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Spese condominiali: il caso limite della signora M.C. di Ferrara
Le spese condominiali straordinarie, come quelle di ristrutturazione, sono un tema di grande attualità. E lo saranno per anni: per rispettare le tempistiche della Direttiva Case Green, in Italia si dovranno programmare 1 milione di interventi di riqualificazione l’anno.
Per i proprietari di immobili si prospetta un futuro dove sarà necessario mettere mano al portafogli, con conseguenze spesso disastrose. Come dimostra il caso, riportato dalla testata giornalistica Estense.com, della signora M.C. che si è trovata costretta a vendere la propria abitazione per far fronte alle spese di ristrutturazione.
I fatti: siamo in un comune nella provincia di Ferrara, dove M.C. vive insieme alla figlia minorenne in un immobile avuto in eredità dalla madre.
A causa di interventi di manutenzione straordinaria deliberati dall’assemblea condominiale, la donna si è trovata costretta a mettere in vendita la casa per fare fronte agli oneri economici.
Le spese condominiali, approvate dalla maggioranza dei condomini, includevano interventi significativi per il rifacimento del tetto.
Nonostante le difficoltà economiche della donna, collaboratrice con contratto Co.co.co., non sono stati presi in considerazione dilazioni di pagamento o interventi di ristrutturazione meno onerosi che le avrebbero permesso partecipare alle spese condominiali.
Una situazione limite che evidenzia come una gestione inadeguata delle spese condominiali e delle ristrutturazioni possa mettere a rischio la stabilità economica delle persone.
Ne abbiamo parlato con il nostro esperto: Tommaso Russo, geometra libero professionista e amministratore di condomini in provincia di Roma. Riportiamo qui la sua analisi del caso e le soluzioni possibili per prevenire situazioni così drammatiche.
Spese condominiali: cosa dice la legge?
Il caso in oggetto mostra come una cattiva gestione delle spese condominiali possa portare a conseguenze drammatiche per i condomini.
La situazione denunciata nell’articolo di Estense.com mette in luce un problema reale: la ristrutturazione sostenibile, per essere davvero tale, deve tenere conto dell’esigenze dell’ambiente e delle persone.
È un monito all’importanza di una gestione sostenibile e inclusiva delle ristrutturazioni condominiali, che tenga conto delle possibilità economiche di tutti i condomini e che adotti misure preventive per evitare situazioni estreme come quella descritta.
In Italia, le ristrutturazioni condominiali sono regolate dal Codice Civile, che stabilisce come devono essere gestite le spese e le decisioni relative ai lavori. In particolare, l’articolo 1123 definisce i criteri di ripartizione delle spese tra i condomini, che devono essere suddivise in base ai millesimi di proprietà, a meno che il regolamento condominiale non disponga diversamente.
A questo punto è chiaro che il ruolo dell’amministratore di condominio è non solo quello di far rispettare le normative, ma anche quello del “buon padre di famiglia” che tutela i soggetti più deboli garantendo una gestione attenta e inclusiva delle spese condominiali.
Casi come quello della signora M.C., sempre meno rari, richiedono piani di azione alternativi.
Se, come sembra, gli interventi potevano essere meno strutturali, l’amministratore di condominio avrebbe dovuto farsi carico di chiedere preventivi di ristrutturazione a diverse ditte edili in provincia di Ferrara per individuare proposte efficienti e convenienti.
Oppure, avrebbe potuto proporre dilazioni di pagamento per evitare di mettere in difficoltà i condomini con minori disponibilità.
Consigli professionali per una ristrutturazione sostenibile al 100%
Una gestione finanziaria attenta è fondamentale per evitare che le spese condominiali straordinarie diventino insostenibili.
Per una ristrutturazione sostenibile è consigliabile attuare una strategia che preveda alcune misure preventive, come ad esempio:
- Creare un fondo di riserva: questo fondo cassa, alimentato da contributi periodici dei proprietari degli immobili, può fornire una sicurezza economica per affrontare necessità improvvise senza dover richiedere somme ingenti in tempi brevi.
- Pianificare le ristrutturazioni con anticipo: coinvolgere tutti i condomini nella pianificazione, presentando preventivi dettagliati e opzioni di pagamento dilazionato. Inoltre, prima di avviare i lavori, è essenziale effettuare un’analisi dettagliata dei costi e delle risorse disponibili, considerando anche eventuali imprevisti.
- Utilizzare incentivi fiscali disponibili: studiare le opportunità di accedere ai bonus e alle detrazioni fiscali per la ristrutturazione, assicurandosi di rispettare tutti i requisiti tecnici e normativi.
- Affidarsi a professionisti qualificati: selezionare con cura i tecnici (ingegneri, architetti e geometri) e i fornitori (imprese edili), coinvolti nei lavori, garantendo che abbiano le competenze necessarie per completare i lavori nel rispetto delle normative e delle tempistiche previste. Risorse online, come il portale specializzato Edilnet.it, mettono a disposizione schede aziendali e recensioni verificate al 100% per misurare affidabilità ed esperienza dei professionisti del settore, prima di contattarli per ricevere preventivi online.
- Prevedere soluzioni alternative: offrire piani di pagamento flessibili o possibilità di dilazione aiuta i proprietari con redditi bassi a gestire le spese condominiali senza compromettere la loro stabilità economica.