12 Giugno 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Cambiare casa conviene: lo Stato ti regala fino a 10.000 euro, ma devi sbrigarti
giovane coppia felice seduta sul pavimento della nuova casa circondata da scatoloni da trasloco dopo il cambio casa.

Sembra uno scherzo, e invece è vero. Lo Stato italiano, tramite l’Agenzia delle Entrate, mette sul piatto un bonus fino a 10.000 euro. E non si tratta di uno sconto fiscale o di una detrazione da aspettare nel 730: parliamo di soldi veri. Il problema? Come spesso accade in Italia, il bonus esiste, ma pochi lo conoscono. E se aspetti troppo, rischi di perderlo per sempre.

 

Cambi casa? Allora c’è un regalo per te (forse)

 

Sì, hai letto bene. Se nel 2025 decidi di cambiare casa perché hai trovato un lavoro a tempo indeterminato in un altro Comune, lo Stato ti regala fino a 10.000 euro. Il bonus è contenuto nella Legge 207/2024 e prevede un contributo per chi accetta un nuovo impiego a tempo indeterminato nel 2025 e trasferisce la residenza di almeno 100 km.

 

Il premio? Fino a 5.000 euro all’anno per due anni (per un totale di 10.000 euro complessivi), esentasse e direttamente versati dal datore di lavoro, a copertura delle spese di affitto o manutenzione dell’immobile locato. In altre parole: lo Stato ti aiuta a pagarti la nuova abitazione (come previsto dalla Legge 207/2024, art. 1, commi 386-389), ma a patto che il cambiamento sia reale: nuova residenza, nuova vita.

 

Bonus casa nuova (anche senza lavori)

 

Ma come deve essere la casa nuova per il bonus casa in oggetto? Non servono i classici lavori richiesti per il bonus ristrutturazione. Insomma, non devi dimostrare di aver rifatto il bagno o aver cambiato gli infissi: basta cambiare residenza.

 

Negli ultimi anni siamo stati abituati a pensare che i bonus sulla casa significassero solo ristrutturazione energetica o riqualificazione edilizia. Ma il 2025 ribalta la prospettiva: non è necessario toccare un mattone per accedere a un’agevolazione importante. Basta spostarsi.

 

Ed è qui che il discorso si fa interessante. Perché, accanto al bonus “cambio casa per lavoro”, rimangono in vigore anche i classici bonus sopra citati. Ad esempio, il Bonus Ristrutturazioni, che ti permette di recuperare il 50% delle spese per manutenzioni ordinarie o straordinarie.

 

E per chi ha due immobili? La detrazione scende al 36%, ma resta comunque appetibile. Specie se stai per trasferirti fuori città, e vuoi dare una ‘rinfrescata’ prima di mettere casa in affitto.

 

Altri bonus per chi cambia casa per studio o per lavoro

 

Chi non cambia città, ma comunque è in affitto o ha un contratto regolare, può accedere a detrazioni più contenute: si va da 495 a 991 euro di detrazione IRPEF, in base al reddito. Meglio di niente, ma nulla a che vedere con il bonus da 10.000 euro per chi ha il coraggio di fare il salto.

 

Anche i giovani tra 20 e 31 anni con ISEE sotto i 15.493 euro possono ottenere fino a 2.000 euro di detrazione. E per gli studenti fuori sede, l’INPS offre un contributo diretto (fino a 279 euro) oltre alla classica detrazione del 19%. Ma attenzione: le agevolazioni non si sommano. Bisogna scegliere quella più adatta al proprio caso, e spesso la più generosa ha requisiti più rigidi.

 

Il rischio? Finisce tutto troppo presto

 

Come al solito, però, c’è un ma. Le risorse non sono illimitate, e in molte città i fondi si esauriscono in fretta. A Milano, ad esempio, il bando comunale per l’affitto è stato chiuso con mesi di anticipo, per esaurimento dei fondi. Tradotto: se aspetti troppo, rischi di trovarti con una nuova casa, ma senza un euro di rimborso.

 

Ecco perché è fondamentale muoversi subito, informarsi, e consultare le fonti ufficiali (Agenzia delle Entrate, INPS, siti regionali). O, più semplicemente, iniziare a pensare che cambiare casa non è più solo una scelta di vita: è un’occasione economica concreta.

 

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