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Sono in partenza le lettere compliance per Superbonus e rendita catastale. Se tocca a te, il consiglio è di agire tempestivamente per fornire le informazioni richieste o aggiornare i dati catastali. Ecco come fare per evitare una stangata sui lavori del Superbonus.
Lettere compliance su rendite catastali: scattano i controlli fiscali
L’Agenzia delle Entrate ha attivo le procedure di invio delle lettere di compliance per monitorare il corretto adeguamento catastale degli immobili oggetto di lavori agevolati con il Superbonus. Il primo gruppo di destinatari sarà composto dai proprietari di immobili con rendita catastale ritenuta troppo bassa rispetto agli interventi eseguiti.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha chiarito che il focus iniziale sarà sui contribuenti la cui rendita catastale risulti incongruente con i lavori dichiarati. Questo controllo mira a garantire che tutte le variazioni dovute a interventi di riqualificazione energetica siano state correttamente registrate in Catasto.
La Sottosegretaria al MEF, Lucia Albano, ha ricordato che i proprietari di immobili soggetti a interventi devono verificare, anche con il supporto di tecnici abilitati, se tali lavori abbiano influito sulla consistenza dell’immobile e, di conseguenza, sulla sua rendita catastale. In caso di omissioni o anomalie, il Fisco chiederà chiarimenti o l’aggiornamento catastale.
Chi riceve le lettere del Fisco per i controlli su Superbonus e rendita?
I controlli sul Superbonus non saranno generalizzati, ma mirati a specifiche situazioni. L’Agenzia delle Entrate invierà la lettera di compliance ai proprietari che:
- Hanno immobili privi di rendita catastale registrata;
- Presentano valori catastali troppo bassi rispetto alle spese dichiarate per gli interventi edilizi;
- Non hanno comunicato correttamente eventuali variazioni di categoria e classe catastale.
Secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), non tutti gli interventi agevolati richiedono una revisione della rendita catastale. Tuttavia, le modifiche significative della struttura o della destinazione d’uso dell’immobile potrebbero rendere obbligatorio l’aggiornamento. In particolare, la variazione catastale è richiesta quando:
- Vi sono aumenti della superficie principale o delle pertinenze;
- Cambiano le caratteristiche distributive o tipologiche dell’immobile;
- Si effettuano ristrutturazioni che aumentano il valore di mercato dell’immobile di almeno il 15%.
L’invio delle lettere di compliance si basa su una selezione preventiva, effettuata tramite incrocio di banche dati e analisi approfondite delle dichiarazioni presentate. I proprietari interessati dovranno seguire una procedura che oltre agli eventuali costi variazione dati catastale, prevede anche altri oneri.
Cosa fare se ricevo la lettera dell’Agenzia delle Entrate su Superbonus e aumento rendita catastale?
Chi ha effettuato interventi edilizi deve assicurarsi che la propria posizione catastale sia in regola per evitare possibili sanzioni o richieste di adeguamento. Nel caso in cui un contribuente riceva la comunicazione di compliance, sarà invitato a confrontare i dati catastali del proprio immobile con quelli in possesso del Fisco.
Le lettere compliance conterranno oltre al codice fiscale e i dati anagrafici del contribuente e all’identificativo catastale dell’immobile segnalato, anche l’invito a fornire chiarimenti o documentazione aggiuntiva tramite il servizio online dell’Agenzia delle Entrate “Consegna documenti e istanze”.
Se il contribuente riscontra un’anomalia, dovrà affidarsi a un tecnico abilitato, per esempio selezionando un geometra per pratiche catastali al fine di avviare la pratica di aggiornamento. L’adeguamento, se effettuato in ritardo rispetto ai 30 giorni previsti, sarà considerato come adempimento spontaneo, permettendo di accedere alle sanzioni ridotte che variano da 1.032 a 8.264 euro, in base all’articolo 31 del RD 652/1939.