26 Giugno 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Boom rinnovabili in Italia: il 56% della domanda ora è coperto da energia pulita
Campo fotovoltaico su colline sotto cielo azzurro, simbolo di energia pulita e sostenibilità delle rinnovabili in Italia.

Dati record, tecnologie in crescita e nuove opportunità. Scopri in quali regioni l’Italia spinge sull’energia pulita e quale fonte può fare la differenza anche per te.

 

Un mese storico per le rinnovabili in Italia

 

In un panorama energetico sempre più orientato alla sostenibilità, l’Italia ha appena registrato un risultato senza precedenti. Secondo i dati ufficiali di Terna, a maggio 2025 il 56% del fabbisogno elettrico nazionale è stato coperto da fonti rinnovabili.

 

Un incremento netto rispetto al 52,8% dello stesso mese nel 2024, che testimonia un’accelerazione concreta nella transizione energetica del Paese.

 

Tra le tecnologie protagoniste di questo traguardo troviamo l’idroelettrico e il fotovoltaico, che da soli hanno rappresentato rispettivamente il 37,3% e il 37,2% della produzione green. L’eolico ha contribuito con il 13,8%, mentre biomasse e geotermico hanno garantito l’8,3% e il 3,4%.

 

In particolare, il fotovoltaico è cresciuto del 27,1% rispetto ad aprile, seguito dal +11,3% dell’eolico. Il dato più interessante? L’86,5% della domanda è stata soddisfatta da produzione interna.

 

Un’informazione che rappresenta anche l’occasione per interrogarsi su come prendere parte a questo passaggio dai combustibili fossili alle rinnovabili in Italia. Per iniziare, prova il test online e scopri quale fonte di energia pulita è la migliore per la casa.

 

Dove crescono le energie rinnovabili in Italia?

 

Se l’Italia in generale mostra numeri incoraggianti, alcune aree del Paese stanno diventando veri e propri poli energetici.

 

Al primo posto troviamo la Sicilia, con 3,36 GW di richieste in fase di autorizzazione, seguita da Lazio (1,47 GW), Puglia (1,39 GW) e Sardegna (1,12 GW), a conferma del ruolo strategico del Sud nella transizione ecologica.

 

Il fotovoltaico domina anche nei progetti futuri, con 6,45 GW su un totale di 8,54 GW attualmente in fase finale di autorizzazione, seguito dall’eolico terrestre con 1,91 GW. Anche i sistemi di accumulo giocano un ruolo centrale: ad oggi l’Italia ha superato i 14.700 MWh di capacità installata, distribuiti su oltre 800.000 impianti, registrando un aumento del 70% rispetto al 2024.

 

Non è un caso se in molte aree – soprattutto quelle più ventose e soleggiate – si sta puntando su soluzioni integrate delle rinnovabili in Italia. Le installazioni autonome coprono 2,87 GW dei 3,2 GW di progetti di stoccaggio in fase avanzata, a dimostrazione di un interesse crescente per modelli di produzione locale e indipendente.

 

Comunità Energetiche Rinnovabili: nuovi incentivi

 

Una delle novità più interessanti è il ruolo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che stanno rapidamente passando da esperimenti locali a veri motori di cambiamento. La Regione Toscana, ad esempio, ha appena pubblicato un bando da 20 milioni di euro (in scadenza il 20 luglio 2025) per sostenere la nascita e lo sviluppo delle CER. Un esempio virtuoso che mira a favorire un modello di produzione distribuito, resiliente e socialmente equo.

 

Il bando prevede:

 

  • 14 milioni di euro destinati ai comuni con oltre 5.000 abitanti;
  • 6 milioni riservati alle aree interne strategiche.

 

I beneficiari possono essere Comuni, province, micro e piccole imprese, aziende sanitarie pubbliche e naturalmente le comunità energetiche già costituite. I contributi, erogati a fondo perduto, potranno essere utilizzati per impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici, a biomasse, ma anche per interventi di efficientamento e gestione condivisa dell’energia.

 

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