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Una buona notizia in tempi di vacche magre per i bonus casa. Sta per entrare in vigore il Conto Termico 3.0. Ecco come ottenere fino a 15.000€ per migliorare l’efficienza energetica degli immobili. Una delle priorità per l’Italia in vista delle Direttiva europea Case Green.
Cos’è il Conto Termico 3.0?
Il Conto Termico 3.0, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entra ufficialmente in vigore a Natale 2025, rappresentando una novità significativa rispetto alle versioni precedenti. Con un budget annuale di 900 milioni di euro, di cui 400 milioni riservati alla Pubblica Amministrazione, questa misura è dedicata alla ristrutturazione energetica degli immobili.
I vantaggi? La possibilità di ottenere un contributo in un’unica soluzione, fino a 15.000€, per una vasta gamma di interventi. Questo è un punto di forza rispetto ai tradizionali bonus casa, per altro in via di dismissione, in quanto non vi sono distinzioni legate al reddito o alla tipologia di immobile.
Come funziona il Bonus Casa Natale?
Una delle caratteristiche più apprezzate del Conto Termico 3.0 è la velocità con cui i fondi vengono erogati: fino a 15.000€, l’intero importo sarà erogato in un’unica soluzione, eliminando le attese che normalmente si verificano con le detrazioni fiscali, dove il rimborso avviene su più anni.
Questo significa che, in pochi mesi, i beneficiari possono ottenere il rimborso completo, senza dover aspettare anni per veder riconosciuto il proprio credito. Oltre alla rapidità, il Conto Termico offre vantaggi importanti rispetto ai bonus fiscali tradizionali. Con i bonus casa, gli sconti sono ridotti anno dopo anno e limitati a una percentuale specifica sul costo dei lavori.
Nel caso del Conto Termico, invece, il contributo non è predeterminato ma dipende da vari fattori, come la potenza dell’impianto o la zona geografica dell’intervento. In sostanza, gli importi sono personalizzati e possono arrivare a coprire fino al 65% del costo dell’intervento.
Interventi agevolabili con il Conto Termico 3.0
Il Conto Termico 3.0 copre una vasta gamma di lavori destinati a migliorare l’efficienza energetica degli immobili. Tra gli interventi incentivabili per i privati ci sono:
- Pompe di calore e impianti ibridi;
- Sostituzione degli scaldacqua elettrici e a gas con scaldacqua a pompa di calore;
- Installazione di impianti fotovoltaici, solare termico e sistemi di accumulo;
- Sistemi di teleriscaldamento efficienti e unità di microcogenerazione alimentate da fonti rinnovabili.
Per le imprese e la pubblica amministrazione, invece, gli interventi si ampliano ulteriormente con opzioni come l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, sistemi di illuminazione efficiente, cappotti termici, e sostituzione di infissi. Inoltre, i prodotti pre-qualificati presso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) faciliteranno l’accesso al contributo, permettendo una procedura rapida per chi sceglie soluzioni già approvate.
Dov’è l’inghippo?
Il principale nodo del Conto Termico 3.0 resta legato alle modalità operative, che dovrebbero arrivare entro due mesi dall’entrata in vigore del provvedimento. Ad oggi, infatti, non si sa ancora come presentare la domanda per accedere ai contributi.
Inoltre, si attendono istruzioni chiare sui coefficienti che determinano l’importo del contributo. Il governo dovrà lavorare per garantire la massima trasparenza e chiarezza, affinché la misura non perda il suo valore a causa di complicazioni burocratiche.