11 Dicembre 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Vuoi la casa? Compri anche chi ci abita: ecco dove è il boom della nuda proprietà
Un uomo anziano sorridente con un berretto e una giacca di tweed tiene un cartello con la scritta "Vendesi nuda proprietà" davanti a una casa in pietra decorata con fiori in un borgo italiano.

Ricerche su Google in crescita del 142%, milioni di persone in povertà assoluta e over 65 in difficoltà: ecco perché sempre più italiani si “vendono insieme alla casa”.

 

Nuova tendenza immobiliare: “vendersi” insieme alla casa

 

La casa non è più soltanto il luogo degli affetti, ma sempre più spesso è una risorsa economica da cui attingere per affrontare un futuro incerto. In diverse regioni italiane cresce l’interesse per la nuda proprietà, la formula che consente di vendere un’abitazione mantenendo l’usufrutto.

 

Secondo i dati di Google Trends, nel giro di cinque anni le ricerche online legate alla nuda proprietà sono aumentate del 142%. Un dato che segnala un cambiamento profondo nel modo di concepire il patrimonio immobiliare: non più solo bene da tramandare, ma asset da valorizzare per ottenere liquidità.

 

Perché la nuda proprietà interessa sempre più over 65?

 

La nuda proprietà è un contratto che permette di vendere l’immobile mantenendo il diritto di abitarlo. In pratica, il proprietario cede la proprietà della casa ma conserva l’usufrutto: può continuare a viverci, pur incassando una somma derivante dalla vendita.

 

A spingere molte persone verso questa soluzione è soprattutto il quadro sociale ed economico. Secondo i più recenti dati Istat, nel 2024 in Italia oltre 5,7 milioni di persone vivevano in condizioni di povertà assoluta, pari al 9,8% della popolazione.

 

Tra queste, una delle fasce più fragili è quella degli anziani: circa 918.000 over 65 si trovano in povertà assoluta, il 6,4% del totale. In questo scenario la casa assume un doppio significato:

 

  • resta un bene affettivo, legato alla storia familiare;
  • diventa uno strumento per ottenere liquidità senza rinunciare al diritto di abitarla.

 

Vendere la nuda proprietà offre una via concreta a chi si trova con pensioni basse o spese crescenti: si monetizza il valore dell’immobile continuando a vivere tra le proprie mura, con un impatto psicologico più gestibile rispetto alla vendita “classica”.

 

Le regioni dove la nuda proprietà piace di più: la classifica

 

L’analisi territoriale mostra che le regioni più interessate sono quelle con:

 

  • elevata presenza di popolazione anziana;
  • mercati immobiliari dinamici e valori del mattone ancora significativi.
  •  

In cima alla classifica c’è il Lazio, trainato in particolare da Roma. Al secondo posto troviamo la Liguria, la regione con l’età media più alta d’Italia (49,5 anni) e uno degli indici di vecchiaia più elevati del Paese. Sul podio c’è anche la Toscana, tra le realtà più sensibili al tema della valorizzazione immobiliare in chiave economica.

 

Seguono, nei primi dieci posti, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Molise, Lombardia, Campania, Sardegna e Puglia, segno che l’interesse per la nuda proprietà è ormai diffuso lungo tutta la Penisola. La fotografia che emerge è quella di un fenomeno nazionale, con punte più marcate dove l’invecchiamento della popolazione si combina a mercati immobiliari particolarmente vivaci.

 

Nuda proprietà e aste immobiliari: opportunità o rischio?

 

La nuda proprietà sta diventando una vera nicchia del settore immobiliare. Le più recenti indagini di settore segnalano un aumento sia della domanda (+12%) sia dell’offerta (+11%) rispetto al 2024, a conferma di un interesse crescente.

 

Il boom delle ricerche conferma che la casa in Italia non è più soltanto una questione di possesso, ma anche di strategia patrimoniale. È un segnale di maturità economica e culturale, che riflette un cambio generazionale nel modo di pensare l’investimento nel real estate. In questa logica, la nuda proprietà rappresenta una frontiera interessante anche per il mercato delle aste immobiliari:

 

  • per i venditori, spesso anziani o in difficoltà economica, offre la possibilità di monetizzare mantenendo la propria abitazione;
  • per gli investitori, apre una nuova fascia di immobili a prezzo calmierato, con prospettive di rivalutazione nel medio-lungo periodo.

 

Vendersi insieme alla casa” è la fotografia di una scelta sempre più frequente: utilizzare il patrimonio immobiliare per costruire un margine di sicurezza economica, senza rinunciare subito alla propria casa. Una decisione che richiede valutazioni accurate e il supporto di professionisti qualificati, ma che, per molti, sta diventando una risposta concreta a un futuro altrimenti troppo incerto.

 

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