Scopri il contenuto di questa pagina in breve
Nel panorama dell’edilizia, la questione riguardante la realizzazione di tettoie su lastrici di copertura continua a suscitare dibattiti. Una recente sentenza del TAR Campania ha fornito nuovi spunti per comprendere quando tali strutture possono essere realizzate senza il permesso di costruire, rientrando nell’ambito dell’edilizia libera.
In un contesto edilizio in continua evoluzione, la sentenza del TAR Campania sulla realizzazione di tettoie su lastrici di copertura mette in luce una questione fondamentale: in quali circostanze tali strutture rientrano nell’edilizia libera e quando invece è necessario ottenere un permesso di costruire?
La sentenza del TAR Campania
Il TAR Campania, con la sentenza 6151/2023, ha ribadito che le tettoie di dimensioni modeste, utilizzate come riparo per le scale di accesso su coperture, non necessitano di permesso di costruire. Questa decisione si basa sull’analisi delle caratteristiche specifiche della struttura, come la sua dimensione e funzione.
Cosa determina l’edilizia libera?
Secondo il TAR, l’edilizia libera per le tettoie è ammissibile quando queste sono di entità minima, funzionano come elementi accessori rispetto all’edificio principale e non modificano significativamente il territorio o la struttura esistente. In questo contesto, il cambiamento di destinazione urbanistica o l’estensione dell’area interessata sono elementi cruciali per la valutazione.
Tettoie vs. Pergotende: Le differenze chiave
Il dibattito si estende anche al confronto con altre strutture come le pergotende. La distinzione principale tra questi manufatti risiede nelle caratteristiche della copertura e nella loro funzione. Il TAR sottolinea che mentre alcune strutture come le pergotende rientrano nell’edilizia libera, altre possono richiedere un permesso di costruire a seconda delle loro specifiche costruttive.
Il caso specifico: Edilizia libera o permesso necessario?
Nel caso esaminato dal TAR, la tettoia non rientra nella categoria di ristrutturazione edilizia che richiederebbe il permesso di costruire, data la sua modesta dimensione e la sua funzione di riparo. Questo esempio chiarisce che non tutte le strutture annesse agli edifici richiedono automaticamente un permesso di costruire, a seconda della loro incidenza sull’edificio e sull’ambiente circostante.
Questa sentenza apre a una maggiore flessibilità nell’interpretazione delle norme edilizie, ponendo l’accento sulle caratteristiche specifiche di ogni singolo caso. Si evidenzia inoltre la necessità di un’analisi attenta della normativa sia nazionale sia locale per comprendere appieno il quadro giuridico in cui operano queste strutture.