un sistema di valutazione basato su indicatori ambientali e sociali.
L’obiettivo? Garantire che la sostenibilità sia integrata sin dalle prime fasi di progettazione delle opere infrastrutturali, premiando le imprese che adottano soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente. Il sistema di rating elaborato è già stato testato da stazioni appaltanti di rilievo come Snam, Telt e Italferr, che lo hanno applicato a grandi cantieri infrastrutturali, tra cui la linea ferroviaria Terni-Spoleto, il tratto Andora-Finale in Liguria e le connessioni al futuro Ponte sullo Stretto di Messina.
Lo standard Uni/PdR 172 potrebbe presto diventare un requisito nei bandi di gara, favorendo un approccio più responsabile alla costruzione di grandi opere pubbliche.
Quali sono i criteri di valutazione della Uni/PdR 172?
Uni/PdR 172 si basa su 33 indicatori di sostenibilità sviluppati dall’Ais, che coprono l’intero ciclo di vita di un cantiere, dalla fase progettuale fino alla chiusura dei lavori. Questi criteri includono:
Indicatore |
Obiettivo |
Contenimento delle emissioni |
Riduzione delle emissioni di CO2 e inquinanti attraverso tecnologie e pratiche sostenibili |
Tutela del paesaggio e della biodiversità |
Minimizzazione dell’impatto ambientale su ecosistemi e territori |
Riuso e riciclo dei materiali (edilizia circolare) |
Promozione dell’economia circolare e riduzione dei rifiuti |
Coinvolgimento delle comunità locali |
Dialogo con stakeholder e popolazione per un impatto positivo |
Gestione intelligente delle macerie e dei rifiuti inerti |
Ottimizzazione del ciclo di smaltimento e riduzione dell’impatto ambientale |
Efficienza energetica e utilizzo di fonti rinnovabili |
Implementazione di soluzioni per ridurre il consumo energetico nei cantieri |
Inoltre, l’uso di strumenti digitali avanzati come il BIM (Building Information Modeling) e il Digital Twin facilita il monitoraggio delle performance ambientali e l’ottimizzazione delle operazioni in cantiere.
Come cambierà il settore delle infrastrutture con il nuovo standard?
L’adozione della Uni/PdR 172 non è solo una questione di compliance ambientale, ma rappresenta un vero cambio di paradigma per il settore delle infrastrutture. L’idea alla base è quella di incentivare progettisti e imprese a implementare pratiche più sostenibili attraverso un sistema di premialità nei bandi di gara.
L’applicazione del rating potrebbe dunque segnare un passo fondamentale nella transizione ecologica del settore delle costruzioni, trasformando il concetto di “cantiere sostenibile” da semplice slogan a realtà concreta. La sfida ora sarà quella di diffondere il nuovo approccio normato in Uni/PdR 172 e renderlo un elemento cardine nelle politiche di appalto pubblico e nelle strategie aziendali del comparto infrastrutturale.
Le stazioni appaltanti pubbliche e private avranno l’opportunità di adottare criteri più stringenti per la selezione delle imprese, favorendo soluzioni innovative per la riduzione delle emissioni di CO₂, il riuso dei materiali e la protezione del territorio.