18 Luglio 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Truffati e abbandonati: la faccia sporca del Superbonus di cui nessuno parla
Superbonus: chi sono i truffati e cosa succede quando si diventa vittime di un sistema contorto?

Un viaggio nell’Italia del Superbonus che non ce l’ha fatta: lavori non finiti, famiglie senza casa e risparmi scomparsi. Tante storie, tutte diverse, ma con lo stesso amaro finale: progetti, ponteggi e poi il nulla.

 

Perché il Superbonus è diventato una truffa?

 

Il Superbonus 110%, nato per rilanciare l’edilizia e rendere più efficienti le abitazioni italiane, ha prodotto anche un esercito di truffati. A fronte del boom dell’edilizia “a costo zero”, migliaia di cittadini sono rimasti intrappolati tra cantieri mai finiti e promesse tradite.

 

Ogni giorno la cronaca racconta di imprese che hanno fatto “festa” con i soldi pubblici a scapito della collettività: bonus facciate, Ecobonus e Superbonus sono stati una manna per imprenditori senza scrupoli.

 

Ecco tre episodi, diversi tra loro, che raccontano la stessa verità: senza controlli, anche il miglior incentivo crea un sistema nel quale le vittime finiscono per pagare il prezzo più alto.

 

Sogni traditi e vite rovinate: chi sono i truffati del Superbonus?

 

A Polverigi, in provincia di Ancona, una madre single con due figli ha visto la propria casa trasformarsi in un incubo. Affidati i lavori a una ditta per ristrutturare l’abitazione con i fondi del Superbonus, l’impresa ha smantellato il tetto, innalzato ponteggi e poi si è dileguata.

 

Di fronte al totale abbandono del cantiere è partita una diffida ad adempiere al geometra e alla ditta. Risultato? Abitazione dichiarata inagibile e la famiglia costretta a vivere in sistemazioni di fortuna da oltre un anno. E, ovviamente, nessun aiuto dallo Stato.

 

Le truffe sul Superbonus non sono casi isolati. A San Salvo, in Abruzzo, l’intervento promesso per realizzare 160 appartamenti si è trasformato in una gigantesca frode da 10 milioni di euro. Gli acconti sono stati incassati, ma i lavori mai partiti o lasciati a metà. Otto persone e due società sono finite sotto inchiesta.

 

A Porto San Giorgio, un’indagine ha portato alla denuncia di sei soggetti: ingegneri e geometri, un amministratore e ditte edili. Il meccanismo è sempre quello: ottenere i finanziamenti pubblici presentando lavori in gran parte mai completati, con documentazioni poco trasparenti. Il danno? Circa 3 milioni di euro sottratti alle casse pubbliche e decine di residenti truffati.

 

Cosa si nasconde dietro i cantieri fantasma del Superbonus?

 

Dietro a ogni impalcatura abbandonata si cela una rete di responsabilità condivise. Non solo imprese poco oneste, ma anche una filiera di professionisti e general contractor che hanno approfittato del caos normativo e dell’effetto domino della cessione del credito.

 

Questi episodi mettono a nudo la fragilità dell’intero sistema di incentivi. Il credito fiscale, trasformato in moneta circolante, è stato per molti un’occasione ghiotta per fare cassa rapidamente. Ma se i controlli arrivano quando i danni sono già irreparabili, chi tutela davvero le vittime?

 

I truffati dal Superbonus sono persone che hanno investito tutti i risparmi di una vita, fidandosi di un meccanismo che sembrava blindato e garantito. Invece si sono ritrovate senza casa, senza tutele, e in molti casi senza sapere a chi rivolgersi.

 

Oltre i numeri, restano le cicatrici psicologiche. C’è chi ha perso la casa, chi vive in alloggi temporanei da mesi, chi ha visto fallire il proprio sogno di una ristrutturazione economicamente sostenibile. La giustizia farà il suo corso, ma sarà possibile risarcire queste famiglie?

 

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