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Vuoi cambiare le finestre con l’ecobonus? Non solo gli infissi rientrano nella detrazione: anche i lavori accessori possono essere ammessi. Ecco i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate su spese detraibili e asseverazioni richieste.
Ecobonus per detrazione infissi: quando puoi includere i lavori accessori?
Quando si parla di ecobonus per la sostituzione degli infissi, molti pensano che la detrazione riguardi soltanto i nuovi serramenti. In realtà, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate (art. 14 del Dl 63/2013, convertito in L. 90/2013 e successive modifiche), anche le opere accessorie strettamente funzionali all’intervento possono essere incluse.
Un esempio pratico: se per installare i nuovi infissi è necessario inserire controtelai o eseguire opere di muratura connesse, questi costi rientrano nel massimale previsto. Lo stesso principio è stato ribadito dalla circolare 17/E/2023, che considera detraibili tutte le spese collegate in modo diretto e necessario all’intervento principale.
Serve l’asseverazione per i lavori accessori?
Un altro dubbio frequente riguarda l’asseverazione tecnica. La regola è questa:
- per l’ecobonus 65%, è sufficiente che il tecnico abilitato attesti i requisiti tecnici di miglioramento energetico e dichiari l’inerenza delle spese accessorie;
- per il superbonus, oltre a quanto sopra, l’asseveratore deve anche attestare la congruità dei costi.
La circolare 30/E/2020 chiarisce che il tecnico deve dichiarare in modo esplicito che le opere di muratura o accessorie sono strettamente necessarie per la sostituzione degli infissi, così da legittimare la detrazione.
Casi pratici: quando i lavori accessori sono ammessi per la detrazione infissi?
Per rendere il tema più chiaro, ecco una panoramica di casi pratici (fonte: Agenzia delle Entrate, guide Ecobonus ed esempi operativi delle circolari richiamate):
- Sì alla detrazione
- inserimento dei controtelai indispensabili per fissare i nuovi serramenti;
- ripristino dell’intonaco o delle soglie danneggiate dalla rimozione delle vecchie finestre;
- piccole opere di muratura (ad esempio allargamento o adattamento del vano finestra per rispettare le dimensioni dei nuovi infissi);
- sigillature e opere di raccordo che garantiscono la tenuta energetica dell’intervento.
- No alla detrazione infissi
- lavori edilizi più ampi che non siano strettamente collegati alla posa, come il rifacimento integrale della parete o dell’intera facciata;
- interventi estetici non necessari al miglioramento energetico, come la sostituzione di persiane o scuri puramente decorativi;
- rifacimento dei pavimenti interni, se non reso indispensabile dalla posa dei nuovi infissi.
Attenzione ai massimali: tutte le spese – infissi e lavori accessori – concorrono al raggiungimento del limite massimo detraibile. Non è quindi possibile avere due tetti distinti: i costi accessori vanno sommati a quelli dei serramenti.
✅ In sintesi, la regola pratica è chiara: se il lavoro accessorio è funzionale e necessario alla sostituzione delle finestre, allora rientra nella detrazione ecobonus. Se invece ha finalità estetiche o non è indispensabile, non sarà ammesso alla detrazione.